“Nella testa dei politici e dei politicanti si ha da
qualche parte il barlume, un’idea del
fatto che tutte le loro energie e i
loro discorsi possano essere divenuti qualcosa di simile a prestazioni
iper-realiste, in altre parole iper-rappresentative di un realtà
introvabile?
Una tavola è sempre ciò che è, ma non ha più nessun senso rappresentarla ‘così com’è’.
Una merce è sempre ciò che è (benché Marx abbia già mostrato che ai suoi tempi non era già ciò che
era), ma non ha più alcun senso parlare del suo valore d’uso, né
probabilmente del suo valore di scambio, che appartiene ancora ad uno spazio rappresentativo della merce.
Il potere è sempre ciò che è, ma che non ha più alcun senso parlare di ciò
che rappresenta, né rappresentarselo come ‘reale’”[1]
[i].
Andrea A.
Ianniello
[1]
J. Baudrillard, La sinistra divina, Feltrinelli Editore,
Milano 1986, p. 24, corsivi miei. Per
l’esattezza, il libro raccoglie una serie di articoli e di riflessione dell’autore
francese dal 1977 al 1984, e le frasi citate son esattamente
del molto ma molto lontano settembre
1977 … Non so se qualcuno abbia,
oggi, anche solo il briciolo della consapevolezza del passaggio del tempo e della
deriva che non nasce certo da oggi, e che è sostanziale, radicale. La “cura” di
questo problema di sostanza non è il “ritorno alla ‘nazione’”, men che meno far
finta di nulla o la deriva cosiddetta “plebiscitaria”, neppure la mera protesta.
Ed è chiaro che un discorso sulle vie d’uscita è complesso e lungo, e non si
può dare con la mera copia del passato o con il “rimproverare” il problema perché
esiste, perché ci sta. Anzi, solo dal riconoscimento del problema, come primo
passo – necessario, ma del tutto
insufficiente – può venire una possibile via d’uscita o, almeno, una
prospettiva. Questo testo è stato già citato altrove, cf.
“Più tutto diventa inutile più credi che sia vero”(F. Battiato, verso dalla canzone “Il Re del mondo”), ma qui siam ben oltre l’inutile …
RispondiEliminaI situazionisti avevano di fronte ancora un po’ di realtà, residuale però, ma non lo capirono … Forse non potevano …