giovedì 29 agosto 2019

La “RAPPRESENTANZA” – il “COSÌ COM’è” – COS’è??



























“Nella testa dei politici e dei politicanti si ha da qualche parte il barlume, un’idea del fatto che tutte le loro energie e i loro discorsi possano essere divenuti qualcosa di simile a prestazioni iper-realiste, in altre parole iper-rappresentative di un realtà introvabile?
Una tavola è sempre ciò che è, ma non ha più nessun senso rappresentarlacosì com’è’.
Una merce è sempre ciò che è (benché Marx abbia già mostrato che ai suoi tempi non era già ciò che era), ma non ha più alcun senso parlare del suo valore d’uso, né probabilmente del suo valore di scambio, che appartiene ancora ad uno spazio rappresentativo della merce.
Il potere è sempre ciò che è, ma che non ha più alcun senso parlare di ciò che rappresenta, né rappresentarselo come ‘reale’”[1] [i].














Andrea A. Ianniello














[1] J. Baudrillard, La sinistra divina, Feltrinelli Editore, Milano 1986, p. 24, corsivi miei. Per l’esattezza, il libro raccoglie una serie di articoli e di riflessione dell’autore francese dal 1977 al 1984, e le frasi citate son esattamente del molto ma molto lontano settembre 1977 … Non so se qualcuno abbia, oggi, anche solo il briciolo della consapevolezza del passaggio del tempo e della deriva che non nasce certo da oggi, e che è sostanziale, radicale. La “cura” di questo problema di sostanza non è il “ritorno alla ‘nazione’”, men che meno far finta di nulla o la deriva cosiddetta “plebiscitaria”, neppure la mera protesta. Ed è chiaro che un discorso sulle vie d’uscita è complesso e lungo, e non si può dare con la mera copia del passato o con il “rimproverare” il problema perché esiste, perché ci sta. Anzi, solo dal riconoscimento del problema, come primo passo – necessario, ma del tutto insufficiente – può venire una possibile via d’uscita o, almeno, una prospettiva. Questo testo è stato già citato altrove, cf.








1 commento:

  1. “Più tutto diventa inutile più credi che sia vero”(F. Battiato, verso dalla canzone “Il Re del mondo”), ma qui siam ben oltre l’inutile …


    I situazionisti avevano di fronte ancora un po’ di realtà, residuale però, ma non lo capirono … Forse non potevano …


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