RIPROPOSIZIONE, 1 – c.a. – [Appunto (del 2007)]

 

 

 

 

[In tempi di cambiamento “systemico”, è opportuno ricordarsi quest’ “Appunto” dell’ormai lontano 2007 … Ho cambiato solo qualcosa, segnata fra parentesi quadre, del vecchio scritto, e difatti i riferimenti alla situazione politica son – ancora – dell’epoca, di quel tempo]

 

 

 

a.

Lo scopo non è il caos “totale”, bensì PARZIALE e NON solo per la differenza qualitativa, che pochi percepiscono perché guardano, in sostanza, al passato, per cui, in un’epoca di dissoluzione, un “nuovo ‘29” non avrebbe quel senso che poteva, invece, avere all’epoca, cioè la frattura di un mondo “solidificato”, per dirla con Guénon.

 

Il caos “PARZIALE” ha come scopo, da un lato, la modifica della situazione politica, come nella crisi dell’‘87, che provocò la fine dei “due sistemi politici”, ma stavolta cambierà la situazione in Medio Oriente [come poi oggi vediamo]. […]

 

Ci si rende conto che un diverso Medio Oriente, propiziato dalle “voci” dell’inizio del ritiro Usa dall’Iraq [2007], il quale non è “un nuovo Vietnam”, ma un parallelo dell’Afghanistàn per i Russi, ci si rende conto che un diverso Medio Oriente risolve l’ultimo “tassello” e propizia la possibilità, *CONCRETA* E NON “SOGNATA”, di edificare il Terzo Tempio?

 

Non ci si rende conto di questo perché in testa si ha il modello dei “due eserciti”, “i capri e le pecore”, belli distinti e “chi s’è visto s’è visto”, mentre invece quella “separazione” deve ESSER FRUTTO della situazione, NON una “precondizione” alla stessa.

Il nocciolo è qui, nell’incomprensione dell’aspetto QUALITATIVO del problema.

 

Le epoche, diceva Guénon, sono solo simili, mai uguali, quindi NON c’è un “secondo ‘29” e NEMMENO un “secondo ‘87”: è solo che la “similarità” è più verso quest’ultimo che verso il primo.

[“Simile” NON È “uguale” (cioè identico)]

 

Oltre a tutte queste considerazioni, ce n’è un’altra, importantissima: il caos “totale” dovrà esser compiuto dall’Anticristo: su questo Guénon parlò chiaro. È la “contro-iniziazione” che “propizierà” la finale “dissoluzione”.

Ciò significa che ora quest’ultima non può esserci ancora. Ma solo quelle “crisi parziali” che la contro-iniziazione è così maestra nell’orchestrare. Dalla dissoluzione “finale” ed “IN” essa si attuerà la “divisione fra capri e pecore”, divisione, separazione “finale” che [però] dovrà GIÀ essere iniziata prima.

 

Dunque c’è un criterio per questa “separatio finalis”. Dunque: vi è un motivo PER ed IN essa. Dunque: vi dev’essere un MOMENTO PROPIZIO perché “si” realizzi e “si” compia.

 

Vi è un “anello” di consequenzialità fra le cose. Ma qualitativo, non meramente quantitativo-temporale, più logico che cronologico.

 

f. c.

 

 

b.

I due “errori di fondo”, errori di “base”, che impediscono la corretta comprensione della “fine dei tempi” son due, uno sul quale sono spesso tornato […].

 

1) Il primo errore di fondo è quello di voler vedere due eserciti ben formati, una divisione tra bene e male NETTA, già ORA [2007, ma le cose NON sono cambiate AFFATTO nel frattempo].

 

Questo [assunto di base] falsa tutto. Come ho spesso ripetuto, questo è lo scopo cui si deve tendere, NON PUÒ, dunque, IN ALCUN MODO, esserne la “PRECONDIZIONE”, come creduto da tanti.

Questo è l’errore più grossolano.

 

2) Il secondo errore, PIÙ SOTTILE, si è quello di coloro i quali comprendono assai meglio la situazione reale, ma non comprendono i “fini” della contro-i.

 

Quest’ultima non vuole una sorta di “caos totale”, una sorta del ‘29 e di Adolf Hitler [che] sono stati necessari in quell’epoca, che era l’epoca della massima “solidificazione”, [poiché in quel tempo] il mondo era incredibilmente più SOLIDO, direi “consistente”, anche come SEMPLICI POTERI POLITICI, che all’epoca erano ben più effettivi di oggi.

 

Oggi viviamo nell’epoca della dissoluzione: TUTTO È PRECARIO all’ESTREMO. Una crisi troppo grossa, ed il loro stesso lavoro [ne] verrebbe vanificato. Come dico: hanno fatto tanto per diffondere l’elettronica […] No: essi vogliono un caos relativo, un caos “fino ad un certo punto”, perché il loro PSEUDO-Salvatore, PSEUDO-Cristo possa sembrare una credibile – sottolineo: credibile – ALTERNATIVA e/o soluzione al problema di un mondo in DISSOLUZIONE, mondo che, PROPRIO PERCHÉ IN DISSOLUZIONE, richiama una soluzione, uno “scioglimento” della crisi stessa.

 

 

“Disse ancora ai discepoli: ‘verrà un tempo in cui DESIDERERETE VEDERE ANCHE UNO SOLO DEI GIORNI DEL “FIGLIO dell’ UOMO”, ma non lo vedrete. Vi diranno: eccolo là, o eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, COSÌ SARÀ il Figlio dell’Uomo nel suo giorno. Ma PRIMA è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. COME AVVENNE AL TEMPO DI NOÈ, COSÌ SARÀ nei giorni del Figlio dell’Uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, FINO AL GIORNO IN CUI Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. Come avvenne ANCHE AL TEMPO DI LOT: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot USCÌ DA SÒDOMA, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perir tutti. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così che si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perderà la salverà. Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto; l’uno verrà preso e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo, l’una verrà presa e l’altra lasciata’” (Lc., 17-22,35).

 

 

[f. c.]

 

 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/12/appunto-del-2007-in-parte-in-parte-con.html

[Dari Mettersi]