(Vecchio titolo: Per il cinquantenario di J. Evola (1898-1974) - 4 - Non 3/7 ma 7/3)
“L’opera, di estinguere ad ogni contatto la reinsorgente forza delle Acque, viene assimilata alla fatica di Ercole che uccide l’ Idra – il cui nome già tradisce la relazione con quell’elemento [cioè delle “Acque” = dell’elemento AQUA nella forma “CORROSIVA”] – troncandole le teste sempre rinascenti, che sono il sempre rinnovantesi tronco del desiderio nelle energie primordiali [nel nostro caso sono le forze “dietro le quinte” che sempre si “rinnovano”: ché, talvolta, sono sette le teste dell’ Idra. A tal rinascere – dice Della Riviera (Il Mondo Magico, 103) – «s’oppone l’invitto Heroe, e co ‘l foco della natura estinguendo l’origine l’origine di lei [dell’Acqua] la vince; cioè trasmuta il fluido corpo in Terra, ancor più imperfetta». Un’impresa equivalente è l’uccisione di Gerione, che assume tre forme [il sette, da un lato, e, dall’altro, il tre …], nella quali occorre vincerlo per potergli prendere l’ «armento»: forme che corrisponderebbero, nell’interpretazione ermetica, ai tre punti critici – separazione, prova dell’Acqua, prova del Fuoco – i quali, peraltro, hanno relazione con le tre sedi (testa, petto, base, vedi Parte Prima, §21), e si ritrovano nell’esoterismo indù, che parla di tre «nodi», localizzati nei centri basale, cardiaco e frontale (mūlādhāra, anāhata, ājñā) ove la forza che tende ad arrestare il compimento iniziatico è particolarmente difficile da vincere (cfr. J. Evola, Lo Yoga della Potenza, cit., cap. 10) [semplicemente: vi è una corrispondenza macrocosmica – in tal caso al livello della Terra intera – di questa forza che “si oppone” soprattutto in alcuni punti specifici, dov’è, appunto, “particolarmente difficile da vincere”, “Chi ha orecchie per …” …]”, J. EVOLA, La Tradizione ermetica, Quarta edizione corretta, Edizioni Mediterranee, Roma 1996, p. 169, nota n°237 a pie’ pagina, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
@i
Pubblicato da Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen” alle 00:42
Etichette: detti e motti utili, eventi
3 commenti:
1.
Gestore 8 luglio 2024 alle ore 22:38
Chi sa - e può - trarre “Chaos ab Ordine” sa trarre “Ordo ab Chao” …
2.
Gestore 10 luglio 2024 alle ore 22:43
Giocar gli uni contro gli altri, a volte sostenendo gli uni ed altre gli altri, per poi essere un qualcosa che non è la mera somme delle due parti: con la mera somma non si va lontano. La forza dell’illusione dovrà scatenarsi, ma il punto è: se ne ha forza sufficiente? L’ “A.” come individuo o come forza collettiva: è un individuo che concentra in sé una forza collettiva, ma di quest’ultima se ne ha forza sufficiente? Dagli eventi parrebbe di no, di qui la necessità di tanti morti bambini ...
Quando l’avranno daranno il colpo definitivo: e cos’è? L’abbiamo già descritto varie volte sul blog:
“il punto d’indecidibilità” e cioè quando, qualunque cosa si decida, nulla cambia di sostanziale … mica ne siamo poi a tanta distanza …! E cosa ci sarà? Anche di questo si è detto: Il passaggio dall’attuale “stato d’emergenza perenne” allo “stato d’eccezione” di schmittiana memoria, la “presa del potere” da parte di forze specifiche, non il lavorio nell’ombra grazie alle continue, terribili emergenze successive.
3.
Gestore 12 luglio 2024 alle ore 01:59
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/le-forze-oggi-al.html
VECCHIO LINK:
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/07/per-il-cinquantenario-di-j-evola-1898_6.html
Il 28 gennaio, ultimo dì del Anno der Drago, uno dei più pessimi che si ricordi.
RispondiEliminaCf. R. GUÉNON, “Il Simbolismo della Croce”, Adelphi Edizioni, Milano **2012**, cap. 25 “L’Albero e il Serpente”, laddove dicesi che, se l’Albero symbolizza l’ “AXIS MUNDI”, allora il SERPENTE symbolizza il CYCLO cioè – per dir meglio – l’ INSIEME dei CYCLI; e si ricordi che, sebbene i Cycli siano “senza fine” (“incommensurabili”) noi siam alla fine del PRESENTE Cyclo, sebbene l’ottusità oggi dominante non lo riconosca.
RispondiElimina