domenica 26 gennaio 2025

RIPROPOSIZIONE, 2 – c.a. – Il “Club D.” LINK SUL GEMELLO BLOG

 

 

 

 

 

 

Del resto è proprio soltanto a questa condizione che il mondo sensibile può loro apparire come un ‘sistema chiuso’ all’interno del quale si sentono perfettamente sicuro; ci resta d’analizzare come quest’illusione possa, in un certo senso ed in una certa misura, esser ‘realizzata’ proprio in funzione del materialismo; ma vedremo anche in seguito come, ciò nonostante, essa non rappresenti se non una situazione d’equilibrio eminentemente instabile, e come, al punto in cui le cose attualmente, quella sicurezza della ‘vita ordinaria’, su cui si è trovata a riposare sin qui tutta l’organizzazione del mondo moderno, corta il grave rischio di esser turbata da ‘interferenze’ inattese”.

R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, p. 105. Nell’edizione per “Gli Adelphi” (collana), del 2009, sulla copertina[1] si vede l’immagine di Fritz Stoltenberg, Chiusa presso Holtenau prima dell’immissione dell’acqua, del 1855. Siamo nella metà del XIX sec. …

 

È però, proprio nello stesso mondo moderno, esiste un segreto che è conservato meglio di ogni altro: ci riferiamo alla formidabile impresa di suggestione che ha prodotto ed intrattiene la mentalità attuale, che l’ha costruita e, si può dire, ‘fabbricata’ in modo tale che essa non può far altro che negarne l’esistenza o anche solo la possibilità, il che, certamente, è proprio il metodo migliore, un metodo di un’abilità veramente ‘diabolica’, perché questo segreto non possa mai essere scoperto”.

Ivi, p. 89.

 

Ciò può già servire a mostrare che, come dicevamo prima, la sicurezza della ‘vita ordinaria’ è in realtà qualcosa di molto precario, e non solo a questo riguardo, come vedremo in seguito; ma la conclusione che se ne potrà trarre sarà in definitiva sempre la stessa: il termine reale della tendenza che conduce gli uomini e le cose verso la quantità pura non può essere che la dissoluzione finale del mondo attuale”.

Ivi, p. 111, corsivi e grassetti miei.

 

Del resto, il modo in cui queste cose vengono presentate da parte dei ‘veggenti’ in questione, che spesso son anche dei ‘suggestionati’, ha molto a che fare con certi tenebrosi ‘retroscena’, le cui inverosimili ramificazioni, a cominciare come minimo dall’inizio del XIX secolo, sarebbero particolarmente curiose da seguire per chi volesse scrivere la vera storia di quei tempi, storia certamente ben diversa da quella che viene insegnata ‘ufficialmente’”.

Ivi, p. 248, grassetti miei[2].

 

[…] e nemmeno all’epoca cui risalgono tutte le opere che abbiamo ricordato, cioè verso la metà del XIX secolo, in quanto che era sufficiente un’osservazione un po’ più attenta delle condizioni generali, anche se alcune cose non erano così evidenti come ai nostri giorni”.

R. GUÉNON, Il teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, Torino 1987, p. 356, grassetti miei.

Chissà cosa direbbe dell’ “EVIDENZA” di OGGI …!

 

 

 

In relazione a questultimo passo – gli “antesignani” le cui origini sono nel XIX sec.! [1] –, il tenebroso “AFFAIRE” così come l’epoca del “FEUILLETTON”, cf.

  

https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/01/il-club-dee-3.pdf

Qualcosa in più, rispetto a quando Guénon scriveva le frasi qui sopra riportate (1945 per il primo testo e 1921 – poi 1928, rivisto – per il secondo: giusto qualche annetto fa …), ne sappiamo, dunque …  è ancora insufficiente, però è … 

@i

 

 

Da cf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/04/il-club-d-ovvero-di-un-punto.html

[cancellato]

 

 

 

[1] Per esempio, la cosiddetta “Egyptomania” – del secolo XIX ed a seguito della CAMPAGNE NAPOLEONICHE in Egitto[3] – NON HA CERTO POCO contribuito alla diffusione di CERTE “cose ‘sottili’” cosiddette

Per “suggestione” – così come per “suggestionati” – Guénon intendeva magistico sensu tal termine … 
 

 

 



[1] Sulla quarta di copertina, invece, vi è una frase di S. Quinzio sul libro di Guénon.

[2] Curiosa – come s’è rilavato altrove – quest’ “insistenza” sul “curioso” …

[3] Cf. Déscription de l’Égypte. LA SPEDIZIONE DI NAPOLEONE ALLA SCOPERTA dell’ ANTICO EGITTO, White Star, Vercelli 2003, edizione riadattata del 2006.

8 commenti:

  1. Ricordiamoci sempre il passo dell’ “Ap.” di Giovanni, dove si dice che IN quelli della “b.” Dio STESSO pone i”l pensiero” di abbattere il System “GP” …







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  2. E perché il “signum” della “Corona Borealis” è tanto importante per “certi” ambienti? E perché la “Corona Borealis” è ricollegata direttamente alla “Dea bianca” … “Chi ha orecchie per” …







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  3. “E appunto così Dio verrà” (F. Schuon) ...









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  4. Il file del post qui sopra è stato corretto e il link sostituito con quello giusto.







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  5. Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”24 febbraio 2025 alle ore 01:12

    “Frasi (forse) utilii” - file dell’anno scorso - scritto ripresentato sul gemello blog, cf.

    https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/02/frasi-forse-utilii-anno-scorso-scritto-ripresentato.pdf







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  6. No che non è di moda la verità … poi al livello internazionale tutti mentono. Tutti! Mi ricorda “Quel che resta del giorno” (1993) nella scena della riunione in casa di Lord Darlington, non certo una cattiva persona, eppure un “dilettante” … ma perché questo? Questo perché credeva nella buona fede altrui, senza esser consapevole che – al livello internazionale – nessuno dice MAI le proprie vere ragioni ed interessi apertamente. MAI.






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  7. 7 commenti:

    Gestore18 gennaio 2025 alle ore 00:05

    Il “Club D.”, ovvero: di un punto interessante, cancellato, ora sul gemello blog
    Cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/01/il-club-dee.pdf







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    Gestore19 gennaio 2025 alle ore 00:45

    Davvero è un marasma et tuttavia vi è il “fil d’Arianna” comunque … adesso vediamo l’inizio ufficiale dell’ “èra dell’Acquario” con la salita al potere di mister T.





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    Gestore2 febbraio 2025 alle ore 00:14

    Si rirdi la centralità della data del 17 gennaio nel tenebroso “affaire” di Rennes-le-Chateau … - e della data che termina in -17 (sia detto per inciso…)








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    Gestore2 febbraio 2025 alle ore 23:35

    Su tale questione, cf. M. BIZZARRI, “Rennes Le Chateau, dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete”, Edizioni Mediterranee, Roma **2005** (vent’anni fa!), pp. 40-43. A p. 44 si legge che, per “onomatopea”, Renne(s) e “Reine(s) (“regine”) sono lo stesso foneticamente, tra l’altro la “esse” finale in francese non si pronuncia, per cui abbiamo: Renne(s)-le-Chateau e Renne(s)-le(s)-Bain(s) in pratica sono lo stesso così come le “regine” delle due “Renne” sono LO STESSO; cioè la STESSA “Regina” … Ed allora chiamiamo questa “presenza” NON come fa Bizzarri (“Maddalena” o “Iside”) bensì col suo vero nome: “Dama bianca” o “Regina bianca” … quella della quale stanno aspettando che si verifichi l’ “incoronatio” nei cieli (fisici, chiaro) …! E l’ultima “explosio” si ebbe nel 1946, alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, data fatidica, chiaro …







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    Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”4 febbraio 2025 alle ore 23:07

    Bizzarri ha ragione nella sostanza dell’analisi, tra i pochi (con Robin e pochissimi altri) ad aver visto giusto sul tenebroso “affaire” di R.-l-.C. e cioè che una società segreta – reale – ha sempre seguito la “cosa” e che dietro vi è, in sostanza, il rosicrucianesimo deviato. Tuttavia sbaglia poi nel giudicare, nella parte finale, la “cosa” come un fatto di “anti tradizione” cosa che NON È affatto. Siamo nella piena **preparazione** “per” la “contro tradizione” (se si vogliono usare le categorie di Guénon) e, quindi, parliamo d’una differenza **qualitativa** e non meramente di successione di una “stessa” cosa che “cambia pelle” come una serpe ma non cambia di sostanza. No, no! Cambia di sostanza! Tutto questo nell’ambito di un conservatorismo che manca il bersaglio, e che si fa usare – come si diceva qui – cioè quel “tradizionalismo” che sembra opporsi all’ormai fantasma del mondo moderno, passato nella sua sostanza, ma non è in grado di render conto dei cambiamenti già successi parzialmente, ma che continueranno ad “accadere” … si usa questo termine “in mancanza di” meglio …



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    1. Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”8 febbraio 2025 alle ore 00:22

      Bizzarri ha poi ragione, seguendo Lamy e Ferté in particolare (ma pure Robin sebbene più indirettamente) sostenendo, anzi: osservando! …, come sia Verne (“Žül” come lo chiamo) che M. Leblanc dessero indizi così circostanziati sull’ “affaire” di R.-l-C. – che, al tempo, NON era certamente così ben noto come in seguito – che la cosa non può essere casuale affatto! Vero, verissimo. Tuttavia, sull’osservazione di Bizzarri secondo cui è difficile stabilire se l’avessero fatto per “denunciare” o “render noto” l’ “affaire” – dunque uno scopo positivo – oppure, al contrario, l’avessero fatto proprio per diffonderlo, ancora indirettamente, chiaro, dati i tempi nei quali vissero. Da ciò che si può dedurre dalle loro rispettive opere così come da certe iconografie rispettive, sembrerebbe che Verne alla fien della vita ebbe dei ripensamenti seri, mentre per Leblanc dobbiamo pensare che lo facesse piuttosto per “gravitare” – dunque “affermare” – l’ “affaire” in un’epoca nella quale non poteva esser “detto” apertamente come in seguito sarebbe stato.





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      Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”6 febbraio 2025 alle ore 22:50

      E “signum” di B. Saunière era il sigillo di Madathanus che sta sulla “Porta Maggica” (Porta **alchemica** è più corretta) di P.zza Vittoria, Aroma … “tu sə tyãŋ” dis lè fğãŋsè …






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