“Del resto è proprio soltanto a questa condizione che il mondo sensibile può loro apparire come un ‘sistema chiuso’ all’interno del quale si sentono perfettamente sicuro; ci resta d’analizzare come quest’illusione possa, in un certo senso ed in una certa misura, esser ‘realizzata’ proprio in funzione del materialismo; ma vedremo anche in seguito come, ciò nonostante, essa non rappresenti se non una situazione d’equilibrio eminentemente instabile, e come, al punto in cui le cose attualmente, quella sicurezza della ‘vita ordinaria’, su cui si è trovata a riposare sin qui tutta l’organizzazione del mondo moderno, corta il grave rischio di esser turbata da ‘interferenze’ inattese”.
R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, p. 105. Nell’edizione per “Gli Adelphi” (collana), del 2009, sulla copertina[1] si vede l’immagine di Fritz Stoltenberg, Chiusa presso Holtenau prima dell’immissione dell’acqua, del 1855. Siamo nella metà del XIX sec. …
“È però, proprio nello stesso mondo moderno, esiste un segreto che è conservato meglio di ogni altro: ci riferiamo alla formidabile impresa di suggestione che ha prodotto ed intrattiene la mentalità attuale, che l’ha costruita e, si può dire, ‘fabbricata’ in modo tale che essa non può far altro che negarne l’esistenza o anche solo la possibilità, il che, certamente, è proprio il metodo migliore, un metodo di un’abilità veramente ‘diabolica’, perché questo segreto non possa mai essere scoperto”.
Ivi, p. 89.
“Ciò può già servire a mostrare che, come dicevamo prima, la sicurezza della ‘vita ordinaria’ è in realtà qualcosa di molto precario, e non solo a questo riguardo, come vedremo in seguito; ma la conclusione che se ne potrà trarre sarà in definitiva sempre la stessa: il termine reale della tendenza che conduce gli uomini e le cose verso la quantità pura non può essere che la dissoluzione finale del mondo attuale”.
Ivi, p. 111, corsivi e grassetti miei.
“Del resto, il modo in cui queste cose vengono presentate da parte dei ‘veggenti’ in questione, che spesso son anche dei ‘suggestionati’, ha molto a che fare con certi tenebrosi ‘retroscena’, le cui inverosimili ramificazioni, a cominciare come minimo dall’inizio del XIX secolo, sarebbero particolarmente curiose da seguire per chi volesse scrivere la vera storia di quei tempi, storia certamente ben diversa da quella che viene insegnata ‘ufficialmente’”.
Ivi, p. 248, grassetti miei[2].
“[…] e nemmeno all’epoca cui risalgono tutte le opere che abbiamo ricordato, cioè verso la metà del XIX secolo, in quanto che era sufficiente un’osservazione un po’ più attenta delle condizioni generali, anche se alcune cose non erano così evidenti come ai nostri giorni”.
R. GUÉNON, Il teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, Torino 1987, p. 356, grassetti miei.
Chissà cosa direbbe dell’ “EVIDENZA” di OGGI …!
In relazione a quest’ultimo passo – gli “antesignani” le cui origini sono nel XIX sec.! [1] –, il tenebroso “AFFAIRE” così come l’epoca del “FEUILLETTON”, cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/01/il-club-dee-3.pdf
Qualcosa in più, rispetto a quando Guénon scriveva le frasi qui sopra riportate (1945 per il primo testo e 1921 – poi 1928, rivisto – per il secondo: giusto qualche annetto fa …), ne sappiamo, dunque … è ancora insufficiente, però è …
@i
Da cf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/04/il-club-d-ovvero-di-un-punto.html
[cancellato]
[1] Per esempio, la cosiddetta “Egyptomania” – del secolo XIX ed a seguito della CAMPAGNE NAPOLEONICHE in Egitto[3] – NON HA CERTO POCO contribuito alla diffusione di CERTE “cose ‘sottili’” cosiddette …
Per “suggestione” – così come per “suggestionati” – Guénon intendeva magistico sensu tal termine …
[1] Sulla quarta di copertina, invece, vi è una frase di S. Quinzio sul libro di Guénon.
[2] Curiosa – come s’è rilavato altrove – quest’ “insistenza” sul “curioso” …
[3] Cf. Déscription de l’Égypte. LA SPEDIZIONE DI NAPOLEONE ALLA SCOPERTA dell’ ANTICO EGITTO, White Star, Vercelli 2003, edizione riadattata del 2006.
Ricordiamoci sempre il passo dell’ “Ap.” di Giovanni, dove si dice che IN quelli della “b.” Dio STESSO pone i”l pensiero” di abbattere il System “GP” …
RispondiEliminaE perché il “signum” della “Corona Borealis” è tanto importante per “certi” ambienti? E perché la “Corona Borealis” è ricollegata direttamente alla “Dea bianca” … “Chi ha orecchie per” …
RispondiElimina“E appunto così Dio verrà” (F. Schuon) ...
RispondiEliminaIl file del post qui sopra è stato corretto e il link sostituito con quello giusto.
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