Il ventun gennaio del 1793 si può
considerare una data molto
significativa. Il brano che si riporterà si prega però d’intenderlo senz’ alcun “nostalgismo”, e senz’ alcun “legittimismo” – e/o “tradizionalismo”
di sorta –, ma va invece solo
inteso per quel ch’esso è, in modo “nudo” ed asciutto. Niente di più, niente di meno.
“Anche
la Rivoluzione francese ha utilizzato dei simboli per esprimersi e rivelarsi al
mondo. Il simbolo, che diviene gesto simbolico, a nostro avviso più significativo
di questo periodo è la decapitazione del re. Pertanto il 21 gennaio 1793 è una
data altrettanto se non più significativa del 1492, lo sbarco di Cristoforo Colombo
nelle isole dell’America, del 1453, il crollo finale dell’impero bizantino, o
ancora del 476, ultimo rantolo dell’impero romano d’occidente.
Apriamo una parentesi per
precisare una cosa: il periodo rivoluzionario inizia assai prima del 1786 e
continua anche dopo, benché attualmente si
sia entrati in una nuova sua fase. Al proposito è pericoloso indicare date che non siano simboliche, ma è possibile
individuare le tappe di questo processo […] che possiamo
definire come la volontà di distruzione della visione del mondo e
dell’ ordine tradizionale, è sempre esistita; il nostro mondo l’ha in sé fin dalle sue origini, è consustanziale ed in un certo modo partecipa della sua economia. Tuttavia per interi millenni essa fu dominata, tenuta a bada […]. Del pari diverse
tradizioni riconducono questo stato di cose ad un episodio mitico, che ha consentito alla società degli uomini di conservare i legami col mondo celeste, mantenendo
aperte le vie che vi conducono e continuando a ricevere le influenza
vitali del sovramondo. Così la
tradizione iraniana riferisce che all’inizio del suo regno (che s’identifica con l’età dell’Oro) Yima,
il giorno dell’equinozio di primavera, chiuse la porta degli inferi. Alcune leggende mussulmane su Alessandro il Grande riferiscono che egli avrebbe costruito un bastione a protezione del mondo contro le orde demoniache di Gog e Magog, evocati anche nella Bibbia (Ezechiele [corsivo in originale],
38, 1-23; 39, 1-16). Nella tradizione scandinava
gli dèi incatenano il lupo gigante Fenrir
per impedirgli di devastare il mondo; ciò infine
accadrà, ma alla fine del nostro ciclo.
Allora i diversi bastioni finiranno per crollare e le potenze infernali, uscite
dal mondo inferiore (da latino inferus [corsivo in originale], ‘che si trova di
sotto’) irromperanno nel mondo degli uomini”,
C. Levalois, Principi immemorabili della regalità, Il Cerchio, Rimini (FO) 1991, pp. 97-98, corsivi miei, quelli
in originale son indicati fra parentesi quadre. C’era ancora la lira, ma già
era stato firmato – nel 1998 – quella serie d’accordi che portavano
all’instaurazione della “zona di cambio fisso” che, in effetti, è l’Euro.
Di quegli anni è un
vecchio scritto, salvati su ed in
questo blog, cf.
Importante capire che “alla
fine del nostro ciclo”, per quasi tutti, ha questo
senso: Mai.
Andrea A. Ianniello
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