“Le operazioni d’intelligence più raffinate sono strutturate con degli strati concentrici, come una cipolla. I dati che abbiamo già esaminato mostrano che il livello più esterno della cipolla è stato elaborato intorno all’affermazione ufficiale che non esiste alcun fenomeno ufologico [e questo – considerato che l’edizione originale del testo è della fine degli anni Novanta del secolo scorso – oggi non è più vero, ché si ammette il fenomeno]. Questo è il livello a cui la maggior parte degli scettici e degli scienziati ha scelto di credere [ciò è ancor oggi vero …]. […] Il secondo strato è esemplificato dall’ MJ-12 [il “Majestic 12” cosiddetto] e consiste nel sostenere che esiste una vasta cospirazione per nascondere le informazioni, ma che il governo – l’eminenza grigia alla Casa Bianca – conosca la verità. Nella sua gentilezza non ci dice nulla, presumibilmente perché vuol proteggerci. Ho dimostrato che questa ipotesi è difficilmente sostenibile. Il fenomeno ufologico è una sfida importante all’intero edificio della nostra fisica e non c’è niente che il Presidente possa fare al riguardo. È possibile che a Washington abbiano molte informazioni nascoste [SENZA DUBBIO] e che ci sia un grande progetto di ricerca che sta cercando di decifrarle in segreto [assai probabile, oserei dire, dopo le ultime uscite, che ci sta questo progetto], ma non sono in possesso della verità [idem come prima: “dopo le ultime uscite” SIAMO CERTI che “NON SONO in possesso della ‘verità’” …]! […] nel caso dei fenomeni ufologici i dati non corrispondono ad un’effettiva conoscenza [così è cioè han tanti e tanti dati, ma NON sanno che cosa SIA tal fenomeno]. Il terzo strato della cipolla […] consiste nell’affermare che gli alieni son qui e governano il mondo. […] L’intera ricerca ufologica statunitense è stata destabilizzata da questa sciocchezza che varrebbe poco anche come storia di fantascienza [qui non son d’accordo: come “storia di ‘fantascienza’” può valer molto, chiaramente se ben trattata, e se inteso come metafora]. La conclusione […] è che le persone che sostengono così platealmente di voler rivelare l’insabbiamento [il sin troppo famoso “cover up”] potrebbero essere le stesse che lo alimentano [il che, tuttavia, nel mondo dello spionaggio, non sarebbe cosa nuova]. Qualcuno si sta dando molto da fare per convincerci della realtà degli extraterrestri, così da farci escludere altre […] ipotesi sugli UFO. Per avvicinarci alla verità reale […] dobbiamo continuare pazientemente a sbucciare gli strati più profondi della cipolla, anche se il processo di tanto in tanto potrebbe farci venire le lacrime agli occhi”, J. VALLÉE, Rivelazioni, Venexia Editrice, Roma 2016 [edizione originale inglese: 1998], pp. 186-187, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
Ancor più importante tal passaggio, un passaggio finale nel libro: “Esiste un fenomeno ufologico autentico, che non si può spiegare con le rivelazioni di presunti agenti del governo con nomi in codice […] né con gli aderenti alla setta di Ummo [che all’epoca era in grande notorietà]. Il fenomeno ufologico autentico, come ho dimostrato in Incontri, è legato ad una forma di coscienza non umana [Nota Bene] che manipola lo spazio e il tempo in modi che non comprendiamo [“IL” punto è proprio lì e cioè in quel che Vallée chiama “manipolazione dello ‘spazio e del tempo’” usando categorie della fisica di OGGI, che sono categorie NON adatte a trattare del fenomeno: il “NODO” vero È questo]. Nessuna delle rivelazioni sui dischi contenuti nell’ Hangar 18 o nell’Area 51 è in grado di spiegare l’enorme quantità di dati che i ricercatori hanno messo insieme sui veri UFO […]. Abbiamo dimenticato quale problema stavamo cercando di risolvere [ciò essendo, però, in parte dovuto alla natura “sfuggente” oltre che subdola, direi quasi: mimetica, del fenomeno stesso, cioè del fenomeno che si vuol studiare]. È curioso osservare che anche ricercatori scientificamente qualificati [la “qualificazione” nelle scienze attuali è ben lungi dall’esser sufficiente] […] ancora si aggrappano emotivamente [ma è proprio l’emotività il recettore della suggestione] alla convinzione che qualsiasi forma di coscienza non umana debba necessariamente provenire dallo spazio [ma è questa per dirla in modo preciso ed esatto, la base stessa dell’illusione: quel “necessariamente”]. A questo proposito, i miei amici ufologi stan commettendo lo stesso errore che denunciano […] tra i ricercatori del SETI [Ovvero: Search for Extra-Terrestrial Intelligence (“Ricerca di Intelligenza Extraterrestre”), in pratica è un programma dedicato di ricerca di “vita intelligente extraterrestre” (è così che lo chiamano!) che invia dei segnali radio nel cosmo, presupponendo che questa sia la maniera di “trovare” i cosiddetti “alieni” …]: son disponibili ad accettare solo gli alieni che vengono da molto lontano [e ritorniamo così all’illusione secondo la quale i cosiddetti “alieni” debbano necessariamente provenire dallo “spazio” cioè da oltre la Terra, per mezzo delle cosiddette “navicelle” spaziali, appunto]. La verità è questa: se c’è una forma di vita e di coscienza che sfrutta proprietà dello spazio-tempo che non abbiamo ancora scoperto [e che “non scopriremo” se continueremo a ragionare il tal modo], non è affatto necessario che sia extraterrestre [ed è, invece, verissimo: è “IL” PUNTO VERO]. Potrebbe provenire da qualsiasi luogo e da qualsiasi tempo, anche dal nostro stesso ambiente [certo]. Potrebbe certamente essere originaria di un altro sistema solare nella nostra galassia o in un’altra galassia. Ma potrebbe anche coesistere con noi e rimanere inosservata [senza dubbio …]. Le entità potrebbero essere multidimensionali [riecco il gergo della “fisica moderna” che significa poco, e serve per dire che sono entità non corporee, il succo è questo, ma capaci di “raddensarsi” e – in ciò – lo “spazio-.tempo” serve a poco …!], oltre lo stesso spazio-tempo [se sono, dunque, “OLTRE lo spazio-tempo” = dire che NON sono entità corporee o “non completamente” corporee, perché poi la separazione totale fra “corporeo” e “mondo sottile” – vastissimo, in realtà! – È la base vera dell’ “illusione moderna” cioè quell’illusione che, come scrisse R. Guénon ne Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi (1945, cioè ottant’anni fa!) …, “alla FINE” dovrà crollare: quella che crolla è tale ILLUSIONE … qui stiamo dicendo qualcosa di davvero “sostanziale” ma poco capita e poco afferrabile oggi, quindi la si dice solo per “chi ha orecchie per …” …]. Potrebbero anche essere entità frattali [di nuovo: non vuol dire niente, non è questione di “frattali” o di matematica; qualsiasi rappresentazione matematico del mondo sottile vale quanto vale, cioè si tratta di MERA rappresentazione, che NULLA ci dice della NATURA del mondo “sottile” stesso, e nulla ci dice NEANCHE della natura di tali “entità” cosiddette] e la terra potrebbe essere la loro porta di casa [ma questo vuol solo dire che tali “entità” cosiddette – che NON SONO umane per cui, e qui Vallée “ha ragione da vendere” (come suol dirsi), attribuir loro un “modo di pensare umano” è una totale assurdità – NON SONO corporee oppure non completamente corporee, ma “corporeizzabili”, come diceva (non a caso nel XVII secolo!) il reverendo Kirk sui “fairies” cosiddetti: ed è precisamente il fatto – fatto – che tali “cose” non corporee si “corporeizzino” ad esser INSPIEGABILE nel mondo di oggi: INSPIEGABILE; perché ciò è INSPIEGABILE? ciò è INSPIEGABILE oggi per l’ “illusione moderna” che si è ricordato qui su: di qua il fatto che, per quanti dati abbiano, per quanti ne raccolgano, “sbattono la testa di fronte ad un muro” come suol dirsi, ed il “fenomeno” rimane **irriducibile** – irriducibile – ad ogni “teoria fisica” oggi presente sulla terra, e per quanto vi siano VARIE TEORIE, cosa che NON NEGO!, che ne spieghino **parzialmente** - ma solo parzialmente! - determinati aspetti; dunque l’accumulo di dati non risolve il nodo]”, ivi, pp. 254-255, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni poste fra parentesi quadre.
Per finire il passo, ecco come continua: “L’idea secondo cui stiamo per incontrare nuovi nemici nello spazio esterno contiene un misterioso potere e l’avidità umana per il potere spiega molti miracoli apparenti [NON “contiene un misterioso potere” ma “CONVIENE ad un misterioso potere” … la cosa è diversa …]. per quanto riguarda la presunta esistenza di nove dischi volanti in un hangar vicino a Las Vegas e di una città piena di piccoli umanoidi grigi e cattivi che si nutrirebbero di carne umana nel New Mexico, si tratta di una nuova […] forma di rivelazione presente nella nostra cultura [non tanto nuova poi: se uno si fa qualche ricerca sulla “superstizioni” degli “Indiani d’America” da quelle parti, scoprirà che i cosiddetti “nativi” percepiscono l’esistenza di “entità sottili” malefiche - più o meno - simili e proprio da quelle parti; e non credo la cosa sia casuale]. Se riuscite a far credere a questa storia un numero sufficiente di persone [direi che questo è il “passo chiave”], esse saranno disposte a credere a qualsiasi cosa direte loro [ed è lo scopo della “cosa”]. Vi seguiranno ovunque [esatto]. Forse è proprio questa la chiave delle presunte rivelazioni segrete che alcuni messaggeri dell’inganno stanno così generosamente offrendo ad un pubblico ingenuo [qui proporrei di TOGLIERE il termine “FORSE”]. E la vera storia di quest’inganno, come la canzone di Cassilda [qui si riferisca alla “Canzone di Cassilda” che fa parte de Il Re in Giallo di R. W. Chambers, libro che più volte Vallée ha citato in questo suo testo[1]], […] potrebbe non essere mai ascoltata, soffocata dal clamore delle moltitudini felici che si preparano ad incontrare i loro nuovi leader alieni [Nota Bene]”, ivi, p. 256, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. le ultime frasi sono di una grande importanza, e mi limito qui solo a riportarle, poiché sono esplicite a sufficienza dal non doverle commentare.
Solo aggiungerei questo: misuratene le conseguenze, cioè fate “IF THEN” vale a dire: se (IF) ciò è vero – ammesso e NON concesso – (THEN) cosa succede delle SOCIETÀ umane? “Sa, è una semplice informazione …” per dirla con Totò a Milano … Indubbiamente nulla di che, solo è una quisquilia o, se non quisquilia, oppure una mera pinzillacchera. Insomma, in una parola: una sciocchezza …
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