martedì 15 aprile 2025

Due passi da … (“gnomi” … 2) - 1945-2025, ottant’anni dopo 2

 

 

 

 

 

Laddove gli Elfi son tessitori, i Nani son fabbri. Il loro mestiere non è solo rivolto ad usi pratici, ma, a quanto ritenevano i popoli antichi e tribali, ha anche del sacro e del magico. Ciò non è dovuto soltanto all’importanza dell’arte dei fabbri, ma anche alla sua stretta connessione con il ferro, metallo temuto e riverito. Spesso il lavoro da fabbro era prerogativa dello sciamano, presso popoli antichi e primitivi, nell’Europa d’un tempo e, in tempi anche recenti, in Africa. I Fan dell’Africa Occidentale, per esempio, permettevano soltanto al loro capo, che era anche uno stregone, di svolgere quella sacra occupazione. I fabbri eran tenuti in gran conto anche dai celti. In Irlanda si attribuivano loro poteri soprannaturali e, fino a tempi relativamente recenti, li si credeva maestri d’incantesimi. Il dio-fabbro irlandese era Goibhniu, il quale fabbricava armi infallibili. Col come di Gobán Saor (Gobán l’Artiere) egli appare in numerose favole, come fabbro ferraio e costruttore, dotato di spirito mordace oltre che di sapienza artigiana”.

R. S. NOEL, La mitologia di Tolkien, Rusconi Libri, Milano 1984, pp. 132-133.

Fonti di Noel in questo passaggio: MacCana e Frazer.  Quest’ultimo è ben noto, meno P. MacCana - ch’è stato uno studioso di mitologia celtica (Belfast 6 luglio 1926 - Dublino 21 maggio 2004) e, chiaramente, di famiglia nazionalista e di tradizione cattolica, per cui opterà per l’Irlanda indipendente.

Interessante la relazione fra “l’arte del fabbro”  e la lingua mordace …

 

Un’altra importante credenza magica registrata ne Il Signore degli Anelli è un’eco di molte leggende di eroi celtici e teutonici. I Nani credono che il loro progenitore, Durin il Senzamorte, dorma nella sua tomba e torni presso i viventi sotto l’aspetto di successori che gli somigliano e portano il suo nome. L’analoga credenza che gli eroi, a volte, dormano in una caverna e ne escano in periodi di bisogno è assai diffusa. Leggende del genere si ripetono su Odino, Sigurd, Artù, Merlino, Carlomagno e Federico Barbrossa”.

Ivi, pp. 136-137, corsivi in originale, grassetto mio. Citerei anche Ogieri il Danese, senza dimenticarsi che, prima che attribuita a Federico Barbarossa, il “re che ritorna” era – in origine – Federico II …

 

La stessa parola troll ed altre affini danno un’idea delle concezioni originarie in confronto a quelle di Tolkien. La parola scandinava troll designa genericamente qualsiasi essere soprannaturale, compresi Nani e Giganti. La parola Eoten, «Giganti» in inglese arcaico, significa anche Jutlander o abitante dello Jutland, mentre la parola germanica Hune, «Giganti», significa anche «Unni». È facile seguire il ragionamento per cui la parola che designa un popolo nemico viene a designare anche esseri enormi e selvaggi”.

Ivi, pp. 154-155, corsivi in originale, grassetti miei.

Prima osservazione: tradotti – a mio avviso non del tutto esattamente – con “Vagabondi” è, in realtà, nell’originale la parola “troll” che, come s’è visto, designa, sì, “giganti” ma pure nani …! Poi le opere megalitiche – spesse volte attribuite ai “giganti” – sono dette, in Olanda, “Hunebedden” cioè “I letti degli ‘Unni’” – Unni ovviamente mitizzati –, quindi si ricollegano “giganti”, “nani” e lavorazione dei metalli, nella quale gli Unni, storici stavolta!, non erano privi di perizia, soprattutto nei calderoni, d’ascendenza sciamanica. Secondo alcuni, dentro questi calderoni si sarebbe consumata l’ amanita muscaria, “l’ovulo malefico” cosiddetto, poi passato nelle storie come nelle favole: nella favola di “Biancaneve” spesse volte l’intruglio che la strega fa ingurgitare, con l’inganno, a Biancaneve sarebbe a base di detto fungo ….

 

 

 

Nella tradizione islamica le «fenditure» di cui stiamo parlando sono quelle attraverso cui penetreranno, all’approssimarsi della fine del ciclo, le orde devastatrici di Gog e Magog, le quali del resto esercitano continui sforzi per invadere il nostro mondo [NB];  queste «entità», che raffigurano [sono raffigurazioni eh, dunque NON si prendano le forme per la realtà …] le influenze inferiori in questione [cioè “sottili” … astrali, SE piace], e che si ritiene conducano attualmente [attualmente …] un’esistenza «sotterranea» [il mondo sotterraneo di Verne – tra gli altri – che NON È il “Centro nascosto”, attenzione!], vengono descritte in un duplice modo, sia come giganti sia come nani”, R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, edizione «Gli Adelphi» 2009, p. 168, corsivi in originale, grassetti miei; edizione originale: 1945ottant’anni fa!

NB: “all’approssimarsi della fine del ciclo” leggesi, ovvero NON coincide con la “‘FINE’ del cyclo” stesso …! “A buon intenditor” …

 

 

 

@i

 

 

 

 

1 commento:

  1. Nell’aria ripetutamente passan degli aerei da caccia militari, e spontaneamente mi sovvien d’una vecchia canzone di F. Battiato: “Il Re del mondo” …, cf.

    Il Re Del Mondo (1985 Version / 2008 Remaster)
    https://www.youtube.com/watch?v=xBl2ka7Y4V8
    28 gen 2015 (10 anni fa!)

    “Strano come **il rombo degli aerei da caccia** un tempo, … / Un giorno in cielo fuochi di bengala, … / ma ‘il Re del Mondo’ / ci tiene prigioniero il cuore …”











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