“La vita elementare degli esseri tutti, senza eccezione, è retta dal profondo da una Forza primordiale. […] Come una meraviglia e come uno spavento ne parlano i Saggi. Così la chiamano: Forza universale e vivente, ὓλή, Drago verde, Quintessenza, Sostanza prima, Grande Agente magico. […] Questa nostra Materia non è un’astrazione della filosofia profana né idea di mito né favola, ma invece una realtà vivente […], spirito e vitalità della Terra e della Vita. La razza degli uomini non la conosce. Una provvidenziale legge naturale la cela alla coscienza loro con lo spettacolo-illusione dei fenomeni materiali, della realtà solida senza la quale […] nessuna tranquillità nella loro vita. […] Essa si palesa, per esempio, in tutti i momenti di sùbito pericolo”, ABRAXA, “CONOSCENZA DELLE ACQUE” in Introduzione alla magia, a cura del “GRUPPO di UR”, Edizioni Mediterranee, Roma 2012 (edizione originale: 1971), pp. 21-22, corsivo in originale, grassetti miei. Di qui la “droga” di chi si mette in situazioni di pericolo, in situazioni estreme, per “vedere” questa “forza” ed avvertirne il “brivido” nascosto, spesso mettendosi, però, in guai seri …! Di qui – anche – il “Vivi pericolosamente” di Nietzsche, per esempio. Quindi: “Le radici sotterranee delle inclinazioni, delle fedi, degli atavismi, delle convinzioni invincibili ed irrazionali; le abitudini, il carattere, tutto che vive in te come animalità, come razza biologica, tutta la volontà del corpo, cieca[…] volontà di vivere, […] tutto questo si ricongiunge e si confonde con lo stesso principio”, ivi, p. 22. Insomma: “The Heavy Chains of Life” … LA RADICE profonda delle “pesanti catene della Vita” … In nota, cf. ivi, p. 24, si spiega della relazione fra la “CONOSCENZA DELLE ACQUE” in relazione alla “coscienza samsârica” del Buddhismo, base di ogni successiva, possibile, “realizzazione”.
Andrea A. Ianniello
Insomma, il “ciò” che c’è negli uomini. E c’è “chi” – un “chi” **plurale** – si schiera **a favore** del “ciò” che c’è nell’uomo “versus” il suo aspetto “superiore”, più “qualitativo”. Ed oggi siamo al massimo di questa forza “contro” – la “contro i.” – e siamo invece al minimo, checché “ne dicano” le apparenze (che, appunto, “appaiono”, ma NON SONO) del lato “superiore”, più qualitativo. Uno squilibrio estremo in atto. Che non può durare per sempre. Che non può divenire uno stato abituale, proprio perché “stato di eccezione”, ma **cosmico** stavolta, e **non** “stato d’eccezione” **sociale**, vale a dire stato d’eccezione “schmittiano”. Ma, “stranamente”, il contesto sciale e quello cosmico … si corrispondono! Che “strano” …!
RispondiElimina2 commenti:
RispondiEliminaGestore2 aprile 2023 alle ore 00:54
Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2023/04/altri-commenti-sparsi-riuniti-e28093-fine-2022-e28093-primi-giorni-del-2023.pdf
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Gestore2 aprile 2023 alle ore 00:58
Brevi, ma degni di attenta riflessione.
Chi pensa che oggi il confronto sia “democrazia” **versus** “fascismo”, non ha capito niente. Tra l’altro, delle “due lobby in lizza nel mondo” (di oggi), si scopre che l’ “origine” delle due … è la stessa … che, poi, è il perenne problema di ogni “complottismo”, il non sapere – né poter – spiegare questo semplice fatto: che tu sali sulla catena delle “origini” et ti trovi, alla fine della catena delle cause, alla stessa scaturigine.
RispondiElimina**Non** si deve confondere “Il Dragone Verde” – nel senso di qui sopra – con lo style “drago verde” di T’ai chi, peraltro il drago verde – o “azzurro”, è lo stesso in cinese – ha un valore **positivo** nella cultura cinese.
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