“Un altro segno dei legami che dovettero esistere tra i gialli e gli Iperborei è lo swastika inciso sull’anello di Gengis-Khan. Si tratta in qualche modo di una legittimazione del Cielo attraverso il Nord. Un altro parallelo, molto interessante anche se non se ne può trarre una chiara conclusione, vien tracciato da Vladìmir I. Georgiev, specialista d’indo-europeo tra l’indo-europeo e il cinese […] Il primo sovrano della Cina, Fou-Hi [Fuxi o Fu-Hsi], era bianco. Chiamato con il titolo di ‘Augusto’, incarna una figura mitica la cui azione civilizzatrice ha potuto esercitarsi a lungo prima dei tempi storici e fuori dal territorio cinese, o, altra possibilità, personifica l’Iperborea. Queste diverse interferenze hanno potuto anche prodursi ulteriormente nel corso della discesa ciclica [il caso dell’anello di Gengis Khan (anello con LO “SWASTIKA”) lo attesterebbe piuttosto chiaramente …]”, C. LEVALOIS, La terra di luce. Il Nord e l’Origine, Edizioni Barbarossa, Saluzzo (CN) 1988, p. 31, corsivi miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
Andrea A. Ianniello
Mi raccomando: LO swastika, e NON “la” swastika, o svastica, che dir si voglia, ma il “genere” va cambiato.
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