venerdì 14 ottobre 2022

Frase utile (in tre link)

 

 

 

 

 

 

 

«Ci vengono in mente le fiabe sopra citate, il paese dove il tempo non passa, e quel grande poeta che aveva nella sua stanza un enorme orologio bianco senza lancette, con la scritta “È più tardi di quanto credi”.

J. VALLÉE, Passaporto per Magonia, Venexia Editrice, Roma 2021, p. 154, grassetti miei. DAVVERO “È più tardi di quanto” … Crediamo! DAVVERO è più tardi…!

 

 

«Ciò significherebbe che qualsiasi gruppo organizzato, che sia impegnato  a distruggere la nostra società, potrebbe minarla con un uso abile della mitologia dei dischi volanti; potrebbero portarci a Magonia con la benedizione di tutti irazionalisti”».

Ivi, p. 173, corsivi in originale.

 

 

 

 

 

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/05/sempre-in-relazione-fase-retro-vecchi.html

Qui – nel link sua volta citato nel post qui sopra, e cioè cf.

https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/03/scritti-nel-m-1.pdf – a  p. 196, nota finale (la xvi[i]), vi è il passo di Satprem, del LONTANO **1986**, sul petrolio: ed oggi leggerselo è MOLTO interessante …

Altro link interessante cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/03/ho-gia-una-volta-condiviso-questa-frase.html 

 

 

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

 

PS. Che, poi, l’attuale deriva sia tutt’altro – tutt’altro – che una, pretesa, “novità”, è chiaro: cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/europa-neo-nazionalistica-e-prima.html

 

 

 

 

 

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10 commenti:

  1. Cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/2022/10/06/m-si-poi-si-si-sa-ma-certo-chiaro/



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    1. Cf.
      https://cdn.britannica.com/14/99014-050-797F3F02/Detail-The-Deeds-of-Antichrist-Luca-Signorelli-1505.jpg

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  2. Pannelli solari e coinbetazioni nelle abitazioni provocano problemi a livello "sottile"?SCusi la domanda un po fuori tema...

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    1. In realtà, è l’elettromagnetismo – qualora vada oltre certi limiti – a provocare conseguenze, in linea generale. Chiaro che, poi, c’è il problema della quantità in un luogo dato: dipende da quanto son forti questi pannelli: la tendenza di oggi è distribuire, diminuire l’intensità in un sol luogo – o in pochi – e diffondere. In tal modo, però, la quantità totale sale, come sta salendo da tempo.

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    2. Poi conta la distanza: dove stanno i pannelli? A quanta distanza?

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  3. Grazie della delucidazione,effettivamente quello che fa il fotovoltaico cosìè se non trasformare la luce in fulmine,praticamente è l incontrario di quello che fanno le creature viventi diciamo che la troppa elettricità tende a sclerotizzare a bloccare...Come fa notare una delle genialate del nemico è quella della smart grid poca ma diffusissima...è la tattica della guerra di guerriglia se si pensa in termini strategici...per bloccarla bisogna togliere l acqua ai pesci cosa non facile...Il nostro obiettivo è quello di schermarci e creare delle zone prive di questo elettrogametismo parassita ma è sempre più difficile.

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    1. Esatto e direi - poiché vi sono forze, diciamo così, alquanto “furbe” (eufemismo!) - la realtà è che **non** ci puoi sfuggire: quindi ecco che diventa sempre più difficile schermare (cosa che, come ovvio, ho alquanto praticato), per cui oggi è solo diminuire il punto. Quali son gli effetti di siffatta “devitalizzazione” collettiva globale? Molteplici. Il punto è che non ci si può sfuggire; dunque diminuire, sì, ma è insufficiente: quindi occorre pur cercare di rispondere con meccanismi interni al corpo, perché sia in grado di sopportar meglio la **costante** pressione devitalizzante (perché questo è, alla fin fine: debole, ma costante, “gutta cavat lapidem”). Inoltre - ma qui è “IL” nodo - la cosa **davveroéé importantissima sarebbe quella di controllare quella INEVITABILE conseguenze **psicologica** della devitalizzazione indotta da eccesso di elettromagnetismo, che può aver effetti anche para ipnotici. Un tempo non lontano le “playstation” avevano a volte questo effetto, oggi la dipendenza dal web ne ha di simili ma, di nuovo, molto meno forti, dunque meno visibili, dunque “accettabili”, ma ben più diffusi. “Mission Accomplished” . . . per gli “architetti del binario” . . . Bene, quest’indipendenza mentale da queste forze oggi è la cosa più difficile, ma pure la più importante, la più necessaria. Quindi occorrerebbe anche rafforzarsi precisamente su questo lato qui.
      Per nulla facile, vero, ma occorre pensare su di un piano che si estende in qualche anno, come nella vecchia community si pensava, per arrivare - più o meno, “mutatis mutandis” - alla situazione di oggi. La situazione di oggi però cambierà ulteriormente, muterà (più o meno nella direzione “schizzata” [outlined] qua e là in questo blog), gli spazi si restringeranno ulteriormente: cosa posso fare, oggi, per prepararmi; ecco una questioncina davvero decisiva. Ben sapendo che né stato, né filosofie, né religioni (della cosiddetta “politica” non parlo neppure: essa è irrilevante) interverranno: non volgiono nemmeno, ma, seppur volessero, non potrebbero, e non potrebbero perché **non possono**, e non possono avendo tutte accettato il predominio assoluto del paradigma tecnologico, per cui sono impotenti a rispondere alla Grande Crisi. Possono soltanto dire che va bene così, facendo qualche intervento di maquillage . . . o ridursi a morale o ad etica . . . Quindi cosa posso fare per prepararmi: ecco la domanda pressante del presente. Ad essa non possiamo sfuggire. Ne parlavo nel 2008 a fronte della crisi di allora, che, però, era solo come avvisaglia di ciò che era in moto, e che non ha sviluppato ancora il suo vero potenziale (non parlo della sola crisi economica, eh!) . . . Oggi la crisi è, infatti, ben più profonda . . .














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    2. Insomma sarà tutto molto difficile, una selva spinosa. Ciò essendo dovuto al crollo interiore delle forze spirituali del ciclo attuale, e **nel** ciclo attuale, ormai al suo termine. Questo rende difficile la risposta creative.


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    3. Sicuramente anche dei sistemi di protezione individuale aiutano, non dico affatto di non usarli (anzi: dico il contrario!), quel che voglio invece sottolineare si è questo: che un problema la cui causa non è individuale non potrà mai esser risolto solo al livello individuale. Trattasi di punto decisivo, di “nodo”, che i nostri contemporanei non sanno nemmeno lontanamente immaginare, così votandosi alle proverbiali fatiche di Sisifo. Tutto è al livello individuale, ma ci sono forze che sono più forti dell’individuo = l’individuo e subisce senza poter davvero far nulla, salvo attenuarle, giusto, valido ma larghissimanente insufficiente.








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  4. Pensando a recenti eventi, cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2020/11/vulgus-vult-decipi.pdf



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