giovedì 19 settembre 2019

Notato come l’ ….























Notato come l’Iràn abbia minacciato di bloccare, o frenare, il traffico sullo stretto, se attaccato?, e, se così (e così è, perché l’Iràn ha dimostrato di poterlo fare, direttamente o indirettamente poco importa, se questo è il punto), come la fai la guerra, col petrolio che sale molto e la società in dissoluzione, con populisti e “sovranisti”, ed altri ottusi del genere, al massimo del consenso? System (alias: la Grande Prostituta [di “Babylonia” cosiddetta]): hai perso il consenso delle classi medie, cioè di quelle classi che ti han sostenuto per tanto e tanto e tanto tempo, e il cui picco di consenso è la fase post Seconda Guerra Mondiale[1]. E lepoca della cosiddetta “rivoluzione conservatrice”, infatti, non è stata altro se non un simile – ma non così grave – momento storico di caduta di consenso del System fra le classi medie. 
Tanto laggente di oggi non chiede che si “risolvano” i problemi, ma solo che si strilli di più (tale, dunque, la brutta fine che la famosa “democrazia” ormai ha fatto).
Dunque una ritorsione grossa, che han dimostrato di poter fare, metterebbe a terra il System, nelle cui vene fluisce petrolio. e poi?, che si fa? Ah ah …

E non è solo questione di quantità – peggioramento della tendenza alla crescente velocità (notata già illo tempore da Guénon nel suo La Crisi del mondo moderno, ed. or. Francia 1927, mille novecento venti sette!!) – ma di qualità: di cambiamento qualitativo; che cos’è che ha impedito di “poterci far qualcosa” al riguardo di questa tendenza?, e questo che ha “impedito”, che cosa, in effetti, è? Domandine, eh, ma davvero minime, però essenziali ... Insomma: da un lato c’è un difficile successo sul regime iraniano, dall’altro c’è la crisi mondiale che esplode con un petrolio ai massimi; il buon senso direbbe che non ne vale la pena, ma con un Trump al governo è persino possibile ….




Appunto crisi sistemica delle democrazie liberali, su questo ritorneremo = ritorna Remo, non Romolo ….


Il “Nwo” ha fallito[2], per cause della riemersione della Russia e del successo economico cinese: così è, ed è cosa fatta, i continui tentativi americani e “sovranisti” e populisti di voler “tornare a prima” peggiorano solo le cose.


Crisi sistemica delle democrazie liberali[3], in un blog dedicato a Federico II (di Svevia, non di Prussia) siamo in lacrime, proprio in lacrime ... ah ah ah ah … Ma, ovviamente, si ha qui abbastanza buon senso da sapere che, se vien fuori qualcosa di peggio, mica è buona cosa eh .... Anche se i presuntosi “parvenu” non fan più festa non c’è troppo da rallegrarsi, se – come sembra il solo Guénon si chiese illo tempore (mi pare Gurdjieff pure l’ebbe chiaro, ma nasceva non da una precisa analisi della situazione, bensì dal fatto che Gurdjieff non stimasse un granché la “natura umana” …) –, poi, il processo di caduta (motus in fine velocior) non si arresta, e si va verso scenari ancor peggiori.
Bisogna saper esser realisti e non limitarsi alla proiezione dei propri “desiderata” vari.
Non è più il calcio, ma il voto l’oppio dei popoli, ecco la “nostra” – folle – realtà ….
Non sanno che pesci pigliare, letteralmente, l’ho già detto qualche anno fa: era già chiarissimo: si chiama “crisi systemica” ....







Andrea A. Ianniello










[3] Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/09/quella-della-nascita-dello-stato-moderno.html. Va precisato, ancora una volta, che il populismo non è altro se non la piena emersione della democrazia come dittatura della maggioranza (A. de Toqueville), perché questo è, in sostanza.   












2 commenti:

  1. Ricordo quel passo da Guénon (ne “Il Regno della Quantità”), secondo cui la mentalità “SOLIDIFICATA” poteva sussistere nell’occidentale moderno indefinitamente, poiché divenuta ormai una “seconda natura”, ma NON ERA PIÙ LÌ che si sarebbe svolta l’azione deviante, o PIÙ che deviante, ormai; era il lontano **1945**, ne SON PASSATI d’ ANNI!, e DANNI enormi son stati fatti, ma pare Guénon abbia parlato invano.
    Quando leggo certe cose pare non sia mai stato letto, o seppur letto, NON sia stato inteso. Cose da “far cadere le braccia” ... MAH ...

    Oggi la “materia” è un flusso, un pulviscolo, inconsistente: ad essa mancano le caratteristiche tipiche della “materia”, come – tra l’altro, ma *non** solo lì – chi sa qualcosina solo delle basi, NON dei calcoli (difficilissimi), di meccanica quantistica sa bene; solo che un certo Monsieur G. lo vedeva ... nel 1945! ... qualche annetto è passato? No, oh!, è solo IERI? … Solo ieri!!

    PRIMA delle fasi finali: avviene la polverizzazione dell’ormai EX “materia”, NON PIÙ “positivisticamente” intesa …

    Guénon aggiungeva che il “flusso”, il pulviscolo **non è ancor sufficiente** per poter poi operare davvero “il Passaggio di stato” cosiddetto: QUI è la “CLAVIS”, Magna Clavis ... Chi ha orecchie per intendere, in tenda (vada) …

    Se tutto è un flusso, ergo anche gli “eventi” son fluttuanti.

    Ci posson, dunque, esser “eventi” come quelli postulati da certi, i “momenti” style vecchie guerre??




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    1. Oggi ANCHE la guerra è un FLUSSO, a volte avvolto in indistinte nebbie ...

      Viviamo tra flussi di eventi a loro volta fluttuanti, ed è difficile capire quelli importanti separandoli dall’indistinto flusso che tutto mescola: chi vuole “nozioni chiare e precise” ben poco ha capito della “nostra” epoca.




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