Notato come l’Iràn
abbia minacciato di bloccare, o frenare, il traffico sullo stretto, se
attaccato?, e, se così (e così è, perché
l’Iràn ha dimostrato di poterlo fare, direttamente o indirettamente poco
importa, se questo è il punto), come la fai la guerra, col petrolio che sale
molto e la società in dissoluzione, con populisti e “sovranisti”, ed altri
ottusi del genere, al massimo del consenso? System (alias: la Grande Prostituta [di “Babylonia”
cosiddetta]): hai perso il consenso delle classi medie, cioè di quelle classi
che ti han sostenuto per tanto e tanto e tanto
tempo, e il cui picco di consenso è la fase post Seconda Guerra Mondiale[1].
E l’epoca della cosiddetta “rivoluzione conservatrice”, infatti, non è stata
altro se non un simile – ma non così
grave – momento storico di caduta di consenso del System fra le classi
medie.
Tanto laggente di oggi
non chiede che si “risolvano” i problemi, ma solo che si strilli di più (tale,
dunque, la brutta fine che la famosa “democrazia” ormai ha fatto).
Dunque una ritorsione
grossa, che han dimostrato di poter fare, metterebbe a terra il System, nelle
cui vene fluisce petrolio. e poi?, che si fa? Ah ah …
E non è solo questione
di quantità – peggioramento della tendenza alla crescente velocità (notata già illo
tempore da Guénon nel suo La Crisi
del mondo moderno, ed. or. Francia 1927,
mille novecento venti sette!!) – ma
di qualità: di cambiamento qualitativo;
che cos’è che ha impedito di “poterci far qualcosa” al riguardo di questa
tendenza?, e questo che ha “impedito”, che cosa, in effetti, è? Domandine, eh, ma davvero minime,
però essenziali ... Insomma: da un
lato c’è un difficile successo sul regime iraniano, dall’altro c’è la crisi mondiale
che esplode con un petrolio ai massimi; il buon senso direbbe che non ne vale
la pena, ma con un Trump al governo è persino possibile ….
Appunto crisi sistemica delle democrazie liberali, su questo
ritorneremo = ritorna Remo, non Romolo ….
Il “Nwo” ha fallito[2],
per cause della riemersione della Russia e del successo economico cinese: così
è, ed è cosa fatta, i continui tentativi americani e “sovranisti” e populisti
di voler “tornare a prima” peggiorano solo le cose.
Crisi sistemica delle
democrazie liberali[3], in un
blog dedicato a Federico II (di Svevia, non di Prussia) siamo in lacrime,
proprio in lacrime ... ah ah ah ah … Ma, ovviamente, si ha qui abbastanza buon
senso da sapere che, se vien fuori qualcosa di peggio, mica è buona cosa eh ....
Anche se i presuntosi “parvenu” non fan più festa non c’è troppo da
rallegrarsi, se – come sembra il solo Guénon si chiese illo tempore (mi pare
Gurdjieff pure l’ebbe chiaro, ma nasceva non da una precisa analisi della situazione, bensì dal fatto che Gurdjieff non
stimasse un granché la “natura umana” …) –, poi, il processo di caduta (motus in fine velocior) non si arresta,
e si va verso scenari ancor peggiori.
Bisogna saper esser
realisti e non limitarsi alla proiezione dei propri “desiderata” vari.
Non è più il calcio, ma
il voto l’oppio dei popoli, ecco
la “nostra” – folle – realtà ….
Non sanno che pesci
pigliare, letteralmente, l’ho già
detto qualche anno fa: era già chiarissimo: si chiama “crisi systemica” ....
Andrea A. Ianniello
[1] Cf.
[2]
Cf.
[3] Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/09/quella-della-nascita-dello-stato-moderno.html. Va precisato, ancora una volta, che
il populismo non è altro se non la piena
emersione della democrazia come dittatura
della maggioranza (A. de Toqueville), perché questo è, in sostanza.
Ricordo quel passo da Guénon (ne “Il Regno della Quantità”), secondo cui la mentalità “SOLIDIFICATA” poteva sussistere nell’occidentale moderno indefinitamente, poiché divenuta ormai una “seconda natura”, ma NON ERA PIÙ LÌ che si sarebbe svolta l’azione deviante, o PIÙ che deviante, ormai; era il lontano **1945**, ne SON PASSATI d’ ANNI!, e DANNI enormi son stati fatti, ma pare Guénon abbia parlato invano.
RispondiEliminaQuando leggo certe cose pare non sia mai stato letto, o seppur letto, NON sia stato inteso. Cose da “far cadere le braccia” ... MAH ...
Oggi la “materia” è un flusso, un pulviscolo, inconsistente: ad essa mancano le caratteristiche tipiche della “materia”, come – tra l’altro, ma *non** solo lì – chi sa qualcosina solo delle basi, NON dei calcoli (difficilissimi), di meccanica quantistica sa bene; solo che un certo Monsieur G. lo vedeva ... nel 1945! ... qualche annetto è passato? No, oh!, è solo IERI? … Solo ieri!!
PRIMA delle fasi finali: avviene la polverizzazione dell’ormai EX “materia”, NON PIÙ “positivisticamente” intesa …
Guénon aggiungeva che il “flusso”, il pulviscolo **non è ancor sufficiente** per poter poi operare davvero “il Passaggio di stato” cosiddetto: QUI è la “CLAVIS”, Magna Clavis ... Chi ha orecchie per intendere, in tenda (vada) …
Se tutto è un flusso, ergo anche gli “eventi” son fluttuanti.
Ci posson, dunque, esser “eventi” come quelli postulati da certi, i “momenti” style vecchie guerre??
Oggi ANCHE la guerra è un FLUSSO, a volte avvolto in indistinte nebbie ...
EliminaViviamo tra flussi di eventi a loro volta fluttuanti, ed è difficile capire quelli importanti separandoli dall’indistinto flusso che tutto mescola: chi vuole “nozioni chiare e precise” ben poco ha capito della “nostra” epoca.