“La contraddizione fondamentale” –
“Dell’una: o l’una o l’altra” -
*
*
[venerdì,
luglio 10, 2009]
***
Come si è detto [altrove ...], la
“contraddizione di base” oggi è questa:
“è possibile
trasferire i capitali da un qualsiasi punto della Terra ad un qualsiasi altro
punto della Terra, nel rispetto di alcune convenzioni di base, ma in sostanza
senza vincoli? Sì. E’ altrettanto possibile trasferire gli individui allo stesso
modo, con gli stessi vincoli? NO, affatto. C’è dunque una contraddizione
sostanziale, strutturale. Il sistema
attuale, sebbene capace di aver instaurato la circolazione ‘libera’ dei
capitali, mantiene ferma la distinzione fra circolazione di capitali e di
uomini.
Ben diversamente,
dunque, dall’Impero Romano, esso risulta incapace di proporre una cittadinanza
globale,
estesa a tutta la Terra
(a ‘tutto sotto il Cielo’, come dicono i Cinesi), ad ogni essere umano. Ciò per
motivi strutturali: terminerebbe
quello scambio ineguale che è la base del
sistema-mondo. Ecco, la sfida di un new-global, post-global, sarebbe questa: la
cittadinanza globale di ‘tutto sotto il Cielo’ (Cittadinanza
Celeste, ‘Celestial Citizenship’, “Civitas Cælestis” [concetto
ispirato al Mencio]), l’unica vera soluzione
allo scambio ineguale, e l’unica vera risposta
al problema della cosiddetta ‘immigrazione’”.
Ora, osserviamo
come la richiesta dei sedicenti “critici” non sia mai e poi mai pensata allo
scopo di far “incartare” il “systema” nella sue contraddizioni,
ma, invece, sia naturalmente succube della logica
“sistematica” stessa… E per principio.
Essi, difatti,
non chiederanno della contraddizione né del fatto che i capitali possano
circolare senza limiti sul/nel/per il “Globo” terracqueo, piuttosto chiederanno
che gli individui siano “liberalizzati” così come i
capitali!
Non
vi è nessuna più critica della logica “liberalizzante” stessa, e questo è catastrofico, ma solo la richiesta
che gli individui possano circolare come i capitali, il che – naturalmente – aiuterà
l’alzata di scudi dei “bempensanti” famosi: ma come si può fare, ma è
impossibile accoglierli tutti, ma la nostra “identità”, parola che ritorna
quando si è in crisi. Notato: le età con forte identità non parlano mai
d’identità!!!
Si deve chiedere
questo: delle due l’una, o si mettono
limiti ai capitali ed agli uomini o si tolgono i
limiti ad ambedue. Non v’è un
terzo, tertium non datur.
Attenzione:
qualcuno dirà che non v’è alcuna differenza con il modo di pensare dei
sedicenti “‘rivoluzionari’”, ma è sbagliato.
La differenza
c’è, eccome. E’ che i due fenomeni si guardano
entrambi,
come due forme della stessa cosa, e non li si separa, come
oggi fan tutti!
Nessun commento:
Posta un commento