martedì 16 aprile 2024

Influssi, 5. [errata corridge]

 

 

 

 

Cf

https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2024/04/influssi-5.-l-idra-intima-2-1.pdf.

 

 

 

@i

 

 

 

 

 

 

 

12 commenti:

  1. Proprio in questi giorni sto leggendo i testi della Golden Dawn ( non certo per "operare" chissacché , ma semmai per cercare ulteriori ragioni per "non operare" un bel niente. Ci siamo capiti...). A MacGregor Mathers non mancano le buone intenzioni (come dice lo stesso Guénon di tutti questi signori), scopi nobilissimi, ci mancherebbe, ma ovviamente manca di una vera "autorità" per "iniziare" chissachì, per non parlare dei rischi delle pratiche magiche per loro natura ambigue. Ricollegandomi al tema, fa davvero ridere che uno come Crowley definì "cattivo" il sopradetto Mathers, additandogli la colpa della distruzione dell'ordine (detto da uno che si fa chiamare "To Mega Therion"). Leggevo che, secondo adepti dell'Ordine, la Cabala pratica era conosciuta dagli ebrei russi, polacchi o giù di lì, e che in quel tempo ne facevano uso. La zona non mi sorprende, ma è interessante notare che la tendenza antisemita non è stata di origine tedesca bensì prussiana (o almeno sembra venir maggiormente da quelle zone) ed è proprio in quell'area che si concentrano gli stessi luoghi dello sterminio, proprio dove abbondavano questi "temibili" maghi tanto detestati dal Führer. Rivedo ciò che si diceva nel post precedente a proposito del Katéchôn, allora viene spontaneo pensare che, se l'ultima parvenza "katechonica" nella storia era data dal culto rabbinico, allora è con il nazismo che si è dato il via alla rimozione di quest'ultimo limite, (e "l'indra intima" deve aver per forza di cosa compartecipato), questione che continua ancora oggi ma in forme assai più subdole (seppur trattandosi della parvenza della parvenza di un limite già rimosso, e nient'altro), ovvero in forme autodistruttive.

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    1. Ci siam capiti, ci siamo: oggi **non on tempi** per “operare” un bel niente, anzi! Come dice il detto: “la strada dell’infermo è lastricata di buone intenzioni” … Se tu non hai “autorità” e, tuttavia, “operi” comunque cosa significa? Che delle “altre cose” operano in/con/per te … per mezzo di “te” … Questo vuol dire. Senza eufemismi. Poi certe pratiche magiche sono ambigue di per sé stesse, occorrerebbe un qualcopsa che le discipline, le indirizzi, ma ciòà mancava in quel contesto. Di conseguenze, come dico: hanno fatto “un’evocazione di troppo” …! Mettiamola in tal modo. Eh eh, Crowley che chiama cattivo Mathers fa davvero ridere! Infatti Mathers, alla fin fine, non era una cattiva persona, era mal indirizzato ed illuso, ma le sue intenzioni **no** erano cattive: purtroppo in certi contesti ci sta sempre questa gente **non** cattiva proprio per niente, però male indirizzata. E tale gente viene usata, “malgré elle meme”. Al contrario, Crowley era una individualità **efefttivamente** “pericolosa”, diciamola così …! Con un eufemismo, stavolta … Esatto che un elemento ebraico sia dietro tutte queste cose, la cosiddetta “Kabbalah pratica”, per l’appunto. Infatti stessa zona di origine di queste forze, stessa zone particolarmente legata allo sterminio. Il Führer tanto li detestava - secondo lui erano la vera causa delle storture - e tuttavia ne desideravba il potere: vi è questa relazione ambigua sulla quale G. Galli giustamente insisteva, che lui sottolineava più volte. Relazione ambigua mai spiegata dalle spiegazioni storioche accademiche correnti e, per tali spiegazioni, del tutto incomprensibile, per cui non hanno altra scelta se non negare questa reale ambiguità, che però era presente. Sì che certe forze hanno partecipato alla rimozione del “katèchon”, dei “limiti” residui cioè.
      E lo si diceva “illo tempore” si era la mancanza di una relativa “unità” nel campo contro iniziatico (che NON È un’ “organizzazione” ma uno spirito negatore, che si maschera in varie forme, secondo tempi e modalità), soprattutto fra le due tendenze una “occidentale” ed una “orientale” (“rosa” e “verdi”) = ora c’è! Ora l’hanno ottenuta! Hai detto niente … difatti, le cose vanno rapide da quando l’hanno raggiunta, casuale? Non credo affatto …






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  2. Due "noticine" se mi è concesso..

    1) il discorso "cabalistico" è ben più antico dei tempi di Shabbatai Zevi e anche come area geografica ha altre origini che non la zona "askhenazita" ;

    2) dalla corrisposndenza privata di Guenon, emerge paradossalmente che Guenon aveva una certa considerazione dell'intellettualità(in senso guenoniano) di Crowley, e molti degli attegiamenti di Crowley erano appunto "atteggiamenti".
    Sempre in questa corrispondenza , vengono citati altri individui , uno in particolare , che di intellettualità ne aveva ben poca , ma che era molto ma molto "potente" .

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    1. Al punto 1) è ovvio ma qui stiamo parlando del “katèchon” e non di Cabala “di per sé”; 2) Vero è così. Guénon aveva una certa considerazione per Crowley, per lui McGregor Mathers era in sostanza un ingenuo credente, mettiamola in tal modo. Ma, e **proprio per questo** motivo, Mathers per lui **non era** un pericolo, Crowley invece sì . . .


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    2. Infatti la potenza “psychica” non è detto che vada di pari passo con l’ “intellettualità” e spesso accade il contrario, ma – pure qui – non sempre.

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    3. Per esempio, per Guénon Trebitsch-Lincoln era meno intelligente di Crowley e più pericoloso: sottoscrivo! Sottoscrivo! Anche qui vediamo la dualità storica del campo contro i., che, oggi, appare risolta, e le cose si stano scìrotolando rapidamente, come appunto se qualcosa che tratteneva più nonc i fosse! Crowley era legato al rosicrucianesimo deviato, e Trebitsch-Lincoln al cosiddetto “Drago verde” – altra “sigla” della “contro i.” che NON è un’ “organizzazione” ma si maschera in varie sigle, organizzazioni, sotto varie etichette – e cioè l’ermetismo – sempre deviato, perché ci sta un ermetismo GIUSTO; attenzione – orientale, più antico e potente. Crowley era fra quelli – tanti! – che sempre credono di “poter venire a patti con le ‘potenze’” … Eh no, cari, no! Non funziona così … Quando tu entri in “certe” cose, sappilo, non n’esci più, vedi la situazione di oggi: son entrati – scrissi in quel vecchio post di non farlo, inutile parlare a certe forze, per cui l’ho saggiamente cancellato –, son entrati dentro un budello: non ne usciranno più se non alle condizioni del padrone del “budello” (metaforico, chiaro) … sono in un tunnel … “Non aprite quella porta” recitava il titolo d’un vecchio, e per niente un granché!, film “vintage” … Ma l’hanno aperta. Come chiunque sa un pochino di ‘ste cose qui, richiuderla NON è uno scherzo! È anzi DIFFICILISSIMO! E non avviene “a costo zero” … sia detto a chiare lettere …




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    4. Dove trovo le corrispondenze private di Guénon? Ho diversi stralci ma nulla di completo...

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    5. Ci sta quel volumetto della corrispondenza con Evola, però anni Novanta (e citato su questo blog), e poi qualcosa pubblicata dalla Luni, che non ho perché non ho stima della casa editrice. Su Crowley ci sta nella corrispondenza con Evola, anni Novanta, curata da Del Ponte che, ovviamente, non manca di porre qualche suo commentino poco attinente, che avrebbe fatto meglio a “sparagnarsi” ma così vanno le cose ... In ogni caso, al corrispondenza quella è, quella rimane ...


















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    6. Ci sono poi le pubblicazioni in francese eh, più ricche - più commplete - che in italiano. Una cosa va però sottolineata: questo è ciò che Guénon scriveva **privatamente** cioè, a torto o a ragione che sia, era quel che non reputava di poter dire pubblicamente, insieme a cose che lui aveva già detto pubblicamente, però “riassunte” per così dire.









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    7. Grazie del commento e del file, che ho preferito non condividere **ivi quivi**, contiene la gran parte delle lettere di Guénon. Vanno fatte le osservazioni di qui su, però, e cioè si deve sempre vedere chi le inviava. Molte non contengono altro che una sorta di sunto di ciò che comunque sosteneva pubblicamente, ma interessanti sono le sue osservazioni su singole personalità, per esempio, per venire alla questione da te posta (Crowley e dove lo si peò trovare nelle lettere personali di Guénon). Vi sono anche quelle ad Evola.





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    8. Dunque ho visto il materiale su Crowley (grazie del link!), ed è quasi tutto citato nelle lettere a J. Evola, evidentemente con lui si sentiva di poter “spingersi” un po’ “più in là” (per così dire) …, tranne un’altra citazione del nome (di Crowley), nelle lettere a Lovinescu dove, significativamente!, chiama Crowley “Crow” (corvo in inglese, tra l’altro …), quindi alludendo chiaramente a lui – tant’è che in nota si dice, in chiaro, trattarsi di Crowley – ma non nominandolo per esteso … significativo, direi!



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  3. Tra l’altro, il continuo contatto con la “dimensione sottile” senza le dovute cautele – come nel caso di A. Hitler –, inevitabilmente provoca effetti sul corpo …

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