“‘BISOGNA FARE PRIMA IL PIENO D’ARIA’ – ‘La bomba atomica è una tigre di carta’”
“‘BISOGNA FARE PRIMA IL PIENO D’ARIA’ –
‘La bomba atomica è una tigre di carta’”
(E. Jünger)
“Un contributo al superamento della paura può essere l’opera d’arte. In questo consiste anche il compito dell’architettura che, in quanto arte, eleva il semplice bisogno. Se fallisce qui mettendosi interamente a disposizione dei semplici eventi e del loro ordine, animata nel migliore dei casi da bizzarre intenzioni estetiche, allora la paura non può che aumentare. Essa è, come in tutti i tempi, paura della morte, paura che viene oggi avvertita, secondo lo stile del tempo, come effetto della tecnica. C’è sempre stato bisogno di spiriti forti perché simili ammonimenti non venissero accettati a priori, e in questo senso la frase di Mao ‘La bomba atomica è una tigre di carta’ [zhi laohu {紙老虎}] rientra tra le poche frasi geniali della nostra epoca. Avrebbe potuto pronunciarla Lao-Tse.
I paesaggi, nel senso della natura e delle civiltà primitive, delle civiltà aurorali e delle civiltà superiori, son destinati a scomparire; bisogna rassegnarsi. (…) della loro periodicità si è occupato il mio Muro del tempo (1959). Gli ‘imbiancamenti’ possono avvenire anche per mezzo del fuoco. I presocratici ne erano già al corrente. Qui c’imbattiamo in un aspetto particolare – ci chiediamo cioè come sia in grado il singolo di sopportare questa situazione senza subire danni. (…)
Si è soliti riferirsi a condizioni perfette per ‘tenere la gente su di morale’ – nel culto, nella metafisica, nella tecnica, nell’economia – la si colma cioè di belle promesse. E’ quanto hanno fatto da sempre preti, tiranni, buoni e cattivi padri. ‘Devi prima diventare grande’, si diceva al bambino. Quando poi era grande, le preoccupazioni cambiavano; la preoccupazione restava. (…)
BISOGNA FARE PRIMA IL PIENO D’ARIA” (E. JÜNGER, Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza, multhipla edizioni, Milano 1982, pp. 71-72, [corsivi in originale, maiuscolo e grassetti miei, miei commenti fra parentesi sia quadre sia graffe]).
postato da: december alle ore 11:53 |
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[non esiste più non solo la pagina (ma invece rimane il link), ma proprio non esiste più questo link]
PS. Sull’espressione “tigre di carta” vi è una pagina Wikiquote, cf.
https://it.wikiquote.org/wiki/Tigre_di_carta.
Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”18 novembre 2021 00:10
RispondiElimina“Eraclito ha pronunciato questa sentenza, rivolta agli uomini in generale: «una volta nati, vogliono vivere e incontrare destini di morte, ma ancor più vogliono riposare; e lasciano dietro di sé figli, perché anch’essi destini di morte». Oggi l’orecchio «storico» non viene urtato né scandalizzato dalle suddette parole: tutto ciò suona molto «eracliteo». Ma bisogna davvero credere che l’uomo medio di quei tempi fosse più scadente dell’uomo medio che vive ai nostri giorni? In caso contrario, perché contestare come esaltate, deliranti, patologiche le parole di chi, come Nietzsche, si è espresso con eguale pessimismo, e con dispregio sfacciato, sulla natura degli uomini? Nietzsche ha dimostrato comunque nel modo più limpido che esistono anche uomini antitetici a quelli descritti da Eraclito; e dimostrar ciò con la propria vita è un’obbiettiva catarsi, riguardo a tal pessimismo. Poiché senz’alcun dubbio Nietzsche non è stato un uomo il cui impulso vitale mirasse nell’essenza al «riposo»”, G. COLLI, “Dopo Nietzsche”, Adelphi Edizioni, Milano 1979, p. 107, corsivi in originale.
Oggi è sant’Andrea … Un commento sulle parole – vecchie (nell’edizione italiana: del ben lontano 1982) – di Jünger, qui su riportate …
RispondiEliminaE di cos’è l’effetto la “paura del vaccino” se non della “paura della tecnica”? Che, a sua volta, di cos’è l’effetto se non della “paura della morte”? Questo è, in effetti. Si tratta del MODERNO “potere occhiuto e (PSEUDO) ‘onnipotente’” (Hitler o Stalin, fondamentalmente) che la stragrande maggioranza dei “no qualcosa” sta evocando – come fantasma (il che ricorda la famosa frase di Marx – ne “Il 18 brumaio di Luigi Napoleone”, secondo cui gli eventi si ripetono sempre due volte: “come tragedia e come farsa”) – meglio: come **farsa** – poiché oggi SI POTREBBE far ciò che né Hitler né Stalin potevano (in teoria) fare (ma che invece fecero), e tuttavia NON ACCADE. Non v’è alcun “New World Order” (NWO), ma un Gran Disorder (GD). Questo poiché la raccolta dati è immensa, e tuttavia i database non si “parlano” – come dicono loro con eufemismi risibili – per cui non si raggiunge mai una “massa critica” sufficiente ad innescare la reazione: siamo in un “cosmo sociale freddo”, avrebbe detto Baudrillard, con ragione, peraltro. Una simile “pseudo unità” potrà raggiungersi **solo e soltanto** a partire dall’ambito finanziario, e non per mezzo di certificati vari, sanitari o d’altro genere che sia, che generano – come ognuno può vedere –, ben lungi dalla sedicente “dittatura” (ma l’alterazione dei termini ormai ha colpito anche la parola “dittatura”), ben lungi dalla cosiddetta “‘dittatura’ sanitaria”, generano un caos normativo notevole, diverso **per ogni paese che vai**, con mille varanti, un vero e proprio caos. Infatti ci sono le varianti del virus e ci sono le varianti delle **reazioni** sociali allo stesso virus. In poche parole: il virus ha contribuito ad un’ulteriore frammentazione globale, altro che unità! Foss’anche **pseudo** unità! E questa sarebbe la “dittatura” globale?? Ma lor signori sanno cos’è una dittatura? Dov’è la “presa del potere” che deriva dallo stato di emergenza e cioè – questa è la definizione – lo stato di eccezione? Dov’è, in sostanza, Adolf Hitler redivivo? Non se ne vede traccia. Come dissi “illo tempore” c’è lo stato d’emergenza ************************************senza************************************ lo stato d’eccezione. Senza. Poiché non vi è alcun gruppo, oggi, capace di **rimettere ordine** nel Gran Chaos che, in realtà, il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” – una **parodia d’ordine** –, di fatto, è stato. Passato: È STATO, non c’è più.
Ma vi è un’altra considerazione da farsi. Oggi la “morte” viene temuta **NON** se viene dalla Natura – la quale NON fa parte “dell’equazione umana” oggi, neanche degna di mettere paura: essa è un’immagine, cioè un simulacro –, quanto *se e solo se* viene dalla **tecnica**. Ma la Natura è perfettamente in grado di ucciderci: l’ha sempre fatto, in effetti! A costoro non importa.
EliminaEd anche il “Regnum Antichristi” deve – oggi –, secondo costoro, prendere le forme di un qualcosa di ricollegato alla tecnica. Ma non è così, di nuovo – E SEMPRE – NON È così, **non è così** affatto.
Nessuno contesta – chi scrive proprio per niente (“ILLO TEMPORE” son sempre stato contro le sciocchezze “marxistizzanti” proprio perché quegli illusi non capivano – né capiscono – la tecnica!) – nessuno contesta, si diceva, la centralità, per le sorti umane, per le sorti della civilizzazione, della tecnica: nessuno sano di mente, almeno. Ma tutto ciò, per quanto decisivo sia stato – e continui ad esserlo, sebbene meno poiché la pandemia ha dimostrato che il dominiod ella tecnica ci sta, però è instabile –, NON è sufficiente (siccome insegnava Guénon, sempre “ILLO TEMPORE”), **NON È sufficiente** affatto perché si giunga alla “fine” cosiddetta. DEVE, dunque, intervenire un “altro” fattore, “non proveniente da quell’àmbito, tutto sommato limitato, cui appartiene il ‘regno della quantità’”. DEVE … NON È un “optional”, è un “must” … A tal proposito, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/03/due-precisazioni_5.html
Per tutti questi, sarebbe la “digitalizzazione spinta” – come la chiama chi scrive – ad essere, “tout court”, il “Regnum Antichristi”, ma – di novo – NON È così.
Quest’ultima – la “digitalizzazione spinta” – senz’alcun dubbio ha esercitato, e continua, sempre senz’alcun dubbio, ad esercitare, un ruolo **sociale** decisivo. Nessun dubbio. Ma può consentire solo una continuità del processo in atto. Al contrario, deve intervenire una **discontinuità** - ovvero un cambiamento **qualitativo** - perché, dall’attuale assetto – “chaotico” – del mondo, possasi passar al “Regnum Antichristi”, ed è precisamente questo il punto che tutti costoro tanto han difficoltà nell’accettare. Il motivo è chiaro: tante loro “certezze” salterebbero per aria, se fosse vero: ecco perché non possono che nemmeno concepire tale possibilità, possibilità che, ahi noi, diverrà realtà … perché questo è l’unico – e solo – modo per mezzo del quale i ciclo umano finirà”, ovvero – in un altro linguaggio ci sarà la “fine” cosiddetta.
Se posso chiedere cosa ne sarà di chi non seguirà l A.?
RispondiEliminaVerrà immesso in un nuovo ciclo? Probabilmente sarà la fine della manifestazione tutta...
Certo che sarà la fine della manifestazione NON “tutta”, ma “di” ed “IN” **questo ciclo**, con la “discriminazione finale” della quale tanto Guénon parlò “illo tempore”, con scarsa comprensione, a quanto si vede … poiché, in linea generale oggi si hanno grossissime difficoltà nel penetrare il linguaggio eminentemente **symbolico** delle Scritture, fiorendo un “letteralismo” talvolta **imbarazzante**, quanto a stupidità ed ottusità incredibili. Cosa rimarrà e cosa non rimarrà è un qualcosa dipende da una serie di fattori complessi (ad esempio sappiamo che i coccodrilli son sopravvissuti – per fare un esempio – a tante altre precedenti “fini”), per cui, per ora, quel che si può più facilmente comprendere si è che la seduzione – non il NWO, **non** “Gengis Khan redivivo”m, la seduzione, lo sviamento – indotta dall’ “A.” non potrà, per principio, toccar tutti. A questo punto, bisognerà però distinguere fra chi non soccomberà alla **seduzione**, all’illusione perché **comprenderà** il **perché** non avrà”corrisposto” all’opera d’illusione e chi, al contrario, dirà no perché dice no a tutto (ce n’è a iosa oggi), e cioè rappresentando un fondo ottuso e non responsivo che c’è a prescindere. Quindi dovrà emergere un “criterion”, anche relativamente oggettivo, che permetta il posizionamento di queste due posizioni solo apparentemente simili ma, in realtà, frontalmente opposte.
EliminaDi quelli, po, che si saranno opposto con criterio **giusto*+ si può allora, dire che tutti passeranno al “prossimo ciclo”? Non può dirsi con certezza: e qui stanno quei “fattori complessi” dei quali s’è detto qui sopra, cioè all’inizio di tale presente risposta.
Errori qua sopra: “giusto” a destra, occorre aggiungerci: *, e a “po” aggiunger una “i” = poi …
EliminaMa continuiamo il discorso. Il punto è: il “R. A.” costringerà ad una scelta. Tale scelta è, però **necessaria ma insufficiente** a “passare” al “prossimo cyclo”, cioè a “superare” le “Acque” (il “Passaggio delle Acque” di cui parlò Guénon “illo tempore”) …
la chiave sta nelle parole: **necessaria ma insufficiente** …
Sempre che si sia interessati, un’indicazione riguardo a tal problema.
EliminaCf. https://www.lulu.com/it/it/shop/andrea-a-ianniello/firfis-volume-i-2003-ad-digital-edition/hardcover/product-k6jzjq.html
Parola-chiave: “prolungamenti”: p. 91, 106, 331.
“fine del ciclo”, p. 24, 34, 42, 100, 127, 147, 151, 156, 159, 232, 299, 314, 320, 325, 339, 340, 345, 350, 398, 405, 411.
Poi anche “La Questione dello Pseudo-Maitreya a partire dall’Opera di René Guénon”, un’indicazione riguardo al problema delle date, in relazione al “R.A.”.
Eliminacf. https://www.lulu.com/it/it/shop/enrico-fortunia/su-maitreya-e-sul-new-age/paperback/product-1pkv84z.html
Parola-chiave: “2025”: p. 74, 75, 89.
Qualche altro spunto può trovarsi nel link citato in questo post, cf.
Eliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/12/link-su-di-un-frammento-del-2007.html
Peraltro vi è quella miniserie (“Netflix”), intitolata “Midnight Mass” – Messa di mezzanotte – che, pur virando su “topos” classici del genere (il vampiro, ecc.), e pur essendo basata – in sostanza – su di una serie di dilemmi *etici*, pone l’accento sul “miracolo falso”, falso **non** perché non avviene, ma perché illusorio. Bella la scena finale della ragazza, che per prima era andata incontro al miracolo “falso” e, quindi, aveva ripreso l’uso delle cosce, una volta che il vampiro ed i suoi effetti svaniscano, riprende a vedere non funzionanti le sue cosce, com’era stato all’inizio.
RispondiEliminaBene. Centrale – nella vicenda dell’ “A.” - son proprio i miracoli “falsi”, nel senso detto. Egli è il “falso maestro”, il “falso messia” (forma estrema del “falso maestro”), e ********non******** il “conquistatore invincibile” … come qui detto e ridetto tante ma tante volte.
Tra l’altro, nelle leggende sull’ “A.”, si legge di miracoli che costui, sotto mentite spoglie, avrebbe fatto nel corso della storia, con lo scopo di salvare dalla morte tanta gente, che poi avrebbe – nel futuro – fatto parte del suo “esercito”, “esercito” certamente ********non******** in senso militare …
Come sempre, il complotto - quello vero - c’è davvero, solo che non corrispondi affatto all’immagine ridicola e caricaturale che se ne fanno i “compro tristi” (i “compro tristi” no una cosa qualsiasi purché sembri attentare alla cosiddetta “libertà”).
RispondiEliminaIn nome della “libertà”, infatti, si sono sempre fatte le cose più nere . . .
La nascita di una contro escatologia, direi che vi abbiamo assistito sotto gli occhi . . .
Ed è una massa di manovra della quale sentiremo ancora parlare, sotto cangianti maschere, sotto pretesti più o mneo basati su cose reali . . .
Da questo post:
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/06/effetto-covid.html.
Sempre la citazione d’inizio:
“Quanto alla libertà, essa cesserà ben presto del tutto, in tutte le sue forme. Vivere dipenderà da una sottomissione rigorosa a disposizioni rigorose che non sarà più possibile trasgredire. Il passeggero di un aereo non è libero. I passeggeri della vita futura lo saranno ancor meno: passeranno la loro durata attaccati al seggiolino”[1] ([1] J. BAUDRILLARD, “La sinistra divina”, Feltrinelli Editore, Milano ****1986****, p. 96).
Questo stare “attaccati al seggiolino” è il populismo, è la sua molla profonda, ed è una molla ormai molla. Quindi, ora, cosa ci attende? Cosa davvero “manipola” tutto questo complesso gioco di “riprogrammazioni”?
Ora si pone la questione: è questa “riprogrammazioni” – continua, e che continua – il “Regnum Antichristi” (“R. A,”)? NO! DEL TUTTO ED ASSOLUTAMENTE: NO! N’è una sua condizione, anzi una **precondizione**, ma **NON** certo la **realizzazione** (del detto “R. A.”)! Su ciò bisogna esser chiari come CRYSTALLO di rocca!
@i
Mi sia, poi, concesso di aggiungere un’altra osservazione: questi non hanno la benché più minima, più pallida idea di cosa fosse un “dominio” premoderno, abituati come sono solo alla modernità ed alla sua inespiabile, per lo inesplicabile, comunque irrisolvibile crisi perenne, per farsene un’idea, solo un’idea eh, consiglio, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/12/link-di-un-vecchio-post-mai-pubblicato.html
@i
Se le cose stano così – e così stanno – allora tutte le svariate interpretazioni oggi in voga sono errate alla radice poiché propongono una sorta di estensione di stati **moderni**, resi “cattivi” dall’ “A.”, ma ciò è impossibile, poiché quel che si ha è una parodia di un’organizzazione tradizionale, non “moderna”, una forma di stato diversa da tutte quelle cui gli attuali uomini son adusi e che conoscono, ma una versione – **parodistica**, giova ripeterlo – di qualcosa che poteva essere – diffusa però “all’intero globo”, almeno potenzialmente – molti secoli fa. Peraltro la “simia Dei” deve imitare “certi” modelli **premoderni**, non certo seguire la modernità …