“DROMOCRAZIA” (P. Virilio[i])] ha vinto la “DEMOCRAZIA”, IN FRANTUMI, ormai.
Ovvero:
IL PERENNE “STATO DI EMERGENZA” (Virilio, Idem) ‘GLOBALE’.
“Ma è necessario – anche se impopolare – innanzitutto domandarsi: se si considera irrazionalista la rottura di una vetrina, è forse razionale la ‘non-rottura’ di una vetrina?
Se si considera irrazionalista la distruzione di un’automobile, è forse razionale la ‘non-rottura’ di un’automobile?
Il senso di queste domande non è provocatorio. Al contrario.
Si vuole affermare […] che la connotazione in negativo (ir-razionale) o viene fatta in relazione al suo contrario positivo (razionale) o non ha alcun significato” (1).
“Razionale” non ha senso, se, con tal termine, s’intende in qualche modo “buono”, e, di converso, ed all’ inverso, “irrazionale” significherebbe “cattivo”. Inoltre, vero, o si dà senso a qualcosa – e in modo positivo –, o il “giudizio di valore” che se ne trae non è che una petizione di principio. Ma, purtroppo, il “nostro” mondo vive delle rimanenza, nella degenerazione, senza fine, di queste categorie. Dunque un mondo senza significato, al quale molta gente – che non ha gli strumenti culturali per affrontare la deriva senza fine – reagisce chiudendosi, in un qualche modo. Tutto il comportamento contemporaneo è infatti dominato dalla rimozione e da varie di escapismo. Spesso rabbiose.
Sempre ottuse però …
E chissà se mai vedremo il redde rationem, il momento – al momento incomprensibile, inimmaginabile –, in cui si affronteranno – finalmente!! – questi “nodi” che si son andati accumulando in cinquecento anni, e passa. Ma il problema vero è che non passa!
Diceva J. Cage: “Qualsiasi tentativo di escludere l’ ‘irrazionale’ è irrazionale. Qualsiasi strategia compositiva totalmente ‘razionale’ è supremamente irrazionale” (2).
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/12/la-rovina-del-cash.html
Come ho detto altrove, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/12/con-questultimo-post-credo.html (3),
speriamo che, dunque, con questo ed eventualmente il prox. Post, possasi, al fin, venire a cose **solo** di “piccolo cabotaggio” – come amo dire per i-scherzo. Com’era poi, peraltro, mia intenzione alla fine di due anni fa, sennonché, la pandemia – “pan de nostra”, mica è solo mia! … – mi ha costretto a rivedere tale decisione già presa in quel tempo.
Il vulcano dovrebbe ormai essere a fine della fase detta “eruttiva” per entrare in fase di riposo, si spera possasi, al fin, lasciar solo fenomeni piccoli di vulcanesimo, ma indebolito …
Chi avrà quindi avuto “orecchie per intendere”, avrà inteso, mentre chi non ne ha, mai ne avrà, pertanto è del tutto inutile cercare di cambiarlo: “fatica di Sysipho”, come suol dirsi.
@i
(1) Citazione un po’ da “preistoria”, ma, comunque, interessante: G. Lerner - L. Manconi - M. Sinibaldi, Uno strano movimento di strani studenti. Composizione, politica e cultura dei non garantiti, Feltrinelli opuscoli marxisti, Milano 1978, p. 59, corsivi miei. [Commento aggiunto al post originale: i “non garantiti” oggi son divenuti una parte assai significativa della società, ma nessuna rivolta epocale si è **mai** verificata: il “consensus” rimane **il** problema decisivo … Altro problema, grosso, è la definizione di “razionale” a fronte d’ “ir-razionale”, dove per “razionale” s’intende, de facto, “funzionale al sistema vigente”, la qual cosa implicherebbe, a sua volta, che le basi di questo tal “System” siano “razionali”, cosa che, a sua volta, non è affatto vera …!]
(2) J. Cage, Silenzio, Feltrinelli Editore, Milano 1971, p. 37, nota a pie’ pagina.
(3) Peraltro in questo post, precisamente nell’ Aggiunta, si parla dei cagot …
PS. Vi è chi parla di “mobilitazione totale” al riguardo della situazione presente, il che significa non aver capito niente dei cambiamenti cominciati negli anni Settanta, per cui: di qual interesse si fanno gl’interessi col diffondere siffatte chimere?
Di “chi” (ma “il suo nome è legione”) vuol prendere il potere davvero – quest’oggi – al cui riguardo cf. Ap., XVI, 12, e Ap., XVII, 18.
Parlerei – al riguardo del momento cominciato con la “pan-de-nostra” – non di “ mobilitazione globale”, ma, invece, al contrario, di smobilitazione globale!
i “La velocità è la speranza dell’Occidente”, P. VIRILIO, Velocità e politica. saggio di dromologia, Multhipla Edizioni, Milano 1981, p. 53. “«Non ragionate!» Federico II [di Prussia] ai suoi soldati”, ivi, p. 69, corsivi in originale, mie osservazioni fra parentesi quadre. lo stesso Virilio parlava, “in tempi non sospetti”, di quel che una certa vulgata retorica (molto persistente) martella oggi: la costruzione di uno “stato d’emergenza” come stato permanente (cf. ivi, pp. 113-127), ma con ben altra “sostanza” rispetto a questo “chiacchericcio” attuale, fatto con lo stampino: son sostanzialmente gli stessi “argomenti” che ritornano, con lo scopo di far “dubitare” ma senza mai proporre quadri alternativi di spiegazione generale: non son in grado di farlo. Semplice.
Qui sopra “delle rimanenza” è un refuso per: “delle rimanenze” …
RispondiEliminaMoltissimo visualizzato questo post.
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