“Il motto ‘E’ meglio
finirla con la paura che vivere in una paura senza fine’ non è particolarmente
antico. Schill, l’animoso maggiore prussiano, lo lanciò alla sua schiera di
volontari nel 1809, ad Arneburg sull’Elba, prima di tornare a marciare contri i
francesi. Ecco dunque un eminente testimone germanico di una delle più
enigmatiche di cui abbiano avuto ad occuparsi gli storici: il suicidio del
vecchio re ostrogoto Ermanarico alla vista delle schiere unne. Le fonti antiche
sono insolitamente magre su questo punto, che dovette avere il valore di un
segnale, e il testimone di maggior affidamento è ancora una volta Ammiano
Marcellino, l’ufficiale che ha senza dubbio combattuto di persona gli unni e
avuto accesso, negli stati maggiori, a tutte le informazioni sul lor conto” (H.
Schreiber, Gli Unni, Garzanti Editore, Milano 1976, p. 24).
Questa frase fa parte
del libro appena citato, la cui copertina si trova in questo post, cf.
Andrea A.
Ianniello
Il post relativo al link riportato qui sopra è stato cancellato, ma ripreso altrove, cf.
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