Guénon amava sempre
citare questo detto – assieme ad un altro[1]
–, ed è: Vulgus vult decìpi (“il
volgo vuol essere ingannato”); al quale si risponde, necessariamente: ergo decipiàtur (“dunque, sia ingannato”).
Viene attribuito al
cardinal nipote di Paolo IV Carafa, cf.
https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Carafa_(cardinale)
– davvero un bel tipino, questo cardinal
nipote di Paolo IV Carafa .... –.
La forma originale,
però, sarebbe questa: cf.
https://it.wikiquote.org/wiki/Carlo_Carafa.
In ogni caso, questa è
la forma più nota, probabilmente apocrifa, basata sul detto effettivo (questo non avrebbe “vulgus”, ma invece “mundus”);
ecco la forma più nota, con “vulgus” e non “mundus”, dunque: cf.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vulgus_vult_decipi,_ergo_decipiatur.
Andrea A.
Ianniello
Errata corridge: “decìpi” qui sorpa va corretto in: “dècipi”, poiché della terza declinazione.
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