martedì 4 febbraio 2025

“SNAKAYÀR” – 1995-2025, TRENT’ anni dopo,1 – 1975-2025, CINQUANT’ Anni dopo, 1

 

 

 

 

Per l’episodio del bastone che diventa serpente per poi tornar bastone, sia NELLA BIBBIA che NEL CORANO, cf. C. M. GUZZETTI, Bibbia e Corano. Un confronto sinottico, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995, pp. 142-143. Dove, A SINISTRA, ci son i passi BIBLICI e, A DESTRA, quelli CORANICI.

Tra i non molti testi che presentano tal quadro sinottico.

 

Kâna el-insânu hayyatan fil-qidam.

(«L’uomo fu un tempo serpente»)”.

R. GUÉNON, Simboli della scienza sacra, Adelphi Edizioni, Milano 1975 (edizione gli Adelphi, 1997, p. 127, corsivi in originale, cap. 20.

 

 

 

 

Per dimostrare agli egiziani che Aronne riusciva con il suo bastone a fare qualcosa d’inimitabile, Dio procurò che il serpente in cui si era appena trasformato divorasse tutti i bastoni degli altri maghi”, L. GINZBERG, Le leggende degli ebrei IV. Mosè in Egitto - Mosè nel deserto, Adelphi Edizioni, Milano 2003, p. 94.

 

Per guarirli, il Santo, sia Egli benedetto, ordinò a Mosè di forgiare un serpente di bronzo e porlo in cima ad un palo così «chi è stato morsicato lo guarderà e guarirà» (Nm, 21, 8). Mosè obbedì, innalzò il serpente e questi rimase sospeso nell’aria, affinché tutti potessero guardarlo, lassù. Lo fece di bronzo, poiché in ebraico la parola che indica questo metallo corrisponde alla parola che indica «serpente», e così la materia di quell’oggetto aveva un suono molto simile all’animale che raffigurava. Ma non era propriamente la vista del serpente di bronzo a guarire e ridare la vita, bensì il fatto stesso di alzare gli occhi al cielo e rimettere i propri cuori al volere del Padre lassù […]. Guardare il serpente di bronzo, però, guariva non solo chi era stato morsicato dai serpenti, ma anche chi era stato aggredito da altri animali, come ad esempio i cani. Anzi, queste ferite si sanavano ancora più in fretta: mentre per il morso dei serpenti bisognava soffermare a lungo lo sguardo, negli altri casi bastava un’occhiata di sfuggita”, L. GINZBERG, Le leggende degli ebrei V. Verso la Terra Promessa, Adelphi Edizioni, Milano 2014, pp. 191-192, corsivo in originale.

 

Vi è anche, però, un “serpente” buono, non solo quello malvagio dell’ “altra parte” (sitrà ahrà) e di “Samaèl” e “Lilìt” ovvero del mondo sottile negativo (lo “psichismo INFERIORE COSMICO”, per citar Guénon – ma è solo un linguaggio per denotarlo! – FRA gli altri POSSIBILI!). Un esempio: “Vieni, guarda. Come v’è una strada in alto, così v’è una strada in basso, e il mare si divide in numerosi corsi in ogni lato. Vi è un corso che rende il mare più vasto e produce pesci cattivi, ciascuno secondo il proprio genere. Come le acque inferiori producono pesci buoni, pesci cattivi, pesci rana, allo stesso modo [esso produce] pesci cattivi. Quando si servono della via del mare, appaiono montati sui loro cavalli. Se il serpente, che è retroguardia di tutte le schiere […] non li respingesse, distruggerebbero il mondo. È dal loro lato che provengono le magie in questo mondo. Vieni, guarda. […] Sul trono di Salomone si agitava un serpente legato allo scettro al di sopra dei leoni”, Zohar, a cura di G. Busi, Einaudi editore, Torino 2008, pp. 80-81, grassetti miei. Il “mare” in realtà, si sarà ben capito, è la “manifestazione sottile” cioè quel vasto “mondo” che si “apre” NON APPENA si “varchino” le “colonne d’Ercole” (“symboliche”) – e la GRANDE MURAGLIA – che circonda(VA)no il “nostro” (NON è affatto “nostro” in realtà!) mondo … Si tratta del “Gran Mare” ermetico, sul quale ricordo il vecchio testo Il pilota dell’onda viva (di Lambsprinck, pseudonimo symbolico anch’esso!)… e, come si vede, la “manifestazione ‘sottile’” cosiddetta possiede due lati: uno che “produce solo “pesci” (atti all’esistenza “liquida” sottile) cattivi e l’altra che ne “produce” di buoni e di cattivi …

Sui “pesci” - e sulla “rana” - si veda il loro ruolo nei dipinti di H. Bosch … Il legame del mare con i “cavalloni” è ben noto; tra l’altro il cavallo è anche animale di Poseidone, dio del “mare” …

 

Giusti i rilievi di Busi (nell’Introduzione) sulla “banalizzazione” (“new-age” cosiddetta) del testo dello Zohar, un testo tutt’altro che semplice!

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

 

 

3 commenti:

  1. Alcuni link (lynx), cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2025/02/candelora-khan-de-lora-link.html
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/02/un-piccolo-brano-da.html
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/08/frammenti-di-destino-o-destino-in_24.html

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  2. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/09/in-relazione-al-film-essi-vivono.html

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  3. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/02/link-allintervista-bernard-mcguinn.html
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/02/uscire-dalla-modernita.html






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