mercoledì 29 gennaio 2025

“Verso” l’ ‘8oo° della “Crociata di Federico II” (del 1228)

 

 

 

Egli aggiungeva che Mosè, attraverso una cabala sconosciuta, aveva dato a BENSALEM le sue leggi e che quando il Messia giungerà per sedersi sul trono a Gerusalemme, IL RE DI BENSALEM SIEDERÀ AI SUOI PIEDI mentre tutti gli altri re dovranno tenersi a grande distanza. A parte queste sue fantasticherie ebraiche, Joachim era un uomo saggio, istruito e di larghe vedute”.

F. BACONE, La Nuova Atlantide, a cura di Paolo Rossi, TEA, Milano 1991 p. 92, grassetto e maiuscole miei.

La “Nuova Atlantide” viene governata dalla “Casa di Salomone”, un gruppo, in sostanza, di scienziati, ma il simbolo di uno dei “Padri” della “Casa di Salomone” è  – chiaramente – di provenienza ermetica, cf. ivi, p. 98. Si tratta, in effetti, dello stesso filone ermetico-cabbalistico di Campanella[1].

 

Il filosofo sedeva sul prato. Disse: - I segni formano una lingua, ma non quella che credi di conoscere -”.

I. CALVINO, Le città invisibili, Oscar Mondadori, Milano 2013 (edizione originale della Palomar 1993), p. 46.

 

Agli inizi della filosofia moderna, Bacone considera ancora i TRE termini DEUS, HOMO, NATURA come costituenti tre oggetti di conoscenza distinti; egli tuttavia attribuisce un’importanza PREPONDERANTE alla Filosofia Naturale o Scienza della Natura, conformemente alla tendenza «SPERIMENTALISTICA» della mentalità moderna da lui rappresentata a quell’epoca”.

R. GUÉNON, La Grande Triade, Atanòr, Roma 1971, p. 124, maiuscole mie.

La Casa di Salomone – che governa, di fatto, “Bensalèm” – risente del simbolismo della “casa” che, come lo stesso Guénon sottolineava, è immagine del Cosmo …

Questa tendenza “sperimentalistica” (ma ci si ricordi che, per Guénon, la “magia” è una SCIENZA SPERIMENTALE!, anche se ben diversa dalle scienze sperimentali moderne …!), “inserita”, per così dire, nel “rosicrucianesimo”, ha contribuito NON POCO ad alterar quest’ultimo … A buon intenditor … 

 

 

Fra tre anni vi sarà l’800° della “CROCIATA di FEDERICO II”, a Gerusalemme. In vista d’un tal “traguardo” però, riflettiamo sulla “POCA cosa” che si può “fare” oggi – e NON parlo di opere di “ammorbidimento” ché, pur potendo esserci, SONO LIMITATE, per principio  –.

In tal senso, ricordar la Crociata di Federico II a Gerusalemme rientra in queste – peraltro POCHE, s’è già detto – “cose” che si possono “fare” (“HIC ET NUNC”). A tal proposito, cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2025/01/vexillum-regni-ierosolimae-link.html

In “vista” di quest’appuntamento, di QUELL’ “appuntamento”, per dir meglio, PREPARIAMOCI. “Chi ha orecchie per …” …

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

[1]

Nel testo: Cabala. Spiegel der Kunst und Natur, in Alchymia, di S. Michelspacher, del (1615) – la firma che si vede (“R. C.”) è Rosa Croce, chiaro – … come anche il “Reform Club” di Verne … insomma: siamo in ambito ben “rosa” NON ancora “shocking” però … Voglio dire: la deriva con Michelspacher è appena iniziata, NON siamo ancora al livello del XIX secolo, qui studiato “in tal senso” (siccome UNA “SEMINAGIONE” di cose che – poi – nel XX secolo avrebbero avuto riscontro, ed ANCOR di più ne avrebbero avuto nel XXI° SECOLO!) … Il “germe” di tale deriva in ambito rosicruciana già ci sta in Bacone? Altamente probabile. In Michelspacher non altrettanto, ma si limita solo a “segnare” un fase di passaggio “in tal senso” (nel senso della “deriva” intendo) … Da dove si evince questo solo **inizio** del “cambia mento” interno che avrebbe trasformato la “Rosacroce” legittima sempre più in “rosa” …? Dall’ **inversione** dell’orientamento di un’ *immagine* contenuta nel testo di  Michelspacher – quelli di “PRIMA Materia” e di “ULTIMA Materia” – **immagine**, peraltro, attribuita a Philalethe. Ma non siamo allora, poi, così lontani dalla tendenza che – dopo, eh, dopo!, NON mescoliamo tutto: son processi che necessitano di FASI – si sarebbe condensata ed espressa negli “alchimisti di Boston” (cf. FULCANELLI, Finis Gloriæ Mundi, Edizioni Mediterranee, Roma 2007) …? PROBABILE. PROBABILE. Ma, in tal caso, non siamo poi così lontani dalla deriva che – secoli dopo eh – avrebbe portato alle armi atomiche. Né siamo, tra l’altro, lontani dalla lotta tra i due gruppi che, per sommissimi, sommessi capi! (non si semplifichi troppo), son dietro gli aventi del momento presente … Senza dimenticarci del “D. verde” …[*]

Chi ha orecchi per …” 

 

 

[*] Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/01/come-si-puo-accrescere-il-potere.html

Idem … 

martedì 28 gennaio 2025

RIPROPOSIZIONE 4 (da l’hanno scorzo)

 

 

 

 

 

(Vecchio titolo: Per il cinquantenario di J. Evola (1898-1974) - 4 - Non 3/7 ma 7/3)

 

 

L’opera, di estinguere ad ogni contatto la reinsorgente forza delle Acque, viene assimilata alla fatica di Ercole che uccide l’ Idrail cui nome già tradisce la relazione con quell’elemento [cioè delle “Acque” = dell’elemento AQUA nella forma “CORROSIVA”] – troncandole le teste sempre rinascenti, che sono il sempre rinnovantesi tronco del desiderio nelle energie primordiali [nel nostro caso sono le forze “dietro le quinte” che sempre si “rinnovano”: ché, talvolta, sono sette le teste dell’ Idra. A tal rinascere – dice Della Riviera (Il Mondo Magico, 103) – «s’oppone l’invitto Heroe, e co ‘l foco della natura estinguendo l’origine l’origine di lei [dell’Acqua] la vince; cioè trasmuta il fluido corpo in Terra, ancor più imperfetta». Un’impresa equivalente è l’uccisione di Gerione, che assume tre forme [il sette, da un lato, e, dall’altro, il tre ], nella quali occorre vincerlo per potergli prendere l’ «armento»: forme che corrisponderebbero, nell’interpretazione ermetica, ai tre punti critici – separazione, prova dell’Acqua, prova del Fuoco – i quali, peraltro, hanno relazione con le tre sedi (testa, petto, base, vedi Parte Prima, §21), e si ritrovano nell’esoterismo indù, che parla di tre «nodi», localizzati nei centri basale, cardiaco e frontale (mūlādhāra, anāhata, ājñā) ove la forza che tende ad arrestare il compimento iniziatico è particolarmente difficile da vincere (cfr. J. Evola, Lo Yoga della Potenza, cit., cap. 10) [semplicemente: vi è una corrispondenza macrocosmicain tal caso al livello della Terra interadi questa forza che “si oppone” soprattutto in alcuni punti specifici, dov’è, appunto, “particolarmente difficile da vincere”, “Chi ha orecchie per …” …]”, J. EVOLA, La Tradizione ermetica, Quarta edizione corretta, Edizioni Mediterranee, Roma 1996, p. 169, nota n°237 a pie’ pagina, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.

 

@i

 

 

 

Pubblicato da Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen” alle 00:42

Etichette: detti e motti utili, eventi

 

 

3 commenti:

 

1.

Gestore 8 luglio 2024 alle ore 22:38

Chi sa - e può - trarre “Chaos ab Ordine” sa trarre “Ordo ab Chao” …

 

 

2.

Gestore 10 luglio 2024 alle ore 22:43

Giocar gli uni contro gli altri, a volte sostenendo gli uni ed altre gli altri, per poi essere un qualcosa che non è la mera somme delle due parti: con la mera somma non si va lontano. La forza dell’illusione dovrà scatenarsi, ma il punto è: se ne ha forza sufficiente? L’ “A.” come individuo o come forza collettiva: è un individuo che concentra in sé una forza collettiva, ma di quest’ultima se ne ha forza sufficiente? Dagli eventi parrebbe di no, di qui la necessità di tanti morti bambini ...
 Quando
l’avranno daranno il colpo definitivo: e cos’è? L’abbiamo già descritto varie volte sul blog:
 “il punto d’indecidibilità” e cioè quando, qualunque cosa si decida, nulla cambia di sostanziale … mica ne siamo poi a tanta distanza …! E cosa ci sarà? Anche d
i questo si è detto: Il passaggio dall’attuale “stato d’emergenza perenne” allo “stato d’eccezione” di schmittiana memoria, la “presa del potere” da parte di forze specifiche, non il lavorio nell’ombra grazie alle continue, terribili emergenze successive.


 
 

 

 

3.

Gestore 12 luglio 2024 alle ore 01:59

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/le-forze-oggi-al.html


 
 
 
 
 
VECCHIO LINK:

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/07/per-il-cinquantenario-di-j-evola-1898_6.html