domenica 14 agosto 2022

Fra7

 

 

 

 

“C’erano molti bravi uomini

tra i Babilonesi, tra gli Egizi,

c’erano molti bravi uomini

alla fine di Roma”.

G. K. CHESTERTON

 

 

 

“L’aquila scaccia le tenebre dal cuore dell’uomo”.

(Proverbio dei Kazaki dell’Altai)

 

 

 

“Niente è più visibile di quello che è nascosto”.

(CONFUCIO)

 

 

 

“E’ nostra intenzione mostrare le cose che sono, come sono”.

FEDERICO II di Svevia, De Arte venandi cum avibus

 

 

 

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Come scrisse Sri Aurobindo, se l’uomo sapesse dei prati infiniti di Luce che son oltre il filtro spazio-temporale, lascerebbe ogni cosa: poiché nulla nel mondo può avere lo stesso sapore. Nulla.

Ma ecco le “sentinelle della Natura”, aggiungeva, che lo tengono legato da catene, supposte dolci. Ma che può mai sapere del dolce chi ha sempre solo assaggiato la stessa cosa? Non ne sa nulla, in realtà.

 

Immaginiamo che questa musica sia fatta risuonare per mezzo di migliaia e migliaia di risuonatori di Helmholtz in un paesaggio montano: il flusso spazio-temporale s’interromperebbe per un momento e tutti sentirebbero che c’è una Realtà superiore, che quel filtro stesso non consente Si manifesti.

Si dice che il Re del Mondo abbia in custodia quel Suono: è la sua arma segreta contro il male del mondo.

Un giorno, tale Suono di Silenzio risuonerà. Ed il mondo delle esperienze umane crollerà, esploderà. Per far emergere quella Realtà.

Il Tempo, per un istante, si fermerà. Per iniziare a srotolarsi di nuovo, in un altro mondo. Ma: “Il mare non ci sarà più” (Apocalisse di Giovanni).

Puoi mai dire di aver vissuto se non hai sentito quel Vento?

 

 

@i

 

 

 

 

 

 

3 commenti:

  1. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/09/miscellanea-di-frasi-soprattutto-ma-non.html




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  2. sabato 20 agosto 2022
    Completamento









    In relazione ad un passato post, cf.

    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/05/come-si-unopure-no.html ,

    la forma completa è qui:

    cf.

    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2022/05/come-uno-si-uno-pure.pdf.



    @i







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  3. “Le roi est mort. Vive le roi” – il vecchio adagio “ancien régime” - voleva sottolineare la teologia politica - d’ascendenza medioevale – dei “duo corpora regis”, il corpo fisico, ed il corpo “della regalità” (di qui la frase: “il corpo politico”, che però è sbagliata, se riferita alle “democrazie”). Il corpo fisico è terminato, ma il corpo della regalità perdura, di re in re, di regina in regina, se del caso.

    Kantorowicz (Ernst) – l’autore anche di una monumentale biografia di Federico II di Svevia, da poco ripubblicato (se non ricordo male da Garzanti, credo eh: si controlli, cito a memoria) – ha scritto un saggio, molto importante, sui “Due corpi del re” (Einaudi 2008?, ricordo bene?), un saggio sulla “teologia politica” **medioevale** e sui suoi legami con l’ **embrione** di quella moderna: vi sarebbe molto da dire, si vi fosse un dibattito pubblico e non scemenze: quindi, nella realtà, non vi è molto da dire … lo segnalo solo per dovere cronachistico, per nulla mistico.

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