mercoledì 2 dicembre 2020

frase “utile” (forse), sulla Cina

 

 

 


 

 

 

 

 

“Giorgio mi ha chiesto del comunismo in rapporto ai valori della Cina tradizionale.

La mia idea è che in Cina non ci sia affatto il comunismo, di questo esiste solo il nome,

come nel caso della dottrina del buddhismo Chan, che di buddhismo ha solo il nome.

Chan in fondo non è che una parola, o forse è visibile da qualche parte?

In Cina poi il comunismo si è ridotto a essere la «fase iniziale del socialismo».

Più di così non può retrocedere, altrimenti ne andrebbe della faccia del partito al potere.

Gli italiani capiscono che cosa significa perdere la faccia.

 

(Acheng, Diario Veneziano, Edizioni Theoria, Roma-Napoli 1994, pp. 32-33, corsivi miei)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

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