martedì 11 luglio 2017

Breve commento ad un interessante post





Il post è: “Sulle presunte iniziazioni romane ed Eleusi”, cf.
http://www.perennitas.it/sulle-presunte-iniziazioni-romane-ed-eleusi/.


Molto corretto precisar questo, ma, si sa, gli “evolismi” colpiscon duro, il che non significa che tutto quel che disse Evola era sbagliato, ma è sbagliato un certo modo di esaltazione della romanità che “aveva tutto”; e tant’è che, nella parte finale della parabola imperiale romana, i culti iniziatici, tanto buoni che cattivi eh - altra “evolata” (cattiva comprensione di Evola) si è che iniziatico = buono, e chi l’ha detto?? -, si diffusero molto.
E tant’è che la forma di cristianesimo più lontana dall’ “iniziatico”, dal “mysterico”, la più “legale”, è proprio quella romana, non certo casualmente.
Occorre farsene una ragione: per quanto lontano e super incomprensibile sia per i moderni, ed anche per i post moderni, il “patto” che legava Roma agli “dèi” (la “pax deum”) **non era né mysterico ( = iniziatico) né nascosto ( = occulto)**, ma era **pubblico**, e lo so che è difficilissimo, non dico solamente accettarlo, ma oggi persino concepirne la possibilità, è oggi difficilissimo anche solo concepirne la mera possibilità.
Questo perché, inevitabilmente, adombra una differente “antropologia umana” ... e cioè che vi fosse qualcosa di diverso negli uomini, o almeno in ***parte*** degli uomini di epoche passate ...
Non sia mai …


Andrea A. Ianniello







PS. Il miglior studio, a mio avviso tra i più completi, sul sacerdozio a Roma è D. Porte, Il sacerdote a Roma, Ed. Victrix, Forlì 2013. 



 











1 commento:

  1. Il miglior studio a mia conoscenza, probabilmente fra i più completi, sul sacerdozio nell’antica Roma è, sempre a mio avviso ovviamente, D. PORTE, “Il sacerdote a Roma”, Ed. Victrix, Forlì 2013.






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