mercoledì 19 giugno 2024

Franz Altheim (frasi di), datate il **1 9 6 0** – Ormai tanto tempo fa –

 

 

 

 

 

 

Bisogna riconoscere che i nostri tempi non son favorevoli agli studi religiosi. Le energie creative s’inaridiscono, quando fra la difesa programmatica dell’esistente e la sua radicale negazione, fra la restaurazione ecclesiastica e la propaganda atea, fra servilismo e disprezzo non si dànno altre alternative; quando la parola tace, perché i pro e i contro d’una misera apologetica e di una critica quasi altrettanto misera si son esauriti da tempo. E’ il dialogo […] a far della storia spirituale quello che è. Ma come può svolgersi un dialogo, se manca la materia sulla quale dialogare? L’indagine spregiudicata di quell’aspetto della realtà spirituale, che si cela in un’espressione ancor modesta, costituisce la premessa alla comprensione della storia religiosa […]. Ma come possono sorgere comprensione e valori, quando, presumendo di possedere incontestabili criteri di verità, ci si sente superiori a tutte le altre concezioni? Tutti siamo convinti che l’avvento di una nuova èra, nella quale speriamo […], deve aver inizio con la distruzione delle forme sorpassate. Se alla religione spetta davvero, nel processo storico, il posto che le fu attribuito un tempo, tale distruzione dovrà cominciare proprio nella sua sfera; per meglio dire, essa dovrà attuarsi là in modo più radicale ed energico che altrove. Ed anche di questo siamo convinti: che la nostra speranza deve sorgere e cadere con la capacità di trovare nuove basi religiose, invece d’integrare, come quasi sempre accade, le acquisizioni stimate definitive con altre della stessa origine” (F. ALTHEIM, Il dio invitto, Feltrinelli, Milano 1960, pp. 6-7, grassetti miei). 

 

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PS. Copertina, cf.

https://0.academia-photos.com/attachment_thumbnails/76184632/mini_magick20211212-12414-1hs1tbg.png?1639340826

Vi è anche una più recente ripubblicazione dello stesso libro: F. ALTHEIM, Deus Invictus. Le religioni e la fine del mondo antico, Edizioni Mediterranee, Roma 2007. Inoltre il testo si può scaricar liberamente – nell’edizione dell’ormai ASSAI LONTANO **1 9 6 0**!, e non in quella del 2007 – al link: cf.

https://dn790006.ca.archive.org/0/items/il-dio-invitto/Il%20Dio%20Invitto.pdf

Vi è anche una pagina su Wikiquote, cf.

https://it.m.wikiquote.org/wiki/Franz_Altheim 

 

 

Va commentato che – tutto sommato – ha vinto “la restaurazione ecclesiastica”, da un lato, e la “banalizzazione del ‘sacro’” dall’altro (con i vari fenomeni, anche il “New Age” o altri: POCO IMPORTA come li chiamiamo!): e i risultati son sotto gli occhi di tutti: nessuna “rivoluzione spirituale” nel recente passato, e nessuna neanche in vista nel più lontano degli orizzonti, al momento. La “propaganda atea” (cosiddetta), certo, NON POTEVA però vincere: troppo povera, talvolta misera. Né – se avesse vinto – il risultato sarebbe stato migliore: probabilmente ancor peggiore.

E tuttavia, tuttavia occorre dirsi la verità e la “restaurazione” non ha portato dell’acqua se non al mulino del fallimento: non ha toccato, e nemmeno intaccato, il seppur minimo fra i problemi, che stanno tutti ancor lì, sul tavolo, a degradarsi, a decomporsi. Davvero questo mondo muore perché non è che non abbia saputo dare le risposte: non ha neanche formulato correttamente le domande!

Vero è che una domanda ben formulata contiene già in sé stessa la risposta, vero si è che saper formulare le domande implica già che si cominci a “veder chiaro” NEI problemi e NELLE situazioni, ed è verissimo che un tal “momento di chiarimento” NON È ancor venuto, ed è ANZI MOLTO PROBABILE che NON verrà MAI[1]: tutto vero.

Ma intanto “‘IL nodo” rimane …

La “rivoluzione spirituale” (Sri Aurobindo) sonnecchia, ormai STA **profondamente** RUSSANDO, dopo aver sollevato solo qualche piccola ondina qua e là … nel frattempo profondissimamente placatesi tali “ondine”[2]sparite direi anzi! (ah ah) E non è che qui, se ricominciano a fare qualche piccola onda le cose cambino: per niente! Le cose sono andate MOLTO ma MOLTO avanti sulla via della dissoluzione! Né “maquillage” né cambiare religione” aiuteranno poiché i problemi son SOSTANZIALI, radicali o STRUTTURALI che dir si voglia. In politica si ripresentano – mutatis mutandis – gli stessi “nodi” di fondo, di base. In sostanza: gli effetti di ciò che in politica si chiama la “restaurazione” ma posto in ambito spirituale, in pratica è questo che si è visto. “Questo movimento deve esaurirsi. Se troppo presto un’onda lo arresta, allora si assiste a una fiacca mescolanza dei nomi e delle immagini, “al vino nuovo in botti vecchie” - a ciò che nel mondo della politica si chiama restaurazione. La falsificazione del Ritorno [di Cristo: la “Parusia” cioè] consiste esattamente in questa mescolanza”, E. JÜNGER, Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza, Multhipla Editore, Milano 1982, p. 298, corsivi e grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. Ed ecco perché le varie “ondine novecentesche”, in parte involontariamente – chiaro!, hanno costituito come un’ “immagine” del “Ritorno falsificato” che, in buona sostanza, È IL “REGNO dell’ ‘A.’”. Inoltre, così continuava: “Le cose teologiche non devono qui tenerci ulteriormente occupati. Aggiungiamo tuttavia ancora una considerazione: anche la profezia di Schubart relativa al terzo Cristianesimo “giovanneo” [in questo riecheggiando Gioacchino da Fiore], nasconde il pericolo d’un Ritorno falsificato. […] Anche qui nomi e date si spengono a poco a poco [come accade, appunto, “nella ‘storia’”!], mentre la pura vena dell’accadere raggiunge la superficie [che poi è “IL” movimento VERO], un evento questo che porta poi anche vantaggi temporali; il primo momento è quello dello sgombero, l’altro quello dell’avvicinamento”, ibid., mie osservazioni fra parentesi quadre. E, in realtà, un tal “AVVICINAMENTO” NON È ANCORA REALMENTE AVVENUTO … Di qui le “piccole onde” novecentesche … Incapaci di cambiar davvero “il fondo” delle cose, di cambiare davvero “IL fondo” delle correnti profonde del “mare” della storia … Dunque: “Ormai molto tempo fa” recita il titolo qui su, ma la cosa “bella” – si fa per D …! – si è che, in tanto tempo, nulla di sostanziale sia cambiato! Solo peggiorato … decisamente, chiaramente MOLTO peggiorato! 

 

 

[1] Non verrà MAI nel NOSTRO “Cyclo”, ma questo è “al termine” dunque … 2+2=4 …  

[2] Come gli “elementali” dell’ “Elemento ‘Aqua’” ma, in realtà, ben diversa cosa … E, in una tale situazione, gli “elementalia” – di certoNON SUFFICIUNT

 

 

 

 

 

1 commento:

  1. Cose “di piccolo cabotaggio” ché, col caldo che c’è, dobbiamo attendere per cose più “significative” …

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