Il contagio si e-stende - e stende
“Per
terminare questi brevi cenni, aggiungeremo che, se le feste
di questo genere vanno sempre più
di questo genere vanno sempre più
perdendo importanza
[…],
il fatto è che, in un’epoca come la nostra,
hanno veramente perduto la loro ragion d’essere:
il fatto è che, in un’epoca come la nostra,
hanno veramente perduto la loro ragion d’essere:
come
potrebbe, infatti, esserci ancora
il problema di ‘circoscrivere’ il disordine
e di rinchiuderlo entro limiti
il problema di ‘circoscrivere’ il disordine
e di rinchiuderlo entro limiti
rigorosamente
definiti, quando
esso è diffuso dappertutto
e si manifesta costantemente
esso è diffuso dappertutto
e si manifesta costantemente
in tutti
gli ambiti in cui si esercita l’attività umana?
Così, la scomparsa quasi completa di queste feste, di cui,
Così, la scomparsa quasi completa di queste feste, di cui,
se ci si
limitasse alle apparenze esteriori […],
ci si potrebbe rallegrare
per via dell’aspetto ‘laido’ che inevitabilmente assumono,
ci si potrebbe rallegrare
per via dell’aspetto ‘laido’ che inevitabilmente assumono,
questa
scomparsa […]
costituisce al contrario […]
un sintomo assai poco rassicurante, poiché testimonia che
un sintomo assai poco rassicurante, poiché testimonia che
il
disordine ha fatto irruzione nell’intero corso dell’esistenza e
si è a tal punto generalizzato da far sì che noi viviamo,
si è a tal punto generalizzato da far sì che noi viviamo,
in
realtà, si potrebbe dire, in un sinistro ‘carnevale
perpetuo’”.
(R. Guénon, Sul significato delle feste ‘carnevalesche’,
in Simboli della scienza sacra,
Adelphi, Milano 1965, p. 135, corsivi
miei)
Come si è detto varie volte su questo blog, il contagio si va estendendo, ed ora tocca al dollaro (1). E’ ancora troppo presto per dire se questo innescherà una serie di massicce vendite di titoli del debito sovrano degli USA, ma è certo che ci si avvicina sempre di più al quadro possibile (2).
Si sentono cose del tipo che
la Turchia potrebbe attaccare la Siria, ovvero quel che ne rimane - secondo le predizioni
del monaco del Monte Athos Paìsios, negli Anni Novanta -, e la Russia potrebbe
dunque (per ripicca) attaccare i paesi baltici. Nulla è impossibile, in
particolare nei nostri tempi, ma - stante la debolezza congenita degli USA e la
mera ripicca russa, che non porta molto lontano, strategicamente parlando - la
cosa più probabile si è che si formi una coalizione temporanea USA-Russia-Iràn in funzione anti-turca ed anti-Arabia
Saudita (e parte dei paesi del Golfo, parte).
Infatti, quel cui abbiamo
assistito è stato il crescente divorzio tra l’Arabia Saudita e gli USA: questa,
forse, è l’unica vera e forte eredità della presidenza Obama e la sua
principale differenza di fondo rispetto alla tradizionale vicinanza - e direi
quasi amicizia - fra i Sauditi e la presidenza e la famiglia Bush.
Non è un mistero che il forte
abbassamento dei prezzi del petrolio sia stato deciso dall’Arabia Saudita
soprattutto contro gli interessi
degli USA che, con lo “shale oil”, erano ridivenuti il principale produttore di
petrolio al mondo. Da qui nasce il riavvicinamento americano all’Iràn, che è un
fatto strategico di lunga portata. Naturalmente tutto può cambiar verso improvvisamente,
lasciando tuttavia vecchie alleanze sul terreno, come delle spoglie di una
crisalide, che più non serva. Si è tentato di mantenere le vecchie alleanze
della Guerra Fredda - anche all’interno della Chiesa cattolica, per fare un altro
esempio -, ma non funzionano più, e,
da tempo, gli interessi hanno una forma ben diversa dalle vecchie alleanze. Senza
contare, poi, che siamo in una guerra calda, ormai, seppur combattuta “a pezzi”.
Notare il tentativo d’avvicinamento fra Russia ed Arabia Saudita, per ora senza
successo, però. La Russia tenta la carta diplomatica, prima di usare quella
militare.
Ci dobbiamo attendere un più
massiccio intervento iraniano in Iraq oppure la “strana alleanza” in funzione
anti turca? Ovvero la prosecuzione della “guerra occulta del petrolio” (3) in altra forma?
NOTE
(1) https://www.bloomberg.com/news/articles/2016-02-04/dollar-posts-biggest-2-day-drop-in-7-years-as-2016-rally-erased.
(2) http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/11/rollover-1981-trad-it-il-volto-dei.html.
(3) Cfr. J. Robin, René Guénon. La dernière chance de l’Occident, Guy Trédaniel
Editions de la Maisnie, Parigi 1983,
p. 64. Robin ricordava come nel Medioevo il petrolio fosse ben conosciuto (chi
ha dei dubbi si legga Il Milione per fugarseli), e nella zona di
Baku (Azerbaigiàn attuale), solo che veniva chiamato “aqua diaboli” (ibid.). Son
cose scritte nel lontao 1983!, che, lette oggi a così grande distanza di tempo,
appaiono quasi “profetiche” in relazione alla deriva del mondo islamico, che
allora si cominciava a percepire - ma quanti “tradizionalisti” non l’hanno mai voluto vedere! Scriveva Robin: “Il
petrolio, dopo aver giocato un ruolo eminentemente guastante, ben conforme alla
sua natura, a riguardo delle società arabe tradizionali che si proteggevano
ancora abbastanza bene dall’Occidente, è divenuto orai un’arma terribile ed
ancora misconosciuta - per quanto paradossale possa sembrare una tale affermazione
- nelle mani dei dirigenti segreti di un Islàm sovvertito” (ibid.).
Ora è vero che il petrolio abbia ricevuto più shock, ma quello attuale ricorda lo shock petrolifero par excellence, quello degli anni Settanta, del 1973, per l’esattezza (cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_%281973%29), solo in senso inverso.
A tale scenario s’ispirò un vecchio film del 1981: https://en.wikipedia.org/wiki/Rollover_%28film%29.
Sul rischio del “Rollover” - vale a dire del default - vi sono degli studi, complessi perché basati su calcoli matematici, per fare un esempio recente (2012), questo: https://www.princeton.edu/~wxiong/papers/rollover.pdf.
Ora è vero che il petrolio abbia ricevuto più shock, ma quello attuale ricorda lo shock petrolifero par excellence, quello degli anni Settanta, del 1973, per l’esattezza (cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_%281973%29), solo in senso inverso.
A tale scenario s’ispirò un vecchio film del 1981: https://en.wikipedia.org/wiki/Rollover_%28film%29.
Sul rischio del “Rollover” - vale a dire del default - vi sono degli studi, complessi perché basati su calcoli matematici, per fare un esempio recente (2012), questo: https://www.princeton.edu/~wxiong/papers/rollover.pdf.
RIFERIMENTI AD ALTRI POST
Luglio 2015:
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/07/primo-contagio-compiuto.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/07/contagio-avvenuto.html.
Agosto 2015:
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/07/contagio-avvenuto.html.
Agosto 2015:
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/08/cina-seconda-fase-del-contagio-quando.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/08/terza-fase-del-contagio-avvenuta-ormai.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/08/terza-fase-del-contagio-avvenuta-ormai.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2016/01/fare-un-po-il-punto-sulla-situazione.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/08/intervista-luttwak-su-medio-oriente-usa.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/08/cina-seconda-fase-del-contagio-quando.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/07/contagio-avvenuto.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/07/possibile-ora-una-via-cinese-per-liran.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/06/sguarnire-il-mediterraneo.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/02/apocalisse-cap-16-leufrate-liraq-e-le.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/09/babylonia-e-la-prostituta-famosa-o.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/03/quinto-potere-frasi-da-wikiquote.html
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/03/nuovo-medioevo-tuttaltro-che-nuovo.html
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