Su di un
recente (prossimo all’uscita) film su Dante (“Il mistero
di Dante”)
“O
voi ch’avete li ‘ntelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
sotto ‘l velame de li versi strani.”
mirate la dottrina che s’asconde
sotto ‘l velame de li versi strani.”
(Dante,
Inferno, IX, 61-63)
Le
spiegazioni proposte in questo film (Trailer Il mistero di Dante
[http://www.mymovies.it/film/2014/ilmisterodidante/trailer/]) sono
spesso del tutto fuori senso: fare di Dante un membro di ciò che
oggi si chiamerebbe “Nuovo Ordine Mondiale” è, a dir poco,
eccessivo. Vero però che, come dice R. Guénon in “L’Esoterismo
di Dante”, Adelphi editore (originariamente pubblicato dalla
casa editrice Atanòr) la società iniziatica cui Dante appartenne, i
“Fedeli d’Amore”, era legata al “templarismo”, che è
l’insieme - l’insieme - delle società segrete, iniziatiche e/o
semplicemente riservate, che ruotava intorno all’Ordine del Tempio
(sul quale si rimanda in nota1).
Ed è anche la posizione citata da M. Introvigne nel trailer.
La
Massoneria era legata al templarismo, e cioè girava intorno
all’Ordine del Tempio, ma non coincideva con quest’ultimo.
Conseguentemente, fare di Dante un massone non è esatto.
Il trailer
termina con queste frasi: “Dobbiamo dunque lasciare sempre spazio
all’inesprimibile. E’ questo che nell’ordine della metafisica
pura è ciò che più conta”, una frase che risente chiaramente
di Guénon, ma che i “guénoniani” non han seguito, ansiosi, come
sono stati, di farne una sorta di santino sputasentenze, in perenni
“querelle” cosiddette “fraterne” che non portano a nulla:
perfette manifestazioni di settarismo senza speranze, da chi pretende
di offrire speranza al mondo moderno in piena dissoluzione2.
Non è questa la via.
E’
l’ineffabile, la dimensione di mistero. Il mistero della grande
arte è cogliere le gocce del mistero, dell’ineffabile cioè,
e farle vivere all’interno di un’opera di qualsivoglia
genere, che sia pittura, scultura, architettura, musica, poesia,
narrativa3.
Ma perché il mistero sia in un’opera, quel mistero deve vivere in
te4.
E’ ciò
che chiamo “Sermo Floris”, l’ultimo sermone del Buddha,
secondo la tradizione Zen, quando doveva scegliere il successore. Il
suo sermone fu questo: alzò un fiore. Ripose quel fiore. Sconcerto
dei monaci, ma uno sorrise.
Di tutto ciò
il cosiddetto “segreto iniziatico” è tutt’al più un’immagine
(come spiegò, ma molto malinteso, lo stesso Guénon in
Considerazioni sulla via iniziatica, uno dei suoi libri meno
compresi) del vero “Segreto”, che è incomunicabile,
ineffabile. In una parola è mistico nel senso etimologico del
termine.
Ma non si
vive del solo “segreto”, e Dante lo dimostra: infatti visse
pienamente nella sua epoca, per di più difendendo un’idea dell’
“Imperium”, che è ben diversa dagli imperi concreti e
storici. Quindi decisivo è trovare una conciliazione fra le due
dimensioni – cosa difficilissima oggi, e sulla quale tanti
si son rotti le ossa, i “guénoniani” per primi. Vi è un nodo
decisivo qui.
Sempre in
“L’esoterismo di Dante” lo stesso Guénon
fornisce – dona – delle indicazioni all’acuto “indagator”
(s’ancor sonv’en) su ciò che taluni nomerebbero “la fine dei
tempi”.
A buon
intenditor...
“Fulnness of Wind”: Pienezza del Vento, quel Vento che non si sa da dove soffi, quello che manca da così tanto tempo, e le parole degli uomini od anche ciò ch’essi legittimamente credono non possono né muoverlo, né provocarlo, né sostituirlo...
NOTE
NOTE
1 “Templari e Cristianesimo. Una breve nota” (http://associazione-federicoii.blogspot.it/2013/10/templari-e-cristianesimo-una-breve-nota.html).
2 ANDREA A. IANNIELLO: La fine del mondo moderno (http://ideeinoltre.blogspot.it/2014/01/andrea-ianniello-la-fine-del-mondo.html).
3 IL “SALVATOR MUNDI”, UN PROBABILE DIPINTO DI LEONARDO (http://associazione-federicoii.blogspot.it/2014/02/il-salvator-mundi-un-probabile-dipinto.html).
4
Non lo si esprimerà mai pienamente, e questo darà dolore, ma pure
costituirà una perenne tensione, un continuo tendere a, come si
dice nell’ultima nota finale nel pdf cui dà esito questo link:
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2013/09/materiale-online.html.
Ma si deve avere molto ma molta apertura mentale, per queste cose,
ed essa scarseggia nel nostro tempo funereo e chiuso, che tanto
affetta di “aperture”, il nostro tempo è quello delle fughe (Il
“Breviario del professor Dupin”
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2013/12/il-breviario-del-professor-dupin.html).
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