domenica 2 novembre 2025

1975-2025, CINQUANT’ANNI dopo, 10 (02/11/1975 - 02/11/2025) – 2015-2025, DIEC’ANNI dopo, 1 – 1985-2025, QUARANT’ANNI dopo, 4

 

 

 

Nessun giocatore deve esser più grande del gioco stesso.

Rollerball[1].

 

[…] un’umanità dagli occhi quasi spenti non regge a luci troppo gagliarde: non tollera l’idea che esistano santi, carismatici che perseguano il bene (il DIVINO, NON le buone azioni) fine a se stesso, perciò nemmeno può ammettere l’esistenza d’un satanico, consapevole esecutore di un male senza secondi fini. Che qualcuno ami la degradazione, si voti ad essa inflessibilmente, ne ordisca la TRAMA con dissimulazione, sofferenza e prudenza, questo è troppo per l’umanità che assiste AFFASCINATA, come uno scoiattolo sotto lo SGUARDO del serpente, ALLA DEMOLIZIONE SISTEMATICA dell’arte, della GRAZIA contemplativa, della VEGETAZIONE stessa, di tutto ciò che è elfico al mondo. L’intelligenza maligna che conduce quest’opera di rovina è non meno sovrumana di quella divina che s’infuse nel genio degli edificatori”[2].

 

«[…] Non si trasformano gli uomini come la pasta del pane: per riuscire in un’impresa del genere ci vorrebbe un LIEVITO NUOVO … ma il Tempo NON È ANCORA VENUTO.»

«Maestro, cosa significano queste parole?»

«L’epoca in cui vivi è la fine di un Tempo, e quindi è già decadenza; POICHÉ È NECESSARIA UNA LUNGHISSIMA SICCITÀ PER ATTIRARE LA PIOGGIA DEL CIELO! Per agire in maniera EFFICACE durante questi difficili periodi di transizione, bisogna conoscere i ritmi e le Leggi dei CICLI. Ma […] non è un gioco da bambini: sarebbe inopportuno parlarne in questo momento»”[3].

Gli uomini NON cambiano, si sa; possono solo far gli STESSI errori, ogni volta, in salsa diversa, e in forma – spesse volte – peggiorata.

Ma NON cambiano.

Ciò NON dev’essere “odiato” negli altri, ma cambiato IN SÉ STESSI.

Cioè in noi stessi: facile a dirsi, difficile a farsi, ma la “TACCA” che il continuo sforzo segnerà in noi stessi ci aiuterà nel tener lontano molte suggestioni.

Di qui l’indubbia utilità reale dello sforzo fatto in modo CONTINUATIVO.

In ogni caso, davvero ci vorrebbe “LIEVITO NUOVO”, sennò – come oggi – puoi solo cucinar e cucinare le stesse vecchie vivande, finché non divengano pappetta immangiabile … Ed “il Tempo – per questo – NON È ANCORA VENUTO” …

Intanto ri-COR-diamo, ridiamo al COR cioè …

e ridiamo … quando al **COR** ri-DIAMO - …

 

 

 

 

L. SANGALLI, Pasolini e lo sguardo del Poeta. Uno studio sul filmChe sono le nuvole?di Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Vozza editore, Caserta-Casolla 2015.

 

Immagine della copertina, cf.

https://f36d79ecce.clvaw-cdnwnd.com/c2430a3208ee779cf257abd4143273e0/200000323-3fb583fb59/Pasolini%20e%20lo%20sguardo%20del%20Poeta.webp

Anche cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/08/gia-pasolini-un-giorno-di-san-lorenzo.html

 

@i

 

 

PS. Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/03/recensione-l-sangalli-larte-dello.html

 

 

 


 



[1] In J. BAUDRILLARD, Della seduzione, Nuova Casa editrice Cappelli, Bologna 1980, p. 181, corsivo in originale, grassetti miei.

[2] Introduzione di E. Zolla in J. R. R. TOLKIEN, Il Signore degli anelli. Trilogia, Rusconi Libri, Milano 1977, p. 11, corsivo in originale, grassetti e maiuscole miei. Il termine “divina” qui non vi si addice: demoniaca è quello giusto. Ma un TEMPO “demoniaca” era “divina”? ANCHE … 

[3] I. SCHWALLER DE LUBICZ, Her-Bak (Cecio), L’Ottava Edizioni, Milano 1985, p. 244, corsivo in originale, grassetti e maiuscole miei. Quelle “INEVITABILI Leggi della MUTAZIONE” di cui SI disse ALTROVE …

 


 

6 commenti:

  1. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/11/pssst.html









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  2. Qual è la differenza tra complotti – veri – e “complottismo” che vede complotti dappertutto **tranne** che dove ce ne sono di reali? Si dice che l’ultimo film di Kubrick avrebbe 24 minuti cancellati, ma non esistono, sono una diceria, ma il capitolo perduto del libro “Petrolio” di Pasolini esisteva, se non esiste ancora. Chiaramente sono cose “esplosive” in relazione al **1975** mentre oggi non lo sarebbero più et tuttavia quel capitolo ancora manca. Pasolini qualcosa ne sapeva di reale, tanti che oggi parlano vedono solo fantasmi. Nel frattempo, quel complotto – che Pasolini vedeva – fa parte del passato. Se ne deve dedurre che siamo ben oltre, BEN OLTRE oggi.
    Per non far vedere “IL” complotto, hanno moltiplicato a dismisura “I” complotti che non esistono, gli pseudo complotti. Bella mossa, “di un’astuzia diabolica” avrebbe scritto – “illo tempore” – R. Guénon …





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    1. Complotti dappertutto = Nessun complotto. Ed era questo dove volevasi arrivare ...







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  3. La Luna l’altro ieri e ieri, splendente in cielo, molto vicina – è la “Luna al perielio” vale a dire al punto più vicino alla Terra (ma questo fenomeno (= “ciò che appare”) NON SPIEGA il sentire) –, e ci parla di ciò che non possiamo articolare, come il bimbo che ancora non sa parlare, ma già sente, già sa sentire. L’altro ieri la Luna – in un certa strada, non c’era nessuno – di fronte, saliva proprio mentre ci stavo su quella strada, come a segnar un cammino; e mi è sovvenuta una vecchia canzone dei Depeche Mode: “Non stanotte”[*] – il male del mondo, il male che **domina** il mondo –, ed ecco una Luna, splendida – quella stessa dell’Illuminazione! –, una Luna sì grande, che negli occhi sussurra il **Mistero** del mondo.
    E delle apparenze.
    E della “sostanza” che si ricollega colle apparenze: forse il “Mystèrium Mysteriòrum” … E le cose prendono senso. “And I’ve never felt so alive in years/ … Moon shining in the sky/ ‘minding me so many other nights/ but … not like tonight …”













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  4. In “Che cosa sono le nuvole?” (1968) di Pasolini si vede, nella parte finale, una scena tipica delle sceneggiate, con il pubblico che partecipa in modo attivo. Questo ci porterebbe a riflettere molto sulla questione delle apparenze, della rappresentazione “versus” la realtà ma ci porterebbe lontano farlo. In ogni caso, nel testo di cui qui sopra si tratta *anche* di questo tema, della “via d’uscita” **interiore** al problema. Si sa però che Pasolini non poté prenderla, poiché pienamente dentro alla sua epoca ed al suo periodo. Egli entrò in qualche modo “in contatto” con quel “potere senza volto” che denunciava nei suoi ultimi film, e che considerava il mondo come meri corpo dei quali si può disporre a piacimento, un potere pienamente irresponsabile, “sciolto” da ogni relazione, quindi autoreferenziale. Insomma, Pasolini entrò in contatto con quelle forze che sono state dietro alla svolta tra gli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso, svolta irreversibile, ancor oggi non compresa. E ne venne distrutto, di fatto. Ma oggi siamo ben oltre quei cambiamenti, quando essi sono divenuti fatto stabile, conclamato seppur ancor non visto, di qui le ubbie della politica. Siamo nella fase di crisi di quel modello che fu edificato in quel tempo.









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