sabato 6 settembre 2025

Frasi 6 – 1925-2025, CENT’ anni dopo, 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cf. T. PATERSON, Il Tempio di Ibez. Esplorazione nel Mato Grosso (Brasile) sulle orme dello zio, il Colonnello P. H. Fawcett, alla ricerca di El Dorado, aprile 1980, Timothy Paterson, stampato dalla Conti Tipocolor, Valenzano (FI), p. 57. Il modello di tutte tali civiltà era quello atlantideo – punto molto importante questo –, con anche una divaricazione fra “Mano destra” e “Mano sinistra”, i Toltechi della Mano destra ed altri, seguenti, seguaci del sentiero della Mano sinistra.

Secondo Paterson, tra i “segni” delle POTENTI “forme pensiero” lasciate dall’Atlantide dell’ ULTIMO periodo – da lui chiamata Poseidonis, in ciò seguendo il PLATONE del Timeo –, in tutto il Sud e Centro America, in senso NEGATIVO, cioè come “forma pensiero” NEGATIVA, vi è, appunto, ed ancor oggi, il famoso “Triangolo delle Bermuda” cosiddetto.

Come si sa, secondo la famiglia, Fawcett NON morì ma solo scomparve nel 2025 per l’esattezza: CENTO ANNI FA, dunque. Peraltro, ultimamente han ritrovato molte tracce di una – per loro – sconosciuta – civiltà nell’Amazzonia. Di essa vi sono notevoli tracce in vari scritti di conquistadores, in cerca di “El Dorado” per l’appunto.

Cf. ivi, p. 12, per l’idolo della statuina di basalto donata da Sir H. Rider Haggard a Fawcett e che quest’ultimo fece “sentire” da uno “psicometra” cosiddetto. Se sarà possibile, da un’altra fonte, si evincerà il messaggio che lo “psicometra” vi “lesse” per così dire.

Come vi è un triangolo negativo, ve n’è uno “atlantideo positivo” per così dire, un cui angolo è la città di “El Dorado” cosiddetta, che Fawcett chiamava “la misteriosa ‘Z’” tra l’altro.

La descrizione di Fawcett è quella del Lord John Roxton di Conan Doyle, che Fawcett conobbe, tra l’altro. Sennonché nel testo dove si parla di Roxton – personaggio inventato, ma su base reale, come si vede –, The Lost World (“Il mondo perduto”) quindi, si parla di tutt’altra zona rispetto al Mato Grosso di Fawcett: infatti, si parla del Monte RORAIMA, nello “Scudo di Guayana” vale a dire in una parte ANTICHISSIMA della crosta terrestre.

Ma questo Monte – Roraima, cioè sarebbe, per Paterson, solo uno dei vertici dell’ ALTRO triangolo, cioè quello POSITIVO, che deriva dalla tradizione atlantidea sopravvissuta.

 

 

 

 

@i

 

 


 

7 commenti:

  1. Ne deriva che oggi è diverso dalla crisi della fine di Atlantide. Della quale - tra le altre cose - trattò “en passant” Gurdjieff nella parte iniziale d’ “Incontri con uomini straordinari” …







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    1. Siamo infatti - per così dire - “più giù” dell’epoca di Atlantide. Dove sta la differenza? Nei cosiddetti UFO, per esempio …








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  2. Di nuovo sulla differenza tra la situazione della “fine d’ Atlantide” con oggi. Non vi è il tempo per soffermarcisi su, ma Gurdjieff – in “Incontri” – parlava del fatto, in relazione al “Diluvio prima del diluvio” – il diluvio di Atlantide, non quello, successivo, dell’area mesopotamica –, che una certa confraternita, sapendo di ciò che stava per accadere, salva delle “cose” del mondo precedente: beh, ecocla la differenza. Ciò perché si trattava del semiperiodo dl ciclo precessionale (25.920/2=12.960 “anni”) mentre ora termina un più vasto ciclo precessionale: donde gli “Ufo” cosiddetti, e cioè l’ “apertura” verso il “sottile inferiore” per così dire … “apertura” incontrollata, chiaro. Peraltro va rpecisato che un ciclo – “ciclo” = cerchio – non si realizza mai completamente, nel senso che c’è sempre una discrepanza, l’osservava lo stesso “Guénon “illo tempore” ne “Il Regno” per cui non esiste un cerchio perfetto nella manifestazione corporea. Vi sarà, dunque, sempre un “resto” che, “in fine” infine, va “scaricato” ed ecco il “sandhya” cioè l’ “interludio” cioè il “crepuscolo” tra il dì e la notte, **cosmici** eh, cosmici sia ben chiaro.
    Peraltro – sempre in “Incontri” – Gurdjieff parlava della società “Sarmoung” – o “Sarmân” (“oung” = “â” = un suono – lungo – tra la “ò” (aperta) e la piena “a” sul tipo della pronuncia inglese, non americana, del termina “car” – e, sempre lì, si spingeva molto visino a parlare del “Centro supremo” che chiamava “Confraternita universale” in un senso che, ovviamente, si discostava dalle immagini di “superuomini invincibili” e si avvicinava a quella data da Guénon: che hanno – sì – dei “poteri” ma non assoluti né invincibili. Così è infatti. Questo “Centro supremo” si manifesta “in fine” ma, ed occorre qui esser ben chiari, solo **dopo** che la partita sia conclusa e certe forze malefiche siano state scacciate dalla Terra: il che richiede una crisi generale fortissima, considerato quanto potere tali “forze del male” abbiano definitivamente acquisito sulla superficie della Terra stessa!













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  3. domenica 26 gennaio 2025
    RIPROPOSIZIONE, 2 – c.a. – Il “Club D.” LINK SUL GEMELLO BLOG













    “Del resto è proprio soltanto a questa condizione che il mondo sensibile può loro apparire come un ‘sistema chiuso’ all’interno del quale si sentono perfettamente sicuro; ci resta d’analizzare come quest’illusione possa, in un certo senso ed in una certa misura, esser ‘realizzata’ proprio in funzione del materialismo; ma vedremo anche in seguito come, ciò nonostante, essa non rappresenti se non una situazione d’equilibrio eminentemente instabile, e come, al punto in cui le cose attualmente, quella sicurezza della ‘vita ordinaria’, su cui si è trovata a riposare sin qui tutta l’organizzazione del mondo moderno, corta il grave rischio di esser turbata da ‘interferenze’ inattese”.

    R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, p. 105. Nell’edizione per “Gli Adelphi” (collana), del 2009, sulla copertina[1] si vede l’immagine di Fritz Stoltenberg, Chiusa presso Holtenau prima dell’immissione dell’acqua, del 1855. Siamo nella metà del XIX sec. …



    “È però, proprio nello stesso mondo moderno, esiste un segreto che è conservato meglio di ogni altro: ci riferiamo alla formidabile impresa di suggestione che ha prodotto ed intrattiene la mentalità attuale, che l’ha costruita e, si può dire, ‘fabbricata’ in modo tale che essa non può far altro che negarne l’esistenza o anche solo la possibilità, il che, certamente, è proprio il metodo migliore, un metodo di un’abilità veramente ‘diabolica’, perché questo segreto non possa mai essere scoperto”.

    Ivi, p. 89.



    “Ciò può già servire a mostrare che, come dicevamo prima, la sicurezza della ‘vita ordinaria’ è in realtà qualcosa di molto precario, e non solo a questo riguardo, come vedremo in seguito; ma la conclusione che se ne potrà trarre sarà in definitiva sempre la stessa: il termine reale della tendenza che conduce gli uomini e le cose verso la quantità pura non può essere che la dissoluzione finale del mondo attuale”.

    Ivi, p. 111, corsivi e grassetti miei.



    “Del resto, il modo in cui queste cose vengono presentate da parte dei ‘veggenti’ in questione, che spesso son anche dei ‘suggestionati’, ha molto a che fare con certi tenebrosi ‘retroscena’, le cui inverosimili ramificazioni, a cominciare come minimo dall’inizio del XIX secolo, sarebbero particolarmente curiose da seguire per chi volesse scrivere la vera storia di quei tempi, storia certamente ben diversa da quella che viene insegnata ‘ufficialmente’”.

    Ivi, p. 248, grassetti miei[2].



    “[…] e nemmeno all’epoca cui risalgono tutte le opere che abbiamo ricordato, cioè verso la metà del XIX secolo, in quanto che era sufficiente un’osservazione un po’ più attenta delle condizioni generali, anche se alcune cose non erano così evidenti come ai nostri giorni”.

    R. GUÉNON, Il teosofismo, storia di una pseudo-religione, Edizioni Delta Arktos, Torino 1987, p. 356, grassetti miei.

    Chissà cosa direbbe dell’ “EVIDENZA” di OGGI …!







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    1. In relazione a quest’ultimo passo – gli “antesignani” le cui origini sono nel XIX sec.! [1] –, il tenebroso “AFFAIRE” così come l’epoca del “FEUILLETTON”, cf.



      https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/01/il-club-dee-3.pdf

      Qualcosa in più, rispetto a quando Guénon scriveva le frasi qui sopra riportate (1945 per il primo testo e 1921 – poi 1928, rivisto – per il secondo: giusto qualche annetto fa …), ne sappiamo, dunque … è ancora insufficiente, però è …

      @i





      Da cf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/04/il-club-d-ovvero-di-un-punto.html

      [cancellato]







      [1] Per esempio, la cosiddetta “Egyptomania” – del secolo XIX ed a seguito della CAMPAGNE NAPOLEONICHE in Egitto[3] – NON HA CERTO POCO contribuito alla diffusione di CERTE “cose ‘sottili’” cosiddette …

      Per “suggestione” – così come per “suggestionati” – Guénon intendeva magistico sensu tal termine …






      [1] Sulla quarta di copertina, invece, vi è una frase di S. Quinzio sul libro di Guénon.

      [2] Curiosa – come s’è rilavato altrove – quest’ “insistenza” sul “curioso” …

      [3] Cf. Déscription de l’Égypte. LA SPEDIZIONE DI NAPOLEONE ALLA SCOPERTA dell’ ANTICO EGITTO, White Star, Vercelli 2003, edizione riadattata del 2006.
      Pubblicato da Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen” alle 00:03
      Etichette: “Crisi del mondo moderno”, “Essi Vivono”, Cabala, Link utili online, R. Guénon

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    2. 6 commenti:

      Gestore26 gennaio 2025 alle ore 00:05

      Ricordiamoci sempre il passo dell’ “Ap.” di Giovanni, dove si dice che IN quelli della “b.” Dio STESSO pone i”l pensiero” di abbattere il System “GP” …







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      Gestore26 gennaio 2025 alle ore 02:30

      E perché il “signum” della “Corona Borealis” è tanto importante per “certi” ambienti? E perché la “Corona Borealis” è ricollegata direttamente alla “Dea bianca” … “Chi ha orecchie per” …







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      Gestore26 gennaio 2025 alle ore 05:56

      “E appunto così Dio verrà” (F. Schuon) ...









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      Gestore30 gennaio 2025 alle ore 00:06

      Il file del post qui sopra è stato corretto e il link sostituito con quello giusto.







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      Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”25 febbraio 2025 alle ore 22:46

      Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”24 febbraio 2025 alle ore 01:12

      “Frasi (forse) utilii” - file dell’anno scorso - scritto ripresentato sul gemello blog, cf.

      https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/02/frasi-forse-utilii-anno-scorso-scritto-ripresentato.pdf







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      Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”25 febbraio 2025 alle ore 22:59

      No che non è di moda la verità … poi al livello internazionale tutti mentono. Tutti! Mi ricorda “Quel che resta del giorno” (1993) nella scena della riunione in casa di Lord Darlington, non certo una cattiva persona, eppure un “dilettante” … ma perché questo? Questo perché credeva nella buona fede altrui, senza esser consapevole che – al livello internazionale – nessuno dice MAI le proprie vere ragioni ed interessi apertamente. MAI.






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