Link di Passoport to Magonia di J. Valllée, in inglese.
Cf.
https://ia800904.us.archive.org/3/items/PassportToMagonia--UFOsFolkloreAndParallelWorldsJacquesVallee1993/Passport%20to%20Magonia%E2%80%94UFOs,%20Folklore,%20and%20Parallel%20Worlds,%20Jacques%20Vall%C3%A9e%20(1993).pdf (edizione del 1993, edizione originale 1969).
Cf.
https://ia800904.us.archive.org/3/items/PassportToMagonia--UFOsFolkloreAndParallelWorldsJacquesVallee1993/Passport%20to%20Magonia%E2%80%94UFOs%2C%20Folklore%2C%20and%20Parallel%20Worlds%2C%20Jacques%20Vall%C3%A9e%20%281993%29.pdf.
Stessa edizione, link un pocodiverso.
Cf.
https://ia801800.us.archive.org/19/items/jacques-vallee-passportto-magonia_202012/JacquesValleePassporttoMagonia.pdf.
Questo ultimo link è stato aggiunto nel 2020, due anni fa dunque.
La ringrazio tantissimo per questi link e per il suo ultimo pdf sull'altra europa,fondamentale!
RispondiEliminaSul tema UFO e ricerche consiglio anche la lettura di rapite della bravissima Karla Turner(taken in originale)e i lavori di Barbara Bartolich contengono esperienze molto interessanti.la TUrner definiva "scenari di realtà virtuale" le illusioni delle abduction seguite sempre da stà luce blu...Su youtube si trovano conferenze della Turner molto interessanti...Notare poi che i cosiddetti impianti alieni vengono messi in zone tipo meridiani dell'agopuntura evidentemente per dare fastidio al cosiddetto corpo eterico e quindi devitalizzare le povere vittime...
Grazie a lei, e grazie delle segnalazioni: conosco K. Turner, il libro “Taken” in particolare, invece non sapevo niente di B. Bartolich. Infatti ricordo bene l’idea di K. Turner ed è vicina molto alla realtà, si tratta di un qualcosa che – oggi, solamente oggi … in altri tempi sarebbe stata designata con altri termini … – chiamerebbero “realtà virtuale”, e poi l’idea dei famosi cosiddetti “impianti” post accanto ai “punti” dei meridiani dell’agopuntura è pure un’idea giusta.
EliminaSolo che lo scopo non è solo “indebolire” quanto, invece, anche quello di “gravitare”, allo scopo di permettere la “materializzazione” di (cosiddetta) “realtà” cosiddetta “virtuale” (di questi tempi, si dovrebbe porre “cosiddetto / cosiddetta” prima di tanti termini! …). In poche parole, si tratta di un’ “interferenza” fra (cosiddetta) “magia” – della quale oggi hanno un’idea ridicola – con (cosiddetta) scienza (idem …).
Della Turner è interessante anche la lettura del suo masquerades of angels...Chissà cosa vogliono "materializzare" con certa tecnologia e soprattutto con "che" tecnologia...
RispondiEliminaBeh dopo quel che si è detto, e non da ieri dovrebbe esser chiaro cosa “vogliono ‘materializzare’” … solo che non si può certo dire apertamente … Chi ha orecchie per intendere, **in tenda** vada … la sto dicendo scherzosamente ma è serissima la cosa …
EliminaNotare poi che i cosiddetti impianti alieni vengono messi in zone tipo meridiani dell'agopuntura evidentemente per dare fastidio al cosiddetto corpo eterico e quindi devitalizzare le povere vittime...
RispondiEliminami permetto di riprendere questo punto, ed aggiungo :che si dovrebbe anche riflettere sulla nuova tecnica dei vaccini covid il cosidetto mRNA basato sul grafene e su nano particelle lipidiche...le "adduzioni" sono alquanto circoscritte .... la vaccinazione massiva, ultra massiva ....
Che il posizionare i cosiddetti “impianti” spesso – dunque non sempre – nelle posizioni dei meridiani dell’agopuntura sia fatto “per indebolire” ho già detto che non funziona così, lo scopo non è né “indebolire” né “rafforzare”, siamo sempre nell’incomprensione di cosa siano – davvero – le cose “sottili”, cosiddette eteriche”, e cosa sia il “vedere” un “fenomeno Ufo”; quanto ai vaccini han fatto uno straparlare contro la tecnica a “mRna” ed anche qui, che una massiccia vaccinazione serva ad “indebolire” allo scopo di favorire la ricezione di “forze sottili” ricade sotto lo stesso errore di fondo: incomprensione del mondo sottile, purtroppo cosa oggi diffusissima e non abbiamo una “lingua comune” che consenta un discorso valido su tali tempi, c’è il “fai da te”. Bisognerebbe, prima cosa, **partire** dal postulato – indimostrabile per la scienza detta “moderna” – dell’esistenza di stati della sostanza, stati non materiali, i cui “funzionamento” e la cui “natura” è sostanzialmente differente da quelli – intendo gli “stati” – della materia detta “corporea”. Punto secondo: i due livelli possono esser fatti corrispondere. Punto terzo, ed iniziamo ad addentrarci nel “non dimostrabile” oltre che **inaccettabile** per la mentalità oggi dominante, tale corrispondenza tra i due “livelli” – chiamiamoli così per intenderci – possa avvenire senza che la “conscienza” di un individuo non sia toccata in qualche modo, alias: dev’esserci una modificazione della “coscienza” di colui che così agisce perché quel detto “fenomeno” possa effettivamente “darsi” (tanto per usare un termine del “gergo” dei filosofi moderni). Ne deriva che un semplice “qualcosa” di “materiale” che sia vaccino, che sia 5G, che sia un miliardi di G, un segno, un qualcosa qualsiasi – da solo **non basta** perché un qualcosa di “materiale” (alias: corporeo) possa “fungere” da “condensatore” d’ “influenze” sottili. Va’ da un “magonzolo” qualsiasi: se non ti “carica” un qualche supporto (di forme diverse), quel che ti dà vale zero, a prescindere se sia vero che sappia “caricare” o non. Stesso discorso sui simboli che sarebbero “satanisti”, di cui qualche anno fa si è fatto un gran parlare: son “caricati”? Allora valgono davvero, sennò valgono zero. E così via. Stesso discorso per il “fenomeno Ufo”, “mutatis mutandis”.
EliminaGuarda un discorso di Goebbels a paragone di uno di Hitler. Tutti gli oratori di buon livello hanno i loro buoni momenti e sanno “gasare” o “stimolare” o anche “scatenare” una audience. Anche Goebbels lo sapeva, dunque, fare. Ma guarda dietro di lui, di Goebbels: la gente si muove. Guarda un discorso di Hitler: la gente inchiodata, non si sente un fiato. Questo deriva dalla natura e dal significato del discorso di Hitler a paragone di quello di Goebbels? No. Sarebbe come credere che questo genere di cose si possa capire analizzando il sangue di qualcuno! Mica funziona così! Allo stesso modo, noi possiamo ripetere alla lettera u discorso di Hitler **senza** però aver gli effetti d vera e propria esaltazione che otteneva lui. La differenza sta nel discorso? No! Affatto, poiché noi l’abbiamo ripetuto uguale. Ascolta un discorso di Hitler: in parte un’eco di paura ce l’hai ancor oggi, ma sminuito. Leggiti i “resoconti” (quei pochi che rimangono) di quelli che, non nazisti, chiaro, vi assistettero davvero: vedrai che l’effetto è **del tutto** diverso. Del tutto. L’effetto diverso deriva dall’analisi logica del significato delle parole di Hitler? No, affatto! Deriva forse dal **modo** che aveva di parlare? Nemmeno. Tant’è che io posso risentirmi i suoi discorsi e l’effetto che mi fa è solo un pochino ma posso prendere in giro Hitler e burlarmi di lui, per esempio, cosa che non avrei mai e poi mai potuto fare alla sua presenza, dove sarei stato preso da terrore o da paura o d’ammirazione e sarei stato convintissimo della sua buona fede, per esempio. Ma giusto per fare un esempio.
EliminaEd allora dove “sta” la differenza? Nell’aspetto “sottile” dei discorsi e cioè in ciò che **non era** detto, nella forza che si emanava ecc. ecc. Stesso discorso, “mutatis mutandis”.
Devi guardare ciò che non si vede. Dunque che un oggetto, un supporto qualsiasi, possa fungere da “trait d’union” fra dimensione corporea e dimensione sottile semplicemente perché trattasi di qualcosa che non ci piace o con la quale non siamo d’accordo, non è possibile. Il “trait d’union” può avvenire *se e solo se* - prima - quel determinato qualcosa sia stato “caricato”da chi **sa** come farlo …
Ricordo un vecchio commento – si deve vedere se sia sopravvissuto alla “cancellazione” di post – nel quale parlavo d’un vecchio filmato di un tipo in Africa, ricollegato al fatto che gli ippopotami spesso fungano da “animale zombie” di stregoni per uccider qualcuno inviso alla stregone stesso. Si chiama il contro stregone per individuare il “feticcio” che viene usato per “gravitare” quell’ “influenza” sottile **avversa** che “perseguita” un villaggio. Ed ecco l’individuo chiamato trasformarsi sotto gli occhi. Fa uno strano verso: lo fa per “caricare” se stesso. Nell’ultimo pdf vi è un passo dove Gurdjieff spiega ad Ouspensky il “come funziona” in relazione ad un certo tipo di “fachiro”, ecco, lì si spiegano le cose … E così via, il discorso si potrebbe fare molto ma molto lungo, lo fermiamo qui perché sarebbe controproducente continuarlo, non farebbe che far pensare a chi passasse per caso: “ma questo è pazzo!” … Quindi uno si legge, poi capisce il “come” funziona, sempre che lo voglia …
EliminaPer riassumere: un qualcosa qualsiasi di corporeo è assolutamente insufficiente: da qui deriva il fatto che il “R. A.” non può “darsi” (sempre gergo) senza che alcune “cose” – afferenti al dominio “sottile” – non si “manifestino”, et tutto sta qui, qua è il “nodo” vero … il resto è accessorio, è zuppa o pan bagnato. Certo, anche la natura del veicolo ha la sua importanza, ma qui vi sono vaie opzione, la condizione detta prima, invece, quella “sottile”, una sola è, peraltro è anche la “conditio sine qua non” …
Ringrazio tantissimo per questi ultimi post davvero importanti!!!
RispondiEliminaAh di niente, ma occorre cercar di avere delel idee molto chiare su ciò che davvero è “l’ ‘àmbito’ sottile”, per usare i termini di Guénon, sennò si può cadere in malintesi a ripetizione, si corre il rischio di credere a vari “complottismi” che vedono i complotti praticamente in ogni parte, **tranne** dove ci son davvero: sotto gli occhi, per il principio de “La lettera rubata” di Poe. Mi son risolti a dar dei suggerimenti di lettura al riguardo dell’ “ambito” sottile – cosiddetto – proprio perché il rischio di mal intendere, di cadere in trappole varie, oggi è molto elevato, e ciò nonostante sia complicato parlare di quest’ “àmbito” per la ragione detta: sostanziale mancanza di un linguaggio adatto, a sua volta effetto di una mancanza di “conscienza” di quell’ “àmbito”, caduto sotto l’ “interdetto della modernità” per dei **secoli**, e che precedentemente comunque veniva visto sotto varie lenti deformanti, ma, per lo meno, ne avevano un’idea. Oggi neanche più quest’ “dea” ne hanno, rimane attivo quell’ “àmbito” solo in romanzi, fumetti, insomma: nella fiction, con tanti malintesi però. È oggettivamente un argomento molto complesso.
EliminaMa torniamo al punto: possiamo dunque dire che la tecnica, nel suo continuo e tumultuoso sviluppo, soprattutto digitale, raggiungerà quel livello che alcuni tanto temono e cui danno vari nomi, tipo “trasumanesimo”, ed altri? No. Come Achille si avvicina sempre più alla tartaruga **senza mai raggiungerla**, allo stesso modo è impossibile che accumulando mezzi materiali tu giunga quindi alla dimensione sottile. Quel che può accadere, che poi accade, si è che la tecnica diventa sempre più “diluita”, sempre più “omepaticamente”, “potentizzata”, da poter fungere da supporto – ma senza che tu, su tal supporto, ci “metta” dell’ “altro”, sempre niente ci sarà su –, da un lato, e, dall’altro lato, si “acclimata” il vasto pubblico a “certe” cose. Stop.
Non puoi far di più. La tecnica – principio vincente della modernità – reca in se stessa dei limiti sostanziali. Nessun problema, però, perché la modernità è finita … come tutto sta qui ad indicarci …
Bisognerebbe, prima cosa, **partire** dal postulato – indimostrabile per la scienza detta “moderna” – dell’esistenza di stati della sostanza, stati non materiali, i cui “funzionamento” e la cui “natura” è sostanzialmente differente da quelli – intendo gli “stati” – della materia detta “corporea”. Punto secondo: i due livelli possono esser fatti corrispondere. Punto terzo, ed iniziamo ad addentrarci nel “non dimostrabile” oltre che **inaccettabile** per la mentalità oggi dominante, tale corrispondenza tra i due “livelli” – chiamiamoli così per intenderci – possa avvenire senza che la “conscienza” di un individuo non sia toccata in qualche modo, alias: dev’esserci una modificazione della “coscienza” di colui che così agisce perché quel detto “fenomeno” possa effettivamente “darsi”
RispondiEliminaEd allora dove “sta” la differenza? Nell’aspetto “sottile” dei discorsi e cioè in ciò che **non era** detto, nella forza che si emanava ecc. ecc. Stesso discorso, “mutatis mutandis”.
Il “trait d’union” può avvenire *se e solo se* - prima - quel determinato qualcosa sia stato “caricato” da chi **sa** come farlo …
Per riassumere: un qualcosa qualsiasi di corporeo è assolutamente insufficiente: da qui deriva il fatto che il “R. A.” non può “darsi” (sempre gergo) senza che alcune “cose” – afferenti al dominio “sottile” – non si “manifestino”, et tutto sta qui, qua è il “nodo” vero … il resto è accessorio, è zuppa o pan bagnato. Certo, anche la natura del veicolo ha la sua importanza, ma qui vi sono varie opzioni, la condizione detta prima, invece, quella “sottile”, una sola è, peraltro è anche la “conditio sine qua non” …
Ogni cosa materiale oltre che l’aspetto “grossolano” ha un aspetto “sottile” e per gli organismi viventi il “grossolano” (corporeo) ovvero i suoi organi o parti fungono da supporto per il “sottile”.
In civiltà antiche e/o esotiche l’uso di determinate sostanze atte a modificare tale equilibrio erano (sono) utilizzate in contesti “tradizionali”(rituali); la modifica del suddetto equilibrio produce alterazioni dello “stato di coscienza”, e queste ultime in opportuni contesti sappiamo a cosa possono portare (Vedansi i testi di Castaneda o altra letteratura sciamanica, ma non solo); adesso aldilà del contesto rituale ( la “carica” ) rimane il fatto che la sostanza di per se ha un “potere” che agisce anche in maniera “profana”; e le conseguenze non solo materiali( tossicodipendenza , alcolismo etc) sono sotto gli occhi di tutti.
Da questa premessa si sviluppa(va) il mio ragionamento sul cosiddetto “mRNA” anche perché sappiamo che gli effetti collaterali a breve termine di questo “mRNA” incidono proprio sul sistema vascolare che in ambito sottile dovrebbe fungere da supporto all’aspetto “calore” di Tejas.
Certo che le sostanze che hanno comunque un effetto, ma mica quello che vogliono certi ambienti! Al massimo s’indebolisce la società, nulla di nuovo. Difficile che chi rimane abbarbicato al vecchio “complotto” di marca ottocentesca possa accettare questo punto. Se le pratiche d’indebolimento delle società fossero state bastevoli, il “R. A.” **già** ci sarebbe da tempo, invece non è così, perché non può esser così. Lo mRna non è una droga, tra l’altro vaccini assai blandi, come i fatti stan qui a dimostrare. Peraltro è ovvio che in contesto “tradizionale” l’uso di tali sostanze è “rituale”, ma perché? Perché se lo usa Tizio Caio non succede altro che una serie di fenomeni disperdenti la “coscienza” e nulla di più? Per i motivi brevemente detti su.
EliminaLeggevo un vecchio libro di C. Gatto Trocchi, a parte alcune informazioni interessanti, rimane il punto di base che non va: vedere il diavolo dappertutto non ti fa vedere il diavolo dove davvero c’è. Parlare di complotti per ogni cosa non ti fa vedere il complotto dove davvero c’è: sotto gli occhi. Con questa storia dei vaccini han fatto una cagnara pazzesca ed ora, che l’economia mondale ti vene fatta a pezzi sotto i tuoi occhi – e col consenso generale – non dicono niente: la dice lunga … Ma il male è alla radice: nella visione – sbagliata – di “complotto”, quello classico “giudeo massonico” per abbattere “troni ed altari”. Siamo sempre lì, e non vi si schiodano. E finché sarà così, qualsiasi possibilità di vedere ciò che sta sotto gli occhi è esclusa.
Sicuramente il transumanesimo non riusciranno a farlo per motivi di "base" ma lo smantellamento delle relazioni sociali tramite il digitale sì come denuncia da tempo sul blog,vedi il modello demenziale delle smart cities...Guarda caso le città che vogliono i tecnocrati sono veri e propri non luoghi completamente staccati dalla natura e non solo...
RispondiEliminaLe città sono dei non luoghi, questo è certo, completamente staccate dalla loro precedente natura, anche di pochi decenni fa: per certi aspetti, son luoghi morti, senza una vita che non sia stimolata da sorta di cariche elettriche allogene, indotte. Non vi è alcun dubbio che si sia esercitata – e continui ad esercitarsi – un’azione **costante** in ordine all’implosione d’intere società ed è altrettanto certo che il continuo sviluppo del digitale non fa che accrescere questa tendenza, che però ha dei limiti, che peraltro cominciano a vedersi. Come se una determinata sostanza possa “inzupparsi”, sì, ma fino ad un certo punto: **non** oltre. Si chiama “saturazione”, siamo nel corso di un processo di saturazione.
EliminaMa questo fenomeno della iper digitalizzazione a cosa porta? Alla decadenza irrimediabile della civiltà ed alla sua fine come “polverizzazione”, un processo di separazione interno alle società il cui ultimo esempio recentissimo è la cosiddetta “Great Resignation”, un fenomeno di natura **implosiva** perfettamente comprensibile già per mezzo delle analisi di Baudrillard “illo tempore” (anni Ottanta e Novanta). Altro fenomeno è il cosiddetto “populismo”, tanti son stufi di dover dir di sì a decsione prese altrove, in nome della libertà e della democrazia, epraltro: ma tutto ciò deriva da un altro fenomeno sul quale ci si è soffermati molto tempo qui: la fine della rappresentanza. Si è scisso il legame fra rappresentante e rappresentato, nessuno “rappresenta”niente più. Il che lascia i “rappresentanti” liberi di far tutto ciò che – in teoria – “vogliono” (in realtà, vi sono altre forze che influenzano, le decisioni paiono sempre già scritte e se ne chiede la ratifica). Tanti dicono: se devo solo dire di sì, non dico proprio nulla.
In poche parole: questa è una società in stato implosivo crescente nella quale non merita vivere: sempre più gente se ne accorgerà e si staccherà da legami sociali che son sempre più vuoti, vani simulacri. Questo porterà le società sempre più in stato “implosivo”, inevitabile: in altre parole, vi è il famoso “feedback”, l’effetto di un fenomeno rafforza il fenomeno stesso.
Ma “sufficit”? Ecco il punto, vero. Per la “fine del ciclo” è sufficiente? no. Per niente. Questo è il punto decisivo: tutto ciò **non** basta. In tal modo noi ce ne andiamo nella decadenza sociale irrimediabile, la fine della civiltà è cosa nota; oggi tal fenomeno si presenta in guisa più vasta, più grossa, più forte, **quantitativamente** più forte, ma **qualitativamente** NON È un qualcosa di nuovo, di “sub sole novum”. Mentre qui parliamo di qualcosa che sarà “sub sole novum” …
’economia mondale ti vene fatta a pezzi sotto i tuoi occhi – e col consenso generale – non dicono niente: la dice lunga … Ma il male è alla radice: nella visione – sbagliata – di “complotto”, quello classico “giudeo massonico” per abbattere “troni ed altari”. Siamo sempre lì, e non vi si schiodano.
RispondiEliminala crisi economica attuale( dell'economia reale) è soltanto la conseguenza della crisi finanziaria in atto da quasi ventanni...è una manovra a tenaglia la crisi non è economica/finanziaria è totale ....il complotto è questo che poi le masse occidentali non lo percepiscano nella sua totalità...credo sia normale , che qualcuno ne percipisca solo alcune parti anche , che qualcuno abbia "chiavi" per comprenderne l'intero cronoprogramma e sviluppo difficile ...perchè esula dalle attuali capacità umane . Ergo si va a tentativi ...magari sbagliando su qualche particolare ...tuttavia rimane sempre questa domanda : "cui prodest (scelus, is fecit)" ?
Certo che la cosa c’è da tempo ed oggi è totale. La mia osservazione sul fatto che gli stanno distruggendo il mondo cui son abituati – ma era un simulacro, non c’era già da tempo, solo che la percezione non arriva mai di questo fatto – sta in questo: **non c’è bisogno di alcuna “sostanza” particolare**, le masse sono manipolabili per loro propria natura, posto che si abbiano i mezzi per farlo, ed oggi ce ne sono di vasti e molti. Manovra a tenaglia? Certo, è così, lo si è detto qui da tempo. Qual è lo scopo di tutto ciò? E qui ognuno dovrà cercarlo poiché non si può dire, non si può dire non solo perché ci possono essere cose “nascoste” dietro – questo è vero, ma è solo parte della cosa – ma perché non abbiamo il linguaggio adatto. E non lo abbiamo perché non vi è una percezione effettiva sufficiente di queste “cose”, quindi, gira e rigira, si torna sempre alla percezione … “Cui prodest”? A chi sta attendendo il momento giusto in cui liberare quegli influssi sottili, senza i quali quel che noi vediamo è una irrimediabile decadenza di una civiltà, rosa da lotte intestine, da perdita del proprio modello di base, con conseguenze inevitabili. Ma non è più di questo.
EliminaSono giovane e le garantisco che le città italiane sono cambiate in maniera irreversibile negli ultimi decenni,l'accelerazione l ho vista a metà anni zero con negozi botteghe che chiudevano per via della globalizzazione(comodo il supermercato eh?peccato che così ammazzi la realtà economica locale collegata spesso agli spazi di socialzzazione),poi dal nulla continuano a spuntare catene di fast food come funghi,spariti i luoghi di aggregazione sociale,che differenza tra un bar di oggi-che ormai sono dei casinò-e quelli di una volta dove da bambina andavo a prendere il gelato ...Non parliamo dei ragazzi di oggi,non giocano più come una volta all'aria aperta Tutti rintanati in casa a sfanirarsi la testa seguendo gli influencer su twtch o come si chiama...CIliegina sulla torta la città di Roma introduce il citizen wallet un credito sociale mascherato...Questo per quanto riguarda la società, di spiritualità non ne parliamo...Mai avrei creduto che nel nostro paese arrivasse lo stile di vita americano...CHissà quanto tempo ci vuole per quel cambio "qualitativo" che porterà al regnum A.
RispondiEliminaps un contributo grandissimo alla fine della società è stato dato da programmi tipo i reality che hanno acclimatato per quello che sarebbe venuto dopo ovvero i social ...oggi l unico scopo della genta sembra sia quello di diventare famoso,cosa che fino a un decennio fa non esisteva proprio...
pps spezzone di un documentario di inizio 80 dove mettevano in guardia sulla "grand illusion" di questa civiltà
https://www.youtube.com/watch?v=o64zjJeXClw
Ah non metto in dubbio i cambiamenti, già effettivi: le città sono cambiate in modo percettibile, luoghi morti, il – o i – vari lockdown ha(n) solo statuito una realtà di fatto. Le città son luoghi morti. Il vecchio documentario anni Ottanta: di nuovo, nessun dubbio, ma queste cose sono state dette in **mille salse**, ma proprio in mille, mai nulla di reale però è successo, e la via intrapresa è stata seguita senza che niente la fermasse. Anzi, i sedicenti tentativi di “combattere” la “globalizzazione” – e sono notizie del presente immediato – a tutto portano salvo che a fermarla, invece portano solo a spingerla sempre più sulla china fatale. China fatale sulla quale siamo da tanto tempo. Lei si sorprende dell’americanizzazione dell’Italia, io invece non me ne sorprendo affatto: vi erano tutti gli estremi perché accadesse, come poi è stato. Basta ricorrere alla dialettica: un’opposizione che in effetti rinfocola la spinta iniziale, che così prende legittimità. Ed è fatta: funziona, senza bisogno di alcuna particolare “sostanza”, solo con la classica, sempre funzionante, manipolabilità de “laggente”, delle masse. Ha sempre funzionato … Certo, di questi tempi ti fanno ingollar bocconi ben grossi, e nessuno protesta: vi è stato un cambiamento di quantità evidente: ora però, i cambiamenti di quantità, oltre un certo livello, innescano anche cambiamenti qualitativi (e viceversa) – legge dialettica –. Ora, il complotto è proprio ciò che ha modificato le mentalità, questo è il vero complotto. Che ha una sua natura ben diversa dalla mera diffusione di sostanze varie. Sostanze! Ma qui ne siamo inondati da decenni!
EliminaA questo punto, quanto può esser lontano il “R. A.”? non molto, ma il punto decisivo si è che ci son sia cambiamenti sociali che la necessità di “altro”, ed è su tal punto che, sinora, si son arenati. Pare che stiano sempre “sul punto di”, “quasi quasi”, però poi si fermano, come mancasse qualcosa. La corsa del Palio è pronta, i cavalli sono in posizione giusta, il cavallo di rincorsa sta lì lì per entrare, ma poi si volta e si allontana. E devi rimettere i cavalli nel loro ordine giusto, cosa che, come ben si sa, può durar tanto tempo, non è cosa semplice …
pps spezzone di un documentario di inizio 80 dove mettevano in guardia sulla "grand illusion" di questa civiltà
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=o64zjJeXClw
conosco benissimo la trilogia "qatsi" di G. Reggio magistralmente "musicata" da P.Glass ; forse considerando il contesto sarebbe più indicato questo : https://www.youtube.com/watch?v=EoOdhKYj8Bc
da Powaqqatsi 8 Powaqqatsi è un neologismo della lingua amerindia hopi, creato da Reggio, che significa "vita parassitica" oppure "vita in cambiamento". Più liberamente, può essere interpretata come "vita che consuma le forze vitali di altri esseri per promuovere la propria vita".)
https://it.wikipedia.org/wiki/Powaqqatsi
Il terzo della serie è “Naqoyqatsi” (2002), dalla pagina di Wikipedia in inglese vi è la traduzione, peraltro molto approrpriata al tempo che si vive, del termine in lingua Hopi di “Naqoyqatsi”; nella stessa pag. Wikipedia, ma in italiano stavolta, in breve vi è la struttura ed i titolt delle tre parti del documentario stesso.
EliminaDi ormai ben vent’anni fa . . .
Il termine “Naqoyqatsi” significherebbe la “vita come violenza”, o “violenza civilizzata” o una “vita di uccisioni reciproche”. Insomma, tutta una serie semantica che afferisce a dovunque la vita si nutre di altra vita e la civlizzazione supporta questo comportamento: cioè oggi . . .
Non pensavo che l'americanizzazione degli stili di vita in un paese come il nostro sarebbe avvenuto così velocemente il che mi ha stupito,ma come osserva lei i semi già c erano come faceva notare Pasolini in merito alla sparizione delle "tradizioni" contadine e quello che ne sarebbe conseguito...Basta vedere-visto che sono un'appassionata di coreanistica-come si sono trasformati gli stili di vita nella corea del sud,tutto il mondo sta diventando un non luogo stanno sparendo le auree come direbbe Zolla...Non penso sia un caso che certi strumenti collegati alla digitalizzazione es social impact investing,human finance ecc li cercano di introdurre in realtà comunitarie che ancora resistono es chiese,comunità religiose di qualsiase fede perchè questi strumenti di governance digitale implicano la trasformazione dei rapporti sociali in oggetti come denuncia da anni ad es Allison McDowell...CHi c'è dietro a queste cose non vuole la sorveglianza stile orwell bensì l insterilimento delle relazioni umane.
RispondiEliminaCerto è così, c’erano i semi, Pasolini è stato tra i preveggenti, ma se ci studiamo certe analisi sociologiche di decenni passati vi vediamo al sostanza della direzione già presente: il nostro presente, appunto. Poi, la sorveglianza “style” Orwell viene agitata come uno spettro (come un altro spettro – il “comunismo” – fu agitato “illo tempore”, vi è lo spettro del “Quarto Reich”, ecc.), come vari dittatori che prima si portan su e poi si abbattono o, almeno, si combattono con una ferocia che un secondo prima sarebbe stato detta “impensabile”, come vari dittatori servono a fornire il necessario contrappeso dialettico in un processo unitario, cioè che ha uno scopo unico. E preciso. Ma torniamo sempre all’alterazione della realtà umana, ch’è cosa – **relativamente** – facile per gli “architetti del binario”, perché si tratta di trar profitto di una tendenza **in atto**, cioè propria e caratteristica delle civiltà in fase d’implosione, si favorisce, si rafforza quel che **già** c’è! Stesso discorso per le varie sostanze diffuse, “mutatis mutandis”, ma tutt’altro discorso per far intervenire “altro”, tutt’altro! Come ho detto, su queste cose molti difficile far discorsi espliciti poiché manca proprio il linguaggio, si sarebbe malintesi con certezza. L’unica cosa che si può dire si è che la cosa, in tal caso, è ben più difficile, non è “lineare” in alcun modo. Dalla decadenza, pur se “rafforzata” da interventi di gruppi occulti malefici, che adoperino differenti modalità operative, **non discende** in modo lineare, in modo diretto e immediato, il passaggio ad una fase in cui “altro” si manifesti più apertamente. Non è così, non funziona così. Il che dimostra come tutto ciò NON SIA “meccanico”, tipo: decadenza irrimediabile, società segrete che intervengono e devastano il mondo, imposizione di un modello unico all’intero mondo, “dunque” c’è il “R. A.”, eh no! Uniformizzazione globale anche mercé digitalizzazione “iper”, appiattimento ed immiserimento delle relazioni umane – sia detto tra le righe: il nostro modo di vivere mediterraneo, tutto il Mediterraneo (modo di vita basato sull’ “agorà”, lo spazio pubblico di relazioni e contese), aveva direzione opposta rispetto all’ “uniformizzazione” che parcellizza ed individualizza tutto, **per questo** è stato distrutto (e cianciare sulla “dieta mediterranea” non serve a nulla: il modo di vivere che ha generato quella dieta non esiste più) – “dunque” il “R. dell’ ‘A.’”. Eh no, non funziona così. Vi è discontinuità – alias: cambiamento qualitativo, di natura, di sostanza – tra le due fasi. Il “nodo” è tutto qui.
EliminaDa metà 90 un ruolo nello sfacelo dei centri credo sia imputabile al finto sviluppo sostenibile stile agenda2030...Negli ultimi anni in quasi tutte le città si assiste a taglio indiscriminato di alberi,telecamere ovunque,tentativi di trasformare edifici vecchi in coliving-come se vivere assieme a gente che non si conosce sia creare comunità!,trasformazione dei piani regolatori per permettere certe cose...CHi c'è dietro questo finto ambientalismo?Guarda caso secondo queste agende bisogna digitalizzare per salvare l'ambiente...Logico che l obiettivo che si nasconde dietro la smart growth e le smart city non ha nulla a che fare con l ambiente bensì con il dividere le comunità e impoverire sempre di più quindi si ritorna al punto iniziale:chi sono queste organizzazioni mondialiste dietro queste agende?L unica cosa certa è che queste realtà mondialiste sono state ispirate all inizio dai gruppi teosofici es lucifer trust.
RispondiEliminaChe il “salvare l’ ‘ambiente’” comporti l’abbattimento di alberi è veramente fantastico, e denota, al di là di ogni ragionevole dubbio, la natura parodistica di tutto ciò che, come giustamente detto, non ha niente a che spartire con l’ambiente, ma con la digitalizzazione diffusa che non “salva” l’ambiente (tra l’altro, costa tantissimo in termini di produzione d’energia: se fermassero la digitalizzazione avrebbero tanta energia in più, diminuzione dei costi della produzione dell’energia con conseguenze, stavolta sì, positive, a cascata, per l’ “ambiente” famoso, peraltro, come avrebbe detto Baudrillard, la stessa nozione di “ambiente” nasce in una certa costruzione mentale che altro non è se non un simulacro: né ambiente né “territorio” esistono nelle umanità tradizionali, si ragionava in termini diversi).
EliminaE certo “certe” agenzie dietro ci sono state, dietro queste “promozioni”, peraltro fallimentari: la sedicente “Agenda 2030” è un altro simulacro. Chi c’è dietro? La domanda vera diventa: quali ne sono i fini reali, di tutta questa serie di simulacri?
Cf.
RispondiEliminahttps://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/2022/04/01/un-colpo-di-qua-un-colpo-di-la-e-infin/
Si veda il link, a sua volta riportato nel post qui su citato, il quale dà su di un “dettaglio” che si legge in tal modo: “il diavolo sussurra all’anticristo le parole **che daranno inizio all’ **esplosione** del mondo**” …
“Si vis explosionem para implosionem” …
Nessun fenomeno si “accende” perdurando sempre sulla stessa via: se vuoi qualcosa devi avere l’opposto che **provoca** (cioè “genera”) la risposta che desideri, la pallina da tennis colpisce il muro e vi rimbalza su, l’effetto è il rimbalzo e non il lancio. lancio>resistenza (da parte del muro)>rimbalzo (sul muro), l’effetto è il rimbalzo. Non il lancio. Tutti guardano solo alla mano che lancia, ma non è il fenomeno: il fenomeno è il rimbalzo, allora la pallina prende la sua – vera – traiettoria … chi ha orecchie per intendere, intenda … E tutto funziona così …
Sempre. Sempre.
Peraltro sia “Babylon Magna” viene detta “Mysterium” sia la manifestazione dell’ “A.” pure viene detta – com’è noto - “**Mysterium** iniquitâtis”, e così s denota l’esistenza di qualcosa di **nascosto** che si appalesa, perché **questo** è il “mistero” biblico, **non già** una mera cosa “non conosciuta”, ma il palesarsi di una realtà **nascosta** e sempre presente – ma nella modalità “nascosta”, per l’appunto – “sin dalla fondazione del mondo”. Il punto non è dato dalla “realtà” – sempre presente, appunto, come s’è detto – quanto bensì dalle **condizioni** “storiche” che ne **permettano** il palesarsi, cioè l’ “apparire”, vale a dire: il passaggio dal nascosto al palese, secondo il ritmo “yin yang” e secondo il “solve et coagula”.
RispondiEliminaUno via: Trump, il super (cosiddetto) “cattivo” … (da ridere …!) Due via: la Merkel. Tre via!? “Chi” allora? Lo sapremo, e, credo, a breve. La velocità crescente degli eventi lascia poche probabilità di scelta: nel finale di partita la strategia supera le tattiche, inoltre si riducono – e di molto – le possibilità di gioco e la necessità costringe sempre più fortemente. Il suo cappio stringe sempre più stretto il collo.
RispondiEliminaTornando al post di prima...credevo accadesse solo nel posto dove vivo io da almeno metà anni zero (continua costruzione di strane piste ciclabili,rotonde ovunque,marciapiedi dall aspetto "strano",strade chiuse senza apparente motivo...)e un altra sfilza di cose inspiegabili a livello architettonico finchè non ho cominciato a fare due più due...sta accadendo ovunque pure in città di due anime,dopo che il comune firma l agenda21 accade esattamente questo, piùstrani meeting per la creazione del consenso che usano la tecnica delphi molto subdolo...diabolico a dir poco,dopo essere finita casualmente sul blog democratsagainstagenda21 mi spiego un botto di cose!!!! IL bello è che se lo fai notare ti danno del complottista quando è evidente che operazioni del genere servono come scusa per costruire strani condomini e portare la gente a vivere in posti ad alta densità abitativa assurdo...La gente è completamente impazzita non riesce proprio ad arrivarci
RispondiEliminaComunque è vero che l ambiente e il territorio non esistevano come realtà,può soffermarsi su questo punto?Intende che la mentalità premoderna basava tutto sul rapporto spirituale e sottile col territorio sentendosi un tuttuno con esso?
ps comunque mi dia della paranoica ma da quando nel mio paese hanno fatto questi interventi tira un'aria strana a livello sottile non so come spiegare...come qualcosa di profondamente sbagliato e fuoriposto di sinistro...e io ingenua che credevo fosse solo speculazione immobiliare :/
Modificando la struttura corporea si modifica anche l’aspetto “sottile”, il famoso “feng-shui” (vento-acqua) è solo un lontano parente di queste pratiche, peraltro usato quest’oggi solo “per dormir meglio” – in tutti i sensi – o per costruire case più armoniche, ma l’essenza di tali pratiche è ben più profonda (ed antica), peraltro nota agli antichi Romani “via” i “libri rituales” etruschi, ma se andiamo ancor più lontano nel tempo arriviamo ai babylonesi ecc. ecc. ecc. ecc. Voglio dire che sono cose molto antiche, appartengono ad un “fondo” che **precede** la differenza tra le varie religioni. Per esempio, nella parte finale dell’Impero cinese – dinastia Ch’ing [Qing] – la gente si tassava per bloccare le linee delle ferrovie, cosa che faceva ridere i missionari europei e tutti gli europei prendevano in giro le famose “superstizioni dei cinesi”: una linea continua per troppo tempo, senza un qualcosa che la pieghi un po’ o un ornamento che ne interrompa la sua natura dritta, è considerata infatti produttrice di “sha qi”, “ch’i” cattivo. Le strade senza uscita ne sono un altro esempio: le puoi fare però al suo termine dovresti metterci un’ “edicola”, un’ “erma”, dove una volta si mettevano le madonnine. Similmente gl’incroci, soprattutto a tre strade, sacri ad Ecate nelle “superstizioni medioevali”, uso tal termine in senso ironico … Si potrebbe andare a lungo. Il che non significa che chi facci queste cose “sappia” di tutto ciò: basta solo che sia convinto della necessità del “tragitto più breve” come unico scopo e di costruire strade, incroci eccetera senza tener conto alcuno del territorio dove ciò si costruisce. Quindi basta imporre un sistema che genera tali cose, e il gioco è fatto, senza bisogno di alcun complotto, che può esserci stato nell’imporre tali direttive, all’inizio: poi la cosa funziona meccanicamente, peggiorando sempre più, chiaro.
EliminaMa veniamo al “territorio”. Quel che dicevo, citando Baudrillard, era un riferimeto a questo passo: “Niente di più errante, di più nomade in apparenza delle bestie, eppure la loro legge è quella del territorio. Ma bisogna sbarazzarsi di tutti i controsensi legati alla nozione di territorio. Non si tratta affatto di un rapporto allargato di un soggetto o di un gruppo con lo spazio a lui proprio, quasi fosse una sorta di diritto di proprietà allargata dell’individuo, del clan o della specie […]; né si tratta di quella specie di funzione vitale, di guscio ambientale in cui si riassume tutto il sistema dei bisogni. Un territorio non è neanche uno spazio, viste le implicazioni di libertà e di appropriazione che diamo a questo termine. […] Il territorio è aperto e circoscritto. […] Il territorio è il luogo della ripetizione di un ciclo finito della parentela e degli scambi”, J. BAUDRILLARD, “Simulacri e impostura: bestie, Beaubourg, apparenze e altri oggetti”, Cappelli editore, Bologna ***1980***, p. 109. Di qui veniva il ruolo “sacro” dello scambio che avveniva in **determinati** territori – aperti, che non implicavano al “proprietà” nel senso moderno – ma sempre – sempre – circoscritti: non esisteva lo “spazio” privo di “determinazioni **qualitative**”, la natura delle quali (“determinazioni qualitative”) rimandano sempre ad un tempo “mythico”, a “illo tempore” dove (quando) accadde la tale cose o il tal altro evento “fondativo”. Degno di ricordo, e, in nome del ricordo, esso consente lo scambio, che ha valenza sacra, ed ovviamente tal territorio è “luogo” (anche “temporale”) laddove vi sono “presenze”, di natura, forma e forza differenti. “Né le bestie né i selvaggi conoscono qualcosa che sia «natura» così come la intendiamo noi: conoscono soltanto dei **territori**, limitati, segnati, che sono spazi di reciprocità non oltrepassabili”, ivi, p. 111, in nota finale, il crosivo in originale venendo qui denotato con “**”. La “reciprocità” è la “conditio sine qua non” dello scambio. Un esempio di tale “reciprocità” – sempre per trattare di film – è quello che si può vedere in “Corvo rosso non avrai il mio scalpo” quando il protagonista fa un bel regalo al capo dei Nasi forati, e quest’ultimo **deve** – appunto deve – fargli un contro dono: gli europei non capiscono la cosa e pensano che sia un fatto di “dignità” o di “faccia” da parte del capo. Ma questo perché per loro non vi è alcuna “reciprocità”, il capitalismo essendo fondato sullo scambio *diseguale*. E cioè sulla negazione della “reciprocità” ovvero della ciclicità per mezzo dello scambio, che ne statuisce la sacralità. Lo scambio “sacro” è quello che implica la reciprocità, tra uomini e uomini, tra uomini e bestie, tra uomini e dèi.
Eliminami scuso per l' OT . Tuttavia due anni fa l'incendio di Notre Dame . in questi giorni invece
RispondiEliminahttps://www.iltempo.it/esteri/2022/04/17/news/moskva-nave-incrociatore-russo-affondato-ucraina-costo-morti-retroscena-vera-croce-a-bordo-putin-31249411/
che se fosse vero...avrebbe un certo peso .
Interessante (ovviamente se fosse confermato, ora, in questa guerra, siamo abituati ormai a notizie contrastanti e depistaggi molteplici).
EliminaPeraltro davo un’occhiata iersera ad un documentario sulla Palestina al tempo di Gesù, e scoperte varie, ecc. ecc., e si parlava dei famosi “Rotoli di Qumrân”, e si diceva della famosa “ipotesi degli Esseni” e – **bontà loro**! – si riconosceva che **non tutti** questi “Rotoli” potevano venir fuori dagli “Esseni”, peraltro ipotesi che all’inizio fu fatta (per esempio da parte di autori poco considerati, come H. E. Del Medico, con però il difetto di escludere “a priori” l’ipotesi “essenza”, neanche ciò vero), poi eclissata dalla “essenomanìa”, ed ora – finalmente – si riconosce che son “Rotoli” di provenienza diversa, una parte molto probabilmente **davvero*+ “essenza”, ma **non tutti**, non tutti!
RispondiEliminasenza polemica , solo per amor di VERITA' !
RispondiEliminahttps://quifinanza.it/salute/video/vaccino-covid-rischio-miocardite-giovani/642887/
Questo rientra nel classico problema che ogni farmaco ha controindicazioni e comporta problemi: il farmaco perfetto non esiste ma non dice nulla contro il vaccino in sé quando tu hai una epidemia e devi ricorrere a mezzi che altrimenti non avresti usato. Quindi è semplicemente la verifica che ogni vaccinazione, come ogni farmaco, dà problemi.
EliminaDi qui a tutto ciò che i no vax ne hanno tratto ce ne corre.
I fantasmi mettono più paura delle cose concrete.
sarò complottista , tuttavia gli indizi aumentano...
RispondiEliminahttps://www.iltempo.it/attualita/2022/04/28/news/vaccino-covid-biontech-sec-nuovi-problemi-efficacia-sicurezza-pfizer-nterrogazione-ministro-speranza-granato-31379421/
Ogni farmaco può dar problemi, soprattutto se in situazioni di emergenza: non esiste il farmaco perfetto; ciò non giustifica la cagnara fatta dai no vax o da degli altri a fronte del silenzio tombale sulla deriva in atto.
RispondiEliminaVi hanno fatto sfogare, poi è partita questa equazione: chi ha dubbi sulla strategia in atto = no vax.
Una chiara, evidente trappola.
Silenzio sulle sostanze chimiche da deenni usate, la Terra intera avvelenata ed inquinata, tutto a posto, poi viene il vaccino ed ecco una sovra risposta. “La difesa tragicomica. L’uomo odierno si crea resistenze artificiali a scopo voluttuario”, la chamava Anders, e già nel 1 9 6 3 !!
Tanti dicono: Questa è per me la linea da non oltrepassare (che putualmente poi viene oltrepassata bellamente nel silenzio ttale ma se tocchi quel che qualcuno reputa la linea ultima, apirti cielo). Per te è questo, per me quello, per un terzo è altra cosa, ecc. ecc.
La realtà è che non vi è alcuna vera resisteza.
Prima ne rpendiamo atto e meglio è. Potrebbero buttare la bomba atomica (“chi inzia”, fa zero differenza) e direbbero che è una bomba tattica, alla fin fine che male può fare. E questo è **solo un esempio**, non dico lo faranno, non dico niente proprio. Quel che vglio dire si è che non ci sta nessuna reale resistenza. Chi oggi decide - che non è detto sia chi appare . . . - può fare come crede, basta che dica che “il/i popolo/i” gli ha dato il consenso di farlo.
Stop.
Si è mai fermato qualcosa una votla posto in moto? Mai. L’unica possibilità è che lo scopo di quanto si è messo in moto non sia orentato ad un risultato “totale”, per così, e anche questo è vero semrpe meno, e semrpe meno ogni giorno che passa, letteralmente. Silenzio tombale. Dove sono i famosi intellettuali? La classe colta? Un altro episodio della riccorrente “trahison des clerc”, ed anche questo non è “sub sole novum” . . .
“**Il tradimento dei chierici.** Lo scoppio della guerra [parla della Prima Guerra Mondiale, chiaro] provocò in Europa un’esplosione di delirio nazionalistico [ma guarda un po’!, e che novità!]. Proprio gli intellettuali, che fino allora avevano parlato di fratellanza universale e di amicizia fra i popoli, gettarono la maschera dell’ipocrisia e rivelarono il volto disgustoso del rancore lungamente covato. Certo, le circostanze iniziali congiurarono per offrire pretesti a quest’altrimenti incedibile corsa alla follia. Ma gli intellettuali soffiarono sul fuoco dell’irrazionalità [ma guarda un po’, ma guarda, un’altra “novità” senza dubbio], dimostrando che in tanti anni, alimentando una cultura sempre più intrisa di doppiezza, avevano perso l’anima”, M. SILVESTRI, “La decadenza dell’Europa occidentale”, vol. II, “L’esplosione 1914-1922”, Einaudi editore, Torino 1978, p. 162, corsivi in originale segnati come **, mie osservazioni fra parentesi quadre. Il titolo è: “La decadenza dell’ Europa **occidentale**”, attenzione a questo punto, “occidentale”, perché – precisamente cento anni dopo (1922-2022) –, si è ripresentata: in realtà, la ferita che si è aperta con la Prima Guerra Mondiale non si è ancora chiusa!
La verità è che lo “stato di emergenza” (Virilio) **globale** è divenuto “stato di eccezione” altrettanto **globale**, peraltro mica fiito, e non mi riferisco alla guerra bensì alle conseguenze mondiali di quella che, per ora, è ancora guerra mondiale, sì, ma economica. che avrà le sue conseguenze.
Nessuno si è sfogato, ho compreso che non si fanno barricate in piazza, dopo aver ascoltato Battiato (primi anni ’80) il mio è un ragionamento che parte dai fatti, nessuna ideologia; epidemia da coronavirus poi chiamato covid 19 , ovviamente all’inizio tutto era oscuro poi la matassa ha iniziato a dipanarsi , fermo restando che tuttora ci sono falle enormi sulla narrazione , sulla gestione , e su come ci hanno speculato , poi si arriva ai cosiddetti “vaccini” e qui dovrei fare una disamina più analitica , ma sono estremamente pigro e sintetico quando scrivo, quindi stringo .
RispondiEliminaDi fatto l’unico vaccino che l’Occidente ha considerato è stato quello che a mRNA, anche se concettualmente altri potevano essere migliori… nei fatti il vaccino non ha funzionato, perché non ha impedito il contagio, un vaccino a questo serve (tutti quanti siamo stati vaccinati contro il vaiolo e la polio, e che io sappia non ci sono “storpi a metà” o “butterati ad un quarto”); però come effetti avversi sta funzionando benissimo, ed ancora non conosciamo quelli a medio e lungo termine.
Poi che non si veda che il mondo sta collassando su stesso, bhe che dire, credo faccia parte del gioco, il gioco è esattamente questo, devi autodistruggerti, ma l’autodistruzione deve apparire “salvezza”.
I vaccini, il green pass, l’attuale conflitto in Europa e tutto il resto sono esperimenti, (alcuni degli effetti di questi esperimenti li comprendo, altri ancora no).
Riguardo i complotti o per meglio dire il COMPLOTTO, è difficile credere a qualcosa o a qualcuno, tuttavia essendo umani nutriamo simpatie e antipatie (parlo per me), se intervengo su questo blog è perché in qualche modo cerco un confronto, ovvero spunti sui cui ragionare o “ricordare”.
Precisément ed è un gioco al massacro. Ed è un gioco malefico. Le barricate non esistono ed oggi davvero difficile credere a qualcuno che si presenti sulla pubblica scena dicendo di voler “salvare”, fra tante, ma tante tante virgolette. Il mondo crede a costoro, però. Esso chiama quel symbolico “Lupo” che deve perderlo, perché - in fondo - sa di esser colpevole, ma non di deve dirlo . . .
EliminaEd allora, unica via rimane quella di attetare a sé stessi auto distruggendosi, auto minandosi, auto indebolendosi (tutte auto, niente moto . . .). Ma che spettacolo brutto è quello di un topo ipnotizzato dalla stessa serpe che lo sta divorandolo . . .