“La massima applicazione possibile del principio d’indifferenza coincide con la massima realizzazione possibile del consenso. Ossia: dove c’è più indifferenza, lì c’è più consenso; e l’ampliamento del consenso , a sua volta, favorisce l’estensione ed il radicamento del consenso. […] Non solo se ne conferma la legge storica secondo cui chi vince ha ragione (come Norimberga ci ha insegnato, mentre Hiroshima aspetta ancora il suo giudizio; vale la pena di ricordare che una delle colpe più gravi dell’Occidente ed una delle sue macchie più nere è di aver inserito tanto a lungo Aushwitz nell’elenco dei crimini più terribili commessi dall’umanità, come ovviamente era giusto, e Hiroshima nell’elenco delle manifestazioni più significative di una democrazia progressiva, un tipico prodotto delle «magnifiche sorti e progressive»); ma anche possiamo ricavare l’indicazione che il male principale dell’Occidente è l’essersi «mangiato» totalmente il proprio principio di contraddizione, come abbiamo già ragionato. Così facendo, si è chiuso in una tomba da sé”
A. ASOR ROSA, Fuori dall’Occidente. Ragionamenti sull’ «Apocalissi», Einaudi editore, Torino 1992 (!), p. 101, corsivi in originale, grassetti miei.
Ben pochi oggi saran d’accordo, però, con tal parallelo …
“Riconosciamo in questo soggetto, l’allegoria molto semplificata, cara a Nicolò Flamel, del Massacro degli innocenti”.
FULCANELLI, Il mistero delle cattedrali, Edizioni Mediterranee, Roma 1972, terza edizione ampliata, p. 110, corsivi in originale.
Interessante annotazione: cf. M. SCHNEIDER, Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nelle scultura antiche, Rusconi Libri, Milano 1986, pp. 227-228.
NON si poteva NON ricordare questa ricorrenza, perlomeno non qui …
Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/03/sporcicia-condivisa-1.pdf
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2014/10/non-il-sonno-della-ragione.html
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