domenica 6 aprile 2025

Due passi da … (“gnomi” …) - 1945-2025, ottant’anni dopo

 

 

 

 

 

 

 

“Nella tradizione islamica le fenditure sono quelle attraverso le quali penetreranno, all’approssimarsi della fine del ciclo, le orde devastatrici di Gog e Magog”.

R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, EST, Torino 1968 – ma l’edizione originale risale al 1945 , pp. 209-210.

 

 

 

Due – interessanti – brani da Th. Gaster.

Va […] detta una parola a proposito della pianta magica.

La credenza in concepimenti miracolosi ottenuti MANGIANDO un’ ERBA o un FRUTTO (come la MANDRAGOLA, la MELA, la MANDORLA), è quasi universale […] e si ritrova, per esempio, nel mito classico della nascita di Attis”, Th. H. GASTER, Le più antiche storie del mondo, Einaudi editore, Torino 1960, p. 102, grassetti miei, maiuscole mie.

Si notino le piante, non certo casuali, direi:  la MANDRAGOLA, la MELA, la MANDORLA …

 

Se vogliamo comprendere nel suo più INTIMO SIGNIFICATO, dobbiamo spiegare i numerosi elementi di tradizione popolare in cui si trovano. Da QUESTO punto di vista, l’elemento forse più interessante ci è fornito dalla descrizione dei malefici GNOMI che popolano le montagne e che tentan di disturbare Kessi durante la prima SPEDIZIONE in quelle regioni: sembrerebbe […] che nella letteratura popolare di tutto il mondo sia QUESTO l’accenno più antico all’esistenza di queste creature. Il testo originale le indica semplicemente come «dèi più giovani» o «figli degli dèi», ma è indubbio che, con questo nome, s’intendano EFFETTIVAMENTE l’insieme degli GNOMI delle montagne, dato che lo stesso termine è comunemente usato presso Assiri e Babilonesi per INDICARE demoni e spiriti malefici IN GENERALE. Inoltre, ciò che rende quest’identificazione ancor più PLAUSIBILE, è l’allusione — ENIGMATICA ED INCOMPLETA […] — che SEGUE ALLA SOTTRAZIONE del mantello di Kessi, giacché questa si accorda con la credenza UNIVERSALMENTE diffusa che gli gnomi siano particolarmente propensi a rubare […].

Chi consulti la FAMOSA opera di Thomas KEIGHTLEY, Fairy Mythology, troverà molti racconti imperniati su questo tema che troviamo unito, qui, all’altra idea che non soltanto gli gnomi, ma anche gli spiriti dei defunti popolino le regioni montagnose”, ivi, p. 177, corsivi in originale, grassetti miei, maiuscole mie.

Non soltanto gli “gnomi”, anche i giganti vi si “ritrovano” e cioè quei “giganti” che, nel mondo scandinavo, son detti troll

 

 

 

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Link (d’) alcuni (vecchi) post … …, 6

 

 

 Pensando alla situazione presente ..., cf

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/11/due-lobby-attualmente-in-lizza-nel.html



Questo è invece di più vasta riflessione, cf

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/10/eh-gia.html




@i

 

 

 

 

“PS”. 1 … A… (= Appunti) – 2005-2025, vent’anni dopo 2 –

 

 

 

 

 

 

 

Cf. J. VERNE, I figli del capitano Grant I, America del Sud, RBA Italia, Milano 2019, capitoli II, III, VI, VII, cap. XXIII dal titolo “La vita degli uccelli”, cap. XXIV con il titolo di “Si continua a condurre la vita degli uccelli”, cap. XXV dal titolo “Tra il fuoco e l’acqua”.

 

 

 

A tal proposito, la seguente, interessante osservazione: “Maurice Leblanc impiega gli stessi procedimenti rousseliani di crittografia usati da Jules Verne, uno dei quali spinge l’eroe di 813 a compiere lo stesso tipo di errore di Paganel nei Figli del capitano Grant, traducendo O PO ON con Apollon, invece di Napoleone”, M. LAMY, Jules Verne e l’esoterismo, Edizioni Mediterranee, Roma 2005, p. 120, corsivi e maiuscole in originale.

Anche cf. ivi, pp. 190-192[*].

Altri passi, sempre in ivi, dove per “n” s’intende nota a pie’ pagina e con “nn” s’intendono note a pie’ pagina, più d’una insomma: p. 96n, p. 100nn, 108nn, 59n, 114n, 135n, 139n, 155-156n, 170n, 33n. Quale sia la singola nota per pagina, va individuata da parte dell’accorto lettore, mentre quando si fa riferimento a tutte le note non c’è problema.

E – sempre in ivi –, pp. 40-41 e pp. 90-91.  

 

@i

 

 

[*]

Cf. M. SERRANO, Il cordone dorato, Settimo Sigillo, Roma 2009, i passi dove si parla di Rudolf von Sebottendorff, e cf. il commento di Dolcetta su von S., ed anche la breve intervista che Dolcetta fece a a Serrano in M. DOLCETTA, Gli spettri del Quarto Reich, BUR Rizzoli, Milano 2007

 

 

 

 

 

sabato 5 aprile 2025

Sinora però … neanche una volta! … (link)

 

 

 

Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/06/nemmeno-n-milione-di-volte-baseterebbe.html.
 

 

 

@i

 

 

 

Frasette (=Fra7) di J. Verne (da: “Viaggio al centro della Terra” per la precisione) – 1995-2025, TRENT’ anni dopo, 2 –

 

 

 

 

 

 

“Sentivo il centro di gravità spostarsi entro di me e la vertigine salirmi al cervello come un’ubriacatura. Non vi è nulla di più inebriante infatti degli abissi”.

J. VERNE, Viaggio al centro della Terra, Alberto Perusso Editore, Milano 1995-2003, p. 222. 

 

“Il plesiosauro, serpente dal tronco cilindrico, ha una coda corta e le zampe disposte  a forma di remo. Il corpo è intermente rivestito di corazza”.

Ivi, p. 405. 

 

“Di colpo la luce si era fatta nel suo spirito e nel mio! 

– Dunque, – esclamò non appena ebbe ritrovata la parola, – dopo il nostro arrivo a capo Saknusemm, l’ago di quest’infernale bussola indicava il sud anziché il nord?

–  Evidentemente.

– Così si spiega finalmente il nostro errore. Ma quale fenomeno ha potuto produrre un simile capovolgimento dei poli?

– È semplicissimo. 

–  Spiegati, figliolo.

– Durante la tempesta che infuriava sul mare Lidenbrock la palla di fuoco, calamitando il ferro della zattera, ha disorientato la bussola: è tutto qui! 

Ah, – gridò il professore scoppiando a ridere, – perciò si tratta di un altro scherzo dell’elettricità?”.

Ivi, pp. 526-527, grassetti miei. 


Ovviamente, NON si tratta soltanto di “un altro scherzo dell’elettricità” ...! 

Verne ne dà la spiegazione “scientifica” per MASCHERARNE il lato “symbolico” ...

Qualcosa degli “abyssi” poi, alla fin fine, J. Verne pur ne conosceva.

 

 

 

 

 

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