“Confucio disse: — Chi governa con la virtù è paragonabile alla stella polare, che resta immobile al suo posto mentre tutte le altre le ruotano intorno”.
CONFUCIO, I Dialoghi (Lun Yü), cap. II, 17 in Opere, TEA, Milano 1989 (su licenza dell’edizione UTET 1974, p. 80.
Su quest’aforisma “imperale” cf. anche l’esa. XVI dell’ I-Ching [Yijing].
“Fra gli attributi degli Ordini cavallereschi, ed in particolare dei Templari, uno dei più conosciuti, anche se non in generale dei meglio compresi, è quello di “guardiani della Terra Santa”. Sicuramente […] si trova un’immediata spiegazione di ciò nel nesso che esiste fra l’origine di questi Ordini e le Crociate, poiché per i Cristiani, come per gli Ebrei, sembra che la “Terra Santa” non indichi che la Palestina. Tuttavia, la questione diventa più complessa allorché si consideri che diverse organizzazioni orientali, d’indubbio carattere iniziatico, come gli Assassini e i Drusi, avevano parimenti assunto lo stesso attributo di “guardiani della Terra Santa”. Qui […] non può più trattarsi della Palestina”, R. GUÉNON, L’esoterismo cristiano e San Bernardo, Arktos Oggero Editore, Carmagnola (TO) MCMLXXXIX, p. 47, corsivi in originale.
“Coloro che conservarono vivo questo spirito e che ispirarono queste organizzazioni, senza mai costituir essi stessi alcun organismo definito, si chiamano Rosacroce; ma venne un giorno in cui gli stessi Rosacroce dovettero lasciare l’Occidente, le cui condizioni erano divenute tali da impedire che la loro azione potesse ancora esercitarsi [NB: e nulla è cambiato nel frattempo, solo ben peggiorato … poiché, nel frattempo, il mondo intero si è avvicinato tantissimo alle “condizioni dell’Occidente”], e si dice che a quel punto essi si ritornarono in Asia [lo diceva Sincerus Renatus], riassorbiti in qualche modo nel Centro supremo di cui erano come un’emanazione [NB]. Per il mondo occidentale non vi è più “Terra Santa” da custodire”, ivi, pp. 55-56, grassetti miei. Il “lasciar l’Occidente” avvenne all’inizio, nei primi decenni, del XVII secolo. Per “il resto del mondo” ci è “Terra Santa” invece? Residuale. Uno degl’indicatori della “fine” si è proprio che “il resto del mondo” è “come l’Occidente” NEL SENSO che ANCHE per “il resto del mondo” NON vi è più “Terra Santa” da custodire” …
“A proposito di Rossetti, troviamo alquanto strana l’asserzione che egli sarebbe stato un “Rosacroce” (p. 16): i veri Rosacroce, che d’altronde non erano per niente di “discendenza gnostica” (p. 422), erano spariti dal mondo occidentale molto prima dell’epoca in cui questi [Rossetti] visse”, ivi, p. 61, corsivi in originale, grassetti miei. “Così, a proposito della residenza centrale dei Templari, stabilita a Cipro (pp. 261 e 425), sarebbe curioso studiare il significato del nome di quest’isola, i suoi rapporti con Venere ed il ‘terzo cielo’, nonché il simbolismo del rame, da cui deriva lo stesso nome; tutte cose sulle quali, per il momento, […] ci limitiamo a segnalare”, ivi, p. 70, corsivi in originale, grassetti miei. Rame = fra rosa e rosso …
“La testa della Medusa, che trasforma gli uomini in “pietre” (parola che giuoca un ruolo molto importante nel linguaggio dei “Fedeli d’Amore”), rappresenta la corruzione della Saggezza; i suoi capelli (che secondo i Sufi simboleggiano i misteri divini) diventano dei serpenti, intesi naturalmente in senso negativo, poiché nel senso opposto il serpente è anche il un simbolo della Saggezza stessa”, ivi, p. 73, nota finale al cap. IV, corsivi in originale, grassetti miei.
“A proposito degli Ordini cavallereschi, la “Chiesa giovannita” indica la riunione di tutti coloro che a qualunque titolo [NB] si riallacciano a ciò che nel Medioevo si chiamava “Regno del Prete Gianni”, al quale abbiamo accennato”, ivi, p. 74, nota finale al cap. IV, corsivi in originale, grassetti miei. Di conseguenza, l’uso dell’espressione di “Chiesa giovannita” in relazione al tenebroso “affaire” rappresenta un’ inversione di senso.
“Non è forse senza interesse segnalare […] che le iniziali F. S. possono essere anche lette Fides Sapientia, esatta traduzione della Pistis Sophia gnostica”, ibidem, corsivi e grassetti miei.
“[…] è per questo che il Rebis del Rosarium Philosophorum ha sotto i suoi piedi la Luna, e quello di Basilio Valentino il drago; questo significato è stato completamente misconosciuto da Valli, il quale vi ha solo scorto dei simboli della dottrina corrotta o dell’ “errore che opprime il mondo”, mentre in realtà la Luna rappresenta il dominio delle forme (il simbolismo è il medesimo di quello del “camminare sulle acque”) ed il drago raffigura il mondo elementare”, ivi, p. 83, corsivi in originale, grassetti miei. Il “mondo elementare” NON corrisponde al “mondo fisico” di oggi, componendosi, al contrario, del mondo corporeo E dei “lati” del mondo “sottile” PIÙ “VICINI” al mondo corporeo stesso … Ricordiamo inoltre come sia la Madonna che spesso – nell’iconografia – sta sopra la Luna, la Mezzaluna per l’esattezza. Vi è anche, poi, l’iconografia d’una Madonna che schiaccia, con un suo piede, un serpente …
“E lo stesso iod che nella Massoneria è diventato la lettera G, per assimilazione con God (poiché fu in Inghilterra che avvenne tale trasformazione); questo senza che vengano pregiudicati gli altri molteplici significati, che, in un secondo momento, hanno finito per condensarsi nella stessa lettera G, e che qui non ci proponiamo di esaminare”, ivi, p. 85, corsivi e grassetti miei.
“Aggiungiamo anche che, come ha notato Scarlata, l’idea della continuità della lingua primitiva è contraddetta dalle parole che lo stesso Dante, nella Divina Commedia, fa dire ad Adamo (Paradiso, XXVI, 124). Queste parole, d’altronde, possono spiegarsi tenendo conto dei periodi ciclici: la lingua originaria fu tutta spenta dalla fine del Krita-Yuga, quindi da molto prima della vicenda del “popolo di Nemrod”, che corrisponde solo all’inizio del Kali-Yuga”, ivi, p. 95, nota finale al cap. VI, corsivi in originale, grassetti miei. “Ed è per una semplice coincidenza che nel Compagnonaggio il “Tour de France” esclude tutta la regione settentrionale e comprende solo i paesi situati a sud della Loira? O non bisogna scorgervi qualcosa la cui origine può risalire molto indietro e le cui ragioni, cosa del tutto scontata, sono oggi completamente dimenticate?”, ivi, p. 105, nota finale al cap. VII, corsivi in originale, grassetti miei.
“Nella Massoneria operativa, il filo a piombo, figura dell’ “Asse del mondo”, è sospeso alla stella polare o alla lettera G, che in questo caso ne occupa il posto, e che è a sua volta, come abbiamo già detto, un sostituto dello iod ebraico. Cfr. La Grande Triade, cap. XXV”, ivi, p. 106, nota finale al cap. VII, corsivi in originale, grassetti miei.
Immagine in ivi, p. 124: nella didascalia si legge; “Il Cristo con la testa d’asino su un muro del Palatino”.
“Dal fatto che una lettera attribuita al Prete Gianni sia chiaramente apocrifa, Waite ritiene che non sia mai esistito; argomentazione questa che è perlomeno singolare”, ivi, p. 125, nota finale al cap. VIII, grassetto mio.
Immagine in ivi, p. 136: nella didascalia si legge; “Dinanzi ad Osiride, Horus uccide Set, il dio dalla testa d’asino” (grassetto mio) …
Andrea A. Ianniello
Nessun commento:
Posta un commento