tag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post343069708910483050..comments2024-03-28T10:35:06.172-07:00Comments on Blog **dedicato a** “Federigo II Hohen Staufen” (ed altri temi): La copertina di una vecchia “Dissertatio” sull’ “ager Falernus”Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”http://www.blogger.com/profile/09483104948398606682noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-54492394074821527992017-05-15T09:37:53.758-07:002017-05-15T09:37:53.758-07:00Beh in sfigâ videtur continuationem ... sin fine ....Beh in sfigâ videtur continuationem ... sin fine ... Beh un certo legame, quello di far da “tramite” o “ponte” si è mantenuta, da quei lontani tempi, ripetendosi, di volta in volta, qualora la situazione generale lo permetta, ovviamente, e, di questi tempi, il Tempus non permette molto ....<br /><br />Esatto “Oenotria” era un terra mythica, per i Greci, la Terra dell’Uva e, dunque, del Vinum, liquido che, ricordiamocene, aveva un senso **sacrale** all’inizio, “sostituto” (in sensu Guénonis) del “Soma” originario nel culto dionisiaco, e **non** solo.<br /><br />Come poi spesso è successo, e come amo dire, “l’estetica ha sostituito il sacro”, ovvero l’estetica conserva una “traccia” del “sacer” originario. Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”https://www.blogger.com/profile/09483104948398606682noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-45147942339277551972017-05-15T09:32:23.713-07:002017-05-15T09:32:23.713-07:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”https://www.blogger.com/profile/09483104948398606682noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-63314953463069694102017-05-15T07:34:59.505-07:002017-05-15T07:34:59.505-07:00Poffarbacco, quante belle storie sulla nostra terr...Poffarbacco, quante belle storie sulla nostra terra! Eppure intesi sempre che il nostro posto maxime sfigatus est...<br /><br />Quindi in Italia più di 3000 anni fa s'incontrarono flussi portatrici di resti della tradizione atlantidea, provenienti da ovest, e i greci provenienti da est. Potrebbe allora essere che le terre del Sud abbiano conservato questa caratteristica, cioè di essere terra di incontro tra civilità? Sembra una caratteristica che spesso si è ripresentata poi nella storia.<br /><br />A poche centinaia di metri da dove ho casa a Cosenza infatti inizia la "terra degli Enotri", non sapevo tuttavia che anche con questo nome s'intendevano le terre italiche. Eh sì, per i Greci l'Occidente doveva destare una nostalgia "mitica" come invece l'Oriente per gli Scandinavi...PluviusÆstivushttps://www.blogger.com/profile/05473760625155549397noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-9798722340584932382017-05-10T07:04:44.930-07:002017-05-10T07:04:44.930-07:00Secondo il mito, fu lo stesso Bacchus a donar il F...<br />Secondo il mito, fu lo stesso Bacchus a donar il Falerno ad una agricoltore del monte Massico, perché si era trovato bene con quest’ultimo. E’ la terra degli “ausòni” – “àusoni”, come piace dir a molti, “grecheggiando” -, ovvero gli “Aurunci”, “aus-“ > “aur-“ in larino, per il fenomenod etto “rotacismo”, il passaggio della “s” intervocalica in “r”, desinenza “-arum” od “-orum” era “-asom” od “-osom” in origine, il passaggio alla “u-v” derivò probabilmente da influsso etrusco, in antico era piuttosto “o-os”. Come in greco. Da “aus-aur” > “aura”, quindi luce, luce del sole probabilmente, ma “origine-oriente” lontanamente fa riferimento a questa radice. Dunque l’Italia era la “terra della luce” per i coloni greci … ma non sta ad … Occidente?? Problemino eh, che potrebbe trovare varie soluzioni … <br />Tornando a noi, altro nome dell’Italia antica era “Oenotria” ovvero “Oinotrìa”, la “Fòinos” = “òinos” = vino, la “terra del vino”, come ancor appare i certe parti del Sud, in particolare della prov. BN dove si ritrova, tra l’altro, Castel Venere, il comune con la massima densità di terreno coltivato ad uva = terreno coltivabile **diviso** quello coltivato con uva. Castel Venere è la patria di San Barbato, che convertì i Longobardi al Cristianesimo, tra l’altro. In Italia l’uva cresceva benissimo, dunque, acclimatandocisi molto bene. L’Italia del Sud è interessante, enologicamente, in quanto ha preservato molti ceppi di uva d’origine greca. Sembrerebbe, però, che l’origine dell’uva stessa sia dal Caucaso. Tra l’altro, han tentato di recuperare il vino della Cappadocia, probabilmente molto “originario”, anche se non ne ho bevuto mai alcuna bottiglia; poi non so, con la temperie che c’è oggi in Turchia, quanto successo possa dunque avere un’operazione del genere, per quanto interessante sia essa dal punto di vista “filologico” enologico … <br />Venere, forse la relazione è luce > Venere, tra l’altro centrale per la mitologia romana. La luce del tramonto, o che si vede al tramonto … <br /><br /><br /><br /><br />Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”https://www.blogger.com/profile/09483104948398606682noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-4067219735116214362017-05-10T07:04:19.232-07:002017-05-10T07:04:19.232-07:00
Vi è l’ipotesi dell’origine etrusca del nome “fal...<br />Vi è l’ipotesi dell’origine etrusca del nome “falernus”, che l’autore appena citato non condivide, e poi vi è quella più linguistica, dove la finale “-rn-us” deriverebbe da una forma in “-in-(x)”, da “falerin” si avrebbe la forma aggettivale “falernus” et similia. In realtà, non si sa bene da dove derivino questi nomi in “-r(x)n-us”, dove qui (x) = una vocale prima presente, poi sparita per contrazione vocalica, per l’appunto. A parte la non comprovata origine etrusca, sembrerebbe che - **nonostante le uve del “falerno” siano di **chiara** origine greca** - la radice in questione non sia indoeuropea comunque (l’etrusco non è una lingua indoeuropea, per quanto mescolata con molti influsso, però, indoeuropei: al momento, non si riesce ad “infilare” l’etrusco in una categoria linguistica, ne sono state proposte tante, le più svariate, rientra nelle poche lingua la cui appartenenza filologica “familiale” non è chiara; azzardo una congettura: e se fosse che sia una lingua costruita “a posteriori”, tra l’altro gli Etruschi eran caratterizzati da una forte dualità tra la classe dirigente e il popolo, proprio come ci si aspetterebbe se la classe dominante fosse stata d’origine non autoctona italica; la stele di Lemno costituisce ancora un supporto a quest’origine pre-ellenica, e dunque legata ai “Pelasgi”, i “popoli del Mare” cosiddetti, anche se ultimamente si è affacciata la tesi secondo cui l’etrusco sarebbe un “relitto” dell’indoeuropeo anatolico più antico …). Falerna – interessante, che si trova in parte su di una serie di resti di “falesia” … -, provincia di Chathanzharho, non di Cosenza tuttavia, tra l’altro feudo dei d’Aquino parrebbe, e c’è la polemica se Thomas Aquinas fosse nato in prov. CE o prov. CS. La cito solo “en passant” ma non certo “en Marche”, forse “en (Champ de) Mars”, **mai** “en masse” … Fa parte della cosiddetta “costa dei Feaci”, che supporterebbe l’origine greca – ma forse pre-ellenica, non indoeuropea – della radice “falernus” e di molte che hanno la terminazione in “-rn-us”, per esempio “Volturnus”, “-rn-us”, ma Volturnus è tipicamente d’origine etrusca, la stessa radice di “Vultur”, avvoltoio, in italiano. Quanto a “Capu” è radice etrusca, ellenizzata in “Capys” [“y = ü”, **non** “u”], la “-s” in etrusco definiva il genitivo – per le parole che avevano il nom., qualora terminasse con una vocale. Probabilmente, dunque, trattasi di una radice greca, **forse** - forse - preindoeuropea. Probabilmente indoeuropei – “Sabelli” – e “mediterranei” si fusero in questi territori, com’è ipotesi di un vetusti libro, cf. G. TOMMASINO, “Aurunci Patres”, con prefazione di Pietro Fedele, Gubbio – Tipografie Eugubina 1942-XXI, ristampa anastatica a cura di “Civiltà Aurunca”, Marina di Minturno (LT) 1986, Nota introduttiva (per la ristampa anastatica) di Franco Compasso, p. 56. <br /><br />Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”https://www.blogger.com/profile/09483104948398606682noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3484953781143249100.post-68259600378547085372017-05-10T00:51:32.305-07:002017-05-10T00:51:32.305-07:00A che significati rimandano Tiferno, Titerno e Lit...A che significati rimandano Tiferno, Titerno e Literno? Anche dalle mie parti c'è un paese che si chiama Falerna.PluviusÆstivushttps://www.blogger.com/profile/05473760625155549397noreply@blogger.com